No al trasferimento di Subaru Italia

I dipendenti SUBARU ITALIA si oppongono al trasferimento della sede

Fonte: Rappresentanza dipendenti Subaru Italia

Ala di Trento (TN). Italia. 4 marzo 2013. I dipendenti di Subaru Italia S.p.A. si sono riuniti in data odierna di fronte al delegato provinciale FIOM Michele Guarda per fare il punto della situazione riguardo la comunicazione pervenuta da Tokyo in data 01 Marzo us. che annuncia il trasferimento della Filiale Italiana di Subaru da Ala di Trento a Milano.

Decisione irrevocabile che diverrà esecutiva entro il 30 Giugno pv. e che arriva inaspettatamente senza alcun preavviso.

La scelta addottata dall’azienda trova riscontro in motivazioni di visibilità del Brand che nella realtà del capoluogo lombardo troverebbe maggiore prestigio e riscontro.

Subaru Italia impiega 52 collaboratori impiegati in mansioni di Sales, Marketing, Logistica, After Sales e Amministrazione 43 dei quali radicati sul territorio.

La decisione è stata presa dalla Casa Madre con l’ausilio di una consulenza strategica effettuata dalla Deloitte la quale ha reputato il sito trentino meno rappresentativo di una locazione nella periferia di Milano.

“Siamo infuriati – dice il rappresentante della FIOM – perché questa decisione non ha nessuna ragione di natura economica, non ha giustificazioni in un bilancio negativo ma semplicemente Tokyo ha deciso di trasferire la sede operativa da Ala a Milano senza nessuna motivazione plausibile e credibile”.

Il sindaco di Ala di Trento Sig. Peroni dichiara che lo scontro con l’Azienda sarà duro fin dall’inizio “Saremo a fianco di tutti i dipendenti della Società”. Incalza il Dott. Olivi Assessore all’Industria della Provincia di Trento: “Siamo stupiti e amareggiati di non aver avuto alcuna informazione ne tantomeno colloquio atto ad applicare tutte le forme di tutela per i lavoratori di Subaru Italia. Questa sarà la nostra missione”.

Nel pomeriggio è stato effettuato un incontro fra il Presidente di Confindustria Dott. Mazzalai e il Presidente di Subaru Italia Toshili Kageyama. Ne è scaturita la richiesta da parte del Dott. Mazzalai di revoca della decisione di trasferimento della sede.

Sia Mazzalai che Olivi convengono sulla disponibilità di aprire un tavolo di trattative concreto per impedire la scelta di Subaru sottolineando che con le Parti interlocutorie trentine le opportunità offerte sarebbero decisamente superiori rispetto alle stesse in territorio lombardo.

A far data dalla presente i dipendenti Subaru Italia – scusandosi per i disagi che le loro decisioni creeranno – dichiarano lo sciopero sino al giorno 08 Marzo pv. in attesa di comunicazioni da parte della Società ma con la determinazione di prolungare lo stesso fino a data da definirsi.

La rappresentanza dei Dipendendenti

 

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