Porsche vince il debutto del WEC in Messico

Campionato mondiale Endurance FIA (WEC), LMP1, Round 5, Messico, Gara

Fonte: Porsche Motorsport

 

Stoccarda, Germania. 7 Settembre 2016. I campioni del mondo in carica Timo Bernhard (DE), Brendon Hartley (NZ) e Mark Webber (AU) hanno vinto l’emozionante gara di sei ore a Città del Messico. Con la vittoria della 919 Hybrid al quinto dei nove round del Campionato mondiale Endurance (WEC), Porsche aumenta ulteriormente il suo vantaggio nella classifica costruttori. Il trio composto da Romain Dumas (FR), Neel Jani (CH) e Marc Lieb (DE) si è piazzato quarto nella gara di sabato, avanzando ulteriormente nella classifica del campionato mondiale piloti. Il giro più veloce della gara sui 4,304 km del circuito di Formula Uno è stato realizzato da Brendon Hartley con 1:25,880 minuti al giro 114.

Dall’esordio nel 2014, questa è l’undicesima vittoria per l’innovativo prototipo 919 Hybrid. Nella stagione in corso, la 919 ha vinto quattro gare, tra cui la 24 Ore di Le Mans. Per Bernhard/Hartley/Webber è il sesto successo nel WEC. Porsche, ora, guida la classifica costruttori con 201 punti davanti ad Audi (158) e Toyota (112). Dumas/Jani/Lieb conducono la classifica piloti con 41 punti.

La gara della vettura N. 1:

Brendon Hartley parte dalla quarta posizione, sorpassa in curva il compagno di squadra Marc Lieb a bordo della vettura gemella e si porta alle spalle delle due Audi. Al giro 21 supera l’Audi numero 7 (André Lotterer) e passa in seconda posizione. Dopo 35 giri, Hartley approfitta di un Full Course Yellow per un pit stop anticipato e cede la guida a Mark Webber, che continua a mantenere la seconda posizione con gomme nuove. Subito dopo la ripartenza, Webber coglie l’occasione per sorpassare l’Audi numero 8 (Lucas Di Grassi) e prendere la testa della gara. Ora è lui la preda e difende il vantaggio fino al penultimo giro, prima del suo pit stop. Dopo 74 giri, Webber si ferma ai box, proprio dietro Di Grassi. La squadra Porsche ai box è la più veloce: Timo Bernhard lascia i box come leader della corsa. Dopo 110 giri ha aumentato il distacco di oltre dieci secondi. Poi, il team utilizza il successivo Full Course Yellow per richiamare ai box entrambe le 919. Per un momento non è chiaro se la tappa debba essere dopo 109 o 110 giri, e Bernhard prosegue in pista dopo aver attraversato la linea bianca all’ingresso della pit lane, subendo una penalità. Brendon Hartley entra per una penalità stop and go dopo 120 giri e perde il comando fino al 134° giro, quando vince un duello con l’Audi numero 8 (Loic Duval) nella sezione del circuito all’interno dello stadio di baseball. Dopo 137 giri, Hartley monta le gomme da pioggia e continua la gara. Al 140° giro, l’Audi numero 8 (Oliver Jarvis) esce da pista. Dopo due terzi di gara, Porsche è in testa con due vetture. Dopo 162 giri, Hartley passa la guida a Bernhard, che prosegue la gara con gomme intermedie. Intanto guida in P2, perché l’Audi numero 7 con Lotterer al volante ottiene un recupero impressionante. Quando Lotterer si ferma ai box dopo 172 giri, Bernhard è di nuovo in testa. Dopo 199 giri si ferma per il cambio gomme finale montando le slick. Porta a casa la vittoria dopo 230 giri, nonostante la pioggia crescente e un off al giro 226.

La gara della vettura N. 2:

Alla partenza, Marc Lieb retrocede dal secondo al quarto posto. Quando l’Audi numero 7 Audi (Lotterer) si ferma, passa in terza posizione. Al suo primo pit stop dopo 35 giri, la Porsche numero 2 perde tempo, perché anche la vettura gemella si ferma nello stesso momento causando un rallentamento all’uscita dai box. Neel Jani scende di nuovo al quarto posto dietro alla Toyota numero 5 (Kazuki Nakajima). Tra i due inizia un duello che Jani vince al 40° giro. Dopo 75 giri, e durante un altro Full Course Yellow, Jani passa il volante a Romain Dumas, che continua in P3 riducendo costantemente la distanza con la testa della gara. Dopo 110 giri la guida passa a Lieb. Anche in questo caso, il doppio pit stop con la vettura gemella è necessario, ma non facilmente gestibile. Lieb continua in seconda posizione e al giro 127 è superato da Hartley, che a sua volta dà la caccia a Duval nella sua Audi e al giro 136 è di nuovo secondo. Al giro successivo, Lieb monta le gomme da pioggia e continua la corsa. Al giro 148, una vettura LMP2 lo urta causando il distaccamento di parte della carrozzeria nella zona posteriore sinistra. Dopo 154 giri, la direzione di gara fa rientrare Lieb ai box per sostituire la parte posteriore danneggiata. Scende quindi in terza posizione e le gomme da bagnato sono inadatte alla pista, che ora si sta asciugando. Al giro 166 ne approfitta anche la Toyota numero 6 (Stéphane Sarrazin), che lo sorpassa. Dopo 169 giri, Lieb consegna la vettura a Jani, che prosegue la gara con gomme intermedie. Grazie all’efficienza della squadra Porsche ai box, risultata più veloce del team Toyota, Jani migliora passando in terza posizione. Ma al giro 178, la Toyota lo supera di nuovo. Dopo 194 giri, Jani si ferma per un altro pit stop anticipato, sostituendo le gomme intermedie con le slick. Dumas recupera per il turno finale portando la vettura in quarta posizione.

Riflessioni del dopo gara:

Fritz Enzinger, Vice Presidente LMP1:

“Questa è stata una delle gare più emozionanti che abbia mai visto, per la concorrenza agguerrita e le mutevoli condizioni della pista. Un primo e quarto posto significano che abbiamo ottenuto molto: un’altra vittoria ed aumentato il vantaggio nel campionato del mondo piloti e costruttori. Davvero grazie a tutti! Adesso torniamo a casa, a Weissach, ed iniziamo a prepararci a fondo per la prossima gara di Austin. In due settimane vogliamo continuare ad impegnarci nella nostra mission per difendere entrambi i titoli.”

Andreas Seidl, Direttore del Team:

“Che gara: ancora una volta tutti e tre i costruttori erano sul podio. Siamo riusciti ad estendere la nostra leadership in entrambi i campionati, il che significa un altro passo sulla strada verso il nostro obiettivo di difendere entrambi i titoli mondiali. Complimenti a tutto il team per questo impegnativo fine settimana di gara. Oggi è stato difficile prendere tutte le decisioni giuste: per la vettura numero 1 tutto ha funzionato perfettamente e hanno meritato di vincere la gara, mentre per il team numero 2 la nostra strategia non ha funzionato nelle mutevoli condizioni meteorologiche. Inoltre, abbiamo subito un incidente quando un’auto LMP2 ha urtato la parte posteriore della nostra vettura. Alla fine, il nostro obiettivo è stato portare a casa punti per il campionato. Anche su questo circuito speciale abbiamo dimostrato che la nostra vettura può vincere una gara. Questo ci rende fiduciosi per le altre gare del campionato.”

Il pilota della Porsche 919 Hybrid N. 1

Timo Bernhard (35, Germania):

“Le gare automobilistiche non potrebbero essere migliori! Ero terzo in auto e ho costruito un buon vantaggio sull’Audi numero 8. Durante il mio secondo turno, nell’ultimo terzo di gara, soprattutto gli ultimi 20 minuti sono stati molto difficili. Improvvisamente, nel settore tre la pista era più bagnata rispetto al giro precedente e ho commesso un piccolo errore. Per fortuna non ho toccato nulla e sono riuscito a continuare. La squadra ha preparato la Hybrid 919 in modo eccezionale per queste condizioni particolari, per la nuova pista e per l’altitudine.”

Brendon Hartley (26, Nuova Zelanda):

“Che gara, sono molto contento di questa vittoria. È stato un buon inizio, sono riuscito a superare Marc alla prima curva e a passare in terza posizione, mentre le Audi erano un poco in affanno. Sono stato sfortunato con il traffico, e Di Grassi ha potuto darmi dieci secondi di distacco. Ma poi sono riuscito a passare davanti a Lotterer, ed è stata una bella battaglia. Più tardi ho preso il comando. La penalità stop-and-go mi ha retrocesso per un po’ in terza posizione, ma la vettura era in condizioni perfette e i ragazzi hanno fatto pit stop fantastici.”

Mark Webber (40, Australia):

“Un’altra vittoria per Porsche e l’equipaggio della numero 1. Durante il mio turno nel primo terzo di gara ho lottato duramente con Lucas Di Grassi, che mi ha dato la caccia per quasi tutto il turno. L’imperativo del giorno era gestire il traffico e trovare un ritmo. Anche la pista era piuttosto mutevole, non solo quando pioveva ma anche prima. Il sole non era ciò che volevamo oggi. Avevamo un setup della vettura studiato per migliorare man mano che la pista si raffreddava. Anche le difficili decisioni sulla scelta degli pneumatici ci hanno favorito, ancora una volta la squadra ha svolto un ottimo lavoro.”

Il pilota della Porsche 919 Hybrid N. 2

Romain Dumas (38, Francia):

“Ho fatto il terzo turno nella nostra vettura e sono riuscito a guadagnare un paio di secondi. Ma una parte del vantaggio è sfumata di nuovo al pit stop, perché ci siamo dovuti fermare con entrambe le vetture nello stesso momento e quindi sono dovuto di nuovo arretrare. Sempre nell’ultimo turno della gara ho fatto del mio meglio e sono riuscito a recuperare. Ma alla fine, oggi non siamo riusciti a guadagnare più di 12 punti.”

Neel Jani (32, Svizzera):

“Purtroppo, oggi ci siamo danneggiati da soli. Più di una volta avevamo le gomme sbagliate perché le previsioni meteo sono state disattese. Oggi avremmo potuto guadagnare più di 12 punti nel campionato piloti, perché la nostra avversaria più forte ha avuto problemi. Un’occasione mancata. Comunque, sono felice per la vettura gemella e per i punti che Porsche ha accumulato nel campionato costruttori.”

Marc Lieb (36, Ludwigsburg):

“Iniziare in seconda posizione e finire in quarta non è quello che avevamo sperato. L’inizio non è stato facile. Le Audi hanno fatto un ottimo gioco di squadra e Brendon ma ha sorpreso. Soprattutto nel mio primo turno ho affrontato situazioni difficili nel traffico. Quando poi, in gara, si è messo a piovere e a piovigginare, le condizioni della pista erano difficili. Più volte la nostra scelta delle gomme non è stata quella giusta. Oggi potevamo fare meglio, quindi siamo un po’ delusi.”

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