Venti anni fa, il 9 giugno 2004, il veicolo a fuel cell Opel HydroGen3 completava una impegnativa prova di 38 giorni su strade aperte al traffico.
Partito da Hammerfest, nel nord della Norvegia, il veicolo, realizzato sulla base della monovolume Opel Zafira, arrivava a Cabo da Roca, vicino a Lisbona, il punto più a ovest del continente europeo.
Durante questa speciale esperienza di guida su lunga distanza attraverso 14 Paesi, il prototipo aveva percorso 9.698 chilometri, dimostrando in modo impressionante l’affidabilità e la capacità di resistenza della tecnologia delle celle a combustibile. Durante la maratona Opel HydroGen3 aveva coperto in cinque settimane e mezzo una distanza che corrisponde al chilometraggio medio annuo di molti automobilisti europei.
Durante le 20 tappe della maratona non c’è stata nemmeno una sosta fuori programma per riparazioni. Un aggiornamento del software all’inizio del viaggio, la sostituzione di 5 sensori di temperatura ed il cambio (due volte) del meccanismo di parcheggio (meccanico) sono stati gli unici interventi necessari. Inoltre, durante l’ispezione effettuata a metà percorso nel centro Fuel Cell Activities a Magonza-Kastel, lo stack è stato sostituito in modo da far si che anche i giornalisti che avrebbero guidato l’auto nella seconda parte della maratona potessero godere al meglio delle ottime prestazioni del sistema. L’unico intervento tecnico riguardante il sistema delle celle a combustibile ha riguardato alcune irregolarità allo scarico dello stack, dovute però semplicemente ad una valvola difettosa.
Il fatto che ingegneri avessero fatto enormi progressi per portare i veicoli a fuel cell verso la produzione di serie è documentato dal fatto che, a dispetto dello stress continuo a cui il veicolo della maratona è stato sottoposto, (velocità elevate, passi di montagna ed escursioni termiche superiori ai 35°C), nel diario di viaggio non venne stato registrato alcun inconveniente eccezionale.
Molti apprezzamenti dalla stampa specializzata
Alla luce di questi risultati il rapporto preliminare sui risultati di questa prova di durata forniva dunque indicazioni molto positive.
«La lunga distanza è stata coperta senza alcuna difficoltà – spiegava all’epoca l’ingegnere-capo Udo Winter. Ciò dimostra che il grado di affidabilità raggiunto dal sistema di propulsione a fuel cell di Opel HydroGen3 è già molto elevato. Abbiamo inoltre acquisito una grande quantità di nuovi elementi dal duro programma quotidiano della maratona. Anche le opinioni dei 23 giornalisti di 15 riviste specializzate europee e statunitensi che hanno percorso il tragitto alla guida di Opel HydroGen3 hanno rivestito un importante ruolo. I loro commenti e suggerimenti sono stati estremamente preziosi per noi e siamo stati davvero molto lieti del loro entusiasmo quando hanno parlato della tecnologia di HydroGen3 nel giornale di bordo».
Nell’occasione il giornalista inglese Ross Pinnock della rivista “Auto Express” disse che «Guidare HydroGen3 è praticamente come guidare una qualsiasi auto automatica – solamente più silenziosa».
Al termine della prova, il suo collega Stefan Donat di “Auto Bild” (Svizzera) commentava che «Il futuro… ha un futuro». Dave Guilford di “Automotive News” (USA) si esprimeva in termini simili: «Guidare HydroGen3 attraverso quattro Paesi è stata un’esperienza di grande valore. Mi ha dimostrato chiaramente gli ingegneri hanno realizzato un veicolo affidabile – ed un team esclusivamente dedicato al raggiungimento della produzione di serie del veicolo a fuel cell».
Michael Specht di “AutoBild” (Germania) riportava semplicemente quanto potesse essere ecocompatibile l’auto di domani: «Sfortunatamente la fuel cell non ci può assicurare una strada sgombra. A Parigi facciamo quello cui siamo abituati: siamo bloccati nel traffico. Quando si è seduto nell’auto più pulita del mondo, anche la coscienza è pulita».
Un pieno di idrogeno in soli 4 minuti
Un motore elettrico da 82 CV (60 kW) alimentato dalla energia prodotta dalle fuel cell alimentate ad idrogeno aveva condotto questa specialissima Opel Zafira per le strade d’Europa. Questo veicolo a trazione anteriore accelerava da 0 a 100 km/h in circa 16 secondi e raggiungeva una velocità massima di 160 km/h. Poiché ovviamente non c’erano distributori di idrogeno lungo la strada, per rifornire il prototipo durante la maratona, la società Linde aveva allestito una stazione mobile a bordo di un camion. Ogni singolo rifornimento veniva effettuato mediamente in 4 minuti, tempo certamente confrontabile con un rifornimento di benzina o di gasolio.
Fonte: Opel Italia
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