Quando a Milano, bus e taxi erano elettrici

Quando l’autobus era elettrico e a Milano viaggiava il «Menagram»

di Brevini Franco

Fonte: Corriere della Sera

 

Milano, Italia. 29 maggio 2014. Si chiamava Menagram ed era un autobus elettrico che circolava a Milano nel primo decennio del Novecento.

Il nomignolo, affibbiato ovviamente dal popolo, era più che meritato, se è vero che quel carrozzone faceva servizio tra l’ ospedale e il cimitero Monumentale, con fermate in via Volta, via Moscova e corso Venezia.

Nel medesimo periodo a Milano facevano servizio anche dei taxi elettrici: erano una piccola flotta costruita dalla Stigler.

Entrambe queste iniziative ci riportano a un capitolo del trasporto, chiuso forse troppo precipitosamente dopo alcune pionieristiche esperienze. E lo stato dell’ aria nelle nostre città ci dice quanto a sproposito.

I veicoli elettrici o meglio i Ves, acronimo di Veicolo Elettrico Stradale, erano cosa ben diversa dai tram e dai filobus.

Non venivano infatti alimentati da una linea aerea e dunque non erano costretti a seguire tragitti prefissati. Rientravano invece in un’ altra storia: quella dei nuovi mezzi di trasporto dotati di propulsione autonoma, cioè «auto-mobili», che si affermarono verso la fine dell’ Ottocento, venendo incontro alle crescenti richieste di mobilità privata.

I Ves avevano avuto il loro debutto all’ Esposizione internazionale dell’ elettricità, tenutasi a Parigi nel 1881, proprio mentre a Milano, ai Giardini Pubblici, si celebrava la famosa Esposizione nazionale dell’industria. Ai primi del Novecento collegavano l’ospedale al cimitero Monumentale

I veicoli elettrici dell’ epoca avevano una potenza da ciclomotore, ma erano apprezzatissimi per la silenziosità e soprattutto per la facilità di avviamento. Non dimentichiamo che all’ epoca le auto si azionavano girando energicamente la manovella, operazione in cui si rischiavano delle pericolose distorsioni a causa dei contraccolpi del motore.

Oggi ci siamo dimenticati della fortuna riscossa dai veicoli elettrici, ma, per capire le dimensioni del fenomeno, basta dire che negli Usa intorno al 1912 erano in circolazione oltre 30 mila Ves.

A decretarne il tramonto provvide l’invenzione del motorino di avviamento per i veicoli a benzina, che risultavano ben più rapidi nel rifornimento: pochi minuti invece delle 8-10 ore necessarie per la ricarica della batteria.

Oggi per ragioni ecologiche nel trasporto pubblico e in quello privato si torna a parlare dei Ves. E, per nostra fortuna o sfortuna, non ci sarà alcun motorino di avviamento che ne arresterà lo sviluppo.

 

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