Porsche 919 Hybrid affronta la calura della notte

Prossima fermata Texas: la Porsche 919 Hybrid affronta la calura della notte

Campionato mondiale Endurance (WEC), LMP1, Round 6, Austin, Texas, U.S., Preview

Fonte: Porsche Motorsport

 

Stoccarda, Germania. 13 Settembre 2016. Solo due settimane dopo la gara d’esordio a Città del Messico, vinta dalla Porsche 919 Hybrid, il Campionato Mondiale Endurance (WEC) si sposta ad Austin (Texas, USA.). Sabato 17 Settembre, il sesto dei nove round del WEC 2016, che si svolgerà sul Circuito delle Americhe (COTA), per Porsche rappresenta la prossima tappa della mission per difendere il titolo. L’impegnativo circuito texano è noto per essere il preferito tra i moderni circuiti di Formula Uno. Le temperature possono essere molto elevate e il programma della gara aggiunge un ulteriore elemento di sfida: la sei Ore inizierà alle 17:00 ma il sole tramonterà già alle 19:32.

Porsche conduce il Campionato mondiale costruttori dopo avere vinto quattro gare nel 2016: Silverstone, Le Mans, Nürburgring e Città del Messico. Questa è la terza stagione per l’innovativa Porsche 919 Hybrid. Durante i cinque turni del campionato di quest’anno, Porsche ha totalizzato 201 punti, Audi è seconda (158) e Toyota segue in terza posizione (112). Nel Campionato mondiale piloti, il trio vincente di quest’anno a Le Mans, composto da Romain Dumas (FR), Neel Jani (CH) e Marc Lieb (DE), ha ampliato il suo vantaggio di 41 punti rispetto ai piloti Toyota che occupano i migliori piazzamenti. I primi piloti Audi seguono in P3 con 74,5 punti. Il secondo team Porsche con i piloti professionisti Timo Bernhard (DE), Brendon Hartley (NZ) e Mark Webber (AU) ha recentemente ottenuto due vittorie consecutive e migliorato la propria posizione in classifica con il quinto posto. I Campioni del Mondo in carica hanno totalizzato 53,5 punti.

La Porsche 919 Hybrid, sviluppata a Weissach, gareggia nella massima categoria che comprende le 31 vetture partecipanti, la classe uno dei prototipi Le Mans (LMP1). La vettura due volte vincitrice a Le Mans eroga una potenza di sistema di oltre 900 CV (662 kW). Il suo motore a combustione è un innovativo propulsore con downsizing della cilindrata: il compatto motore V4 turbo a benzina da 2 litri aziona l’assale posteriore con quasi 500 CV (368 kW). Due diversi sistemi di recupero dell’energia, l’energia in frenata all’asse anteriore e dei gas di scarico, alimentano una batteria agli ioni di litio che, a comando, trasmette l’energia ad un motore elettrico per alimentare l’assale anteriore con una spinta supplementare di oltre 400 CV (294 kW).

“Al Campionato del Mondo di quest’anno la competizione è molto agguerrita”, afferma Fritz Enzinger, Vice Presidente LMP1. “Queste gare di durata del WEC sono battaglie combattute al più alto livello tecnico e sportivo fino all’ultimo minuto. In Messico, le quattro migliori vetture LMP1 si sono qualificate nell’arco di tre decimi di secondo e, dopo la gara, ciascuno dei tre costruttori aveva un team sul podio. Noi siamo la preda e non possiamo assolutamente abbassare la guardia per difendere il titolo.”

Il Direttore del Team, Andreas Seidl ha aggiunto: “Nel 2015, le nostre Porsche 919 Hybrid hanno dominato ad Austin, ma non è detto che quest’anno accada di nuovo. Tuttavia, crediamo che la nostra 919 si adatterà bene alle curve veloci del COTA. Austin è un circuito sempre particolarmente impegnativo per i piloti e l’intera squadra. Le sessioni di pratica si svolgono tardi, la gara dura fino alle 23:00 e, di solito, fa molto caldo.”

Riflessioni prima della gara:

I piloti della Porsche 919 Hybrid N. 1

Timo Bernhard (35, Germania): “Per me il COTA è il più bello di tutti i nuovi circuiti, perché è misto. Il settore uno è particolarmente interessante. Dopo il ripido rettilineo del traguardo, la prima curva a sinistra è un angolo cieco seguita da alcune chicane molto fluide. Se commetti un errore, lo paghi a lungo. Nel primo settore, tutte le curve sono in qualche modo collegate tra loro. Il settore centrale offre buone opportunità di sorpasso in frenata e l’ultimo settore è molto stretto. La traiettoria, qui, dev’essere molto precisa. Sono sempre felice quando posso correre negli Stati Uniti: l’ho fatto per alcuni anni con Porsche e ho ottenuto molti successi nella ALMS. Credo che la cultura del Motorsport negli Stati Uniti sia molto diffusa.”

Brendon Hartley (26, Nuova Zelanda): “Austin è una grande città nella quale tutti amiamo tornare. Il COTA è il mio preferito tra i nuovi circuiti di F1, perché c’è un po’ di tutto. Abbiamo bei ricordi della nostra prestazione vittoriosa dello scorso anno. Dopo la gara in Messico ho incontrato mio fratello ed un amico nella zona di San Francisco, giusto per fare il turista per un paio di giorni. Ora bisogna concentrarsi di nuovo su Austin: lo sguardo è fisso sul gradino centrale del podio.”

Mark Webber (40, Australia): “È sempre bello correre in America. Ad Austin le mie prime esperienze sono state in una vettura di Formula Uno, che è un po’ più agile, soprattutto nel primo settore. Ma la maggiore differenza è che in un Gran Premio non ti devi confrontare con il traffico permanente di auto doppiate. La pista di Austin è molto impegnativa ed è perfetta per i nostri prototipi. A differenza di Città del Messico, al COTA la 919 può davvero sviluppare tutta la sua velocità. E mi piace correre di notte. Le nostre vetture sono in grado di farlo e si vivono sensazioni simili a quelle di Le Mans. Probabilmente non riusciremo a dominare come nel 2015 in Texas ma, ovviamente, il team numero uno vuole ripetere la vittoria dell’anno scorso. Il COTA può comportare un duro lavoro sotto vari aspetti. Le temperature sono estreme e il tempo può essere molto variabile.”

I piloti della Porsche 919 Hybrid N. 2

Romain Dumas (38, Francia): “Il COTA è una grande pista con una bella atmosfera e un buon mix di curve molto veloci, lunghi rettilinei e curve strette, sembra fatto su misura per il nostro prototipo Le Mans. Lì siamo stati forti negli ultimi due anni, spero che saremo in forma anche quest’anno. Le condizioni meteo possono essere imprevedibili. Due anni fa c’è stato un forte acquazzone. Se resta asciutto, dovremo fare attenzione all’usura degli pneumatici.”

Neel Jani (32, Svizzera): “In Texas saremo di nuovo a livello del mare e avremo più aria per respirare. Ma la sfida più grande è il calore. Al momento sembra che ci potremo aspettare 30 gradi Celsius, se non di più. A differenza del circuito di Città del Messico, il COTA è veloce e scorrevole, e questo mi piace. Lo scorso anno la nostra squadra era molto forte ad Austin, ma abbiamo visto che la competizione è diventata sempre più serrata.”

Marc Lieb (36, Germania): “Le curve veloci nel primo ed ultimo settore rendono quello di Austin un vero e proprio circuito ad elevato carico aerodinamico. E questo si adatta alla nostra vettura. Le temperature e l’umidità sono sempre estreme e rendono pesante il lavoro dei piloti. Nel 2014 e nel 2015, la 919 Hybrid è stata molto competitiva in Texas. Ma, nel 2015, un problema elettrico ci è costato la vittoria e, in sostanza, la possibilità di lottare per il titolo mondiale piloti. Anche nel 2014 abbiamo avuto un problema tecnico. Quindi, col COTA abbiamo un conto in sospeso e quest’anno vogliamo salire sul podio.”

Dati e cifre:

– La sei Ore del Circuito delle Americhe (COTA) è il sesto dei nove round del calendario del WEC 2016 ed inizia il 17 Luglio alle 17:00 ora locale (mezzanotte in Europa Centrale).

– La versione base dell’app WEC FIA è scaricabile gratuitamente ed è disponibile un’estensione (a pagamento) che permette di gestire i live stream. Diverse funzionalità in tempo reale come telecamere on-board, rilevazione dei tempi e tracciamento GPS sono implementate nella nuova App Porsche Motorsport (gratuita) e all’indirizzo porsche.com/fiawec.

– Nel 2015, l’equipaggio Jani/Lieb ha conquistato la pole position con un tempo medio sul giro di 1:46,211 minuti. Il giro più veloce in assoluto è stato realizzato da Jani in 1:46,018 minuti. Hartley/Webber sono secondi sulla griglia con un tempo di qualificazione di 1:46,375 minuti. (Nel WEC, per la posizione sulla griglia di partenza conta la media dei giri più veloci di due piloti.)

– Bernhard/Hartley/Webber hanno vinto la gara dell’anno scorso. Dopo aver guidato la corsa per molto tempo, Dumas/Jani/Lieb sono arrivati quinti nella classe LMP1.

– Un giro sul Circuito di Formula Uno di Austin, inaugurato nel 2012, è lungo 5,513 km e comprende 20 curve. Si percorre in senso antiorario.

– In una normale sessione di gara (senza eventuali periodi di safety car), la Porsche 919 Hybrid deve rifornirsi al massimo ogni 31 giri.

– Il rifornimento e cambio gomme possono essere effettuati solo in modo sequenziale e non nello stesso momento. Solo quattro meccanici possono intervenire contemporaneamente durante il cambio gomme, che quindi è molto più lungo rispetto, ad esempio, alla Formula Uno.

– Di norma, i piloti vengono sostituiti solo quando sono necessari nuovi pneumatici.

– Un kit di gomme slick Michelin dovrebbe durare per due rifornimenti del serbatoio.

– I regolamenti WEC sull’efficienza limitano la quantità di energia disponibile per ogni giro. Ad Austin, la Porsche 919 Hybrid utilizza 5,01 megajoule dai sistemi di recupero dell’energia e 1.411 o 1,930 litri di benzina.

– Possono essere impiegati questi tipi di pneumatici: tre mescole diverse di pneumatici slick per l’asciutto, un pneumatico ibrido (nessun profilo ma mescola più morbida) per le condizioni miste e pneumatici da bagnato. Per ogni auto sono disponibili 6,5 kit di gomme da asciutto per le qualificazioni e la gara.

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