Lotus Evora 414E Hybrid

Anteprima mondiale a Ginevra: Lotus Evora 414E Hybrid

24 Febbraio 2010. All’80° Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra, Lotus Engineering espone in anteprima il prototipo Lotus Evora 414E Hybrid, una “vetrina tecnologica” ad alte prestazioni che unisce la propulsione elettrica “plug-in” ed una serie di nuove soluzioni per accrescere il coinvolgimento del guidatore.

Accelerazione: da 0 a 60 miglia orarie (97 km/h) in meno di 4 secondi

Autonomia: oltre 300 miglia (483 chilometri)

Modalità di guida Eco o Sport con cambio a bilancieri a 7 marce con recupero di energia

Sistemi HALOsonic Internal ed External Electronic Sound Synthesis

Ripartizione della coppia motrice per migliorare il comportamento del veicolo

Tetto integrato in vetro e interiore proggettato da Lotus Design

Il prototipo Lotus Evora 414E Hybrid, la più recente “vetrina” di tecnologie per ridurre l’impatto ambientale finora realizzata da Lotus Engineering, deve il suo nome al fatto che è dotato di un efficientissimo sistema di propulsione da 414 CV (306 kW), in grado di garantire prestazioni assolutamente mozzafiato.

Questo veicolo presenta un inedito sistema di propulsione elettrica ad autonomia estesa ricaricabile (“plug-in”), nuovi dispositivi elettronici in grado di aumentare il coinvolgimento del guidatore, la piattaforma Lotus VVA (Versatile Vehicle Architecture), un tetto assolutamente spettacolare ed uno speciale concetto per l’impostazione degli interni studiato da Lotus Design che dimostrano una volta di più la grande capacità dei tecnici di Lotus Engineering di integrare e sviluppare tecnologie d’avanguardia in affascinanti ed efficienti automobili ad alte prestazioni destinate ad un pubblico molto selezionato.

Il sistema di propulsione elettrica ad autonomia estesa di Lotus Evora 414E Hybrid utilizza motori, montati su ciascuna delle ruote posteriori ed integrati con trasmissioni ad ingranaggio fisso montate in blocco, che permettono di utilizzare la coppia motrice per controllare meglio il comportamento del veicolo. L’elettricità è immagazzinata in un pacchetto di batterie ai polimeri di litio, alloggiate al centro del veicolo per migliorarne la stabilità e la sicurezza, che sono state ottimizzate dal punto di vista della densità energetica, dell’efficienza di funzionamento e della capacità di fornire elevate potenze.

Ulteriore elettricità è fornita da un 3 cilindri di 1.200 cc, appositamente sviluppato, che permette di aumentare l’autonomia del veicolo. Questo gruppo motopropulsore è studiato per fornire alte prestazioni e, grazie alla sua grande efficienza, ridotte emissioni.

Ad un maggiore coinvolgimento del guidatore contribuiscono i sistemi HALOsonic Internal ed External Electronic Sound Synthesis. Sviluppati da Lotus e da Harman International, creano una particolare sonorità all’interno dell’abitacolo e migliorano la sicurezza dei pedoni che si trovano in prossimità del veicolo. Al sistema HALOsonic è abbinata una nuova tecnologia di Lotus Engineering che, simulando la presenza su Evora 414E Hybrid di un cambio a 7 marce con comandi a bilancieri, ottimizza di fatto il recupero dell’energia.

Lotus Evora 414E Hybrid è stata progettata per mostrare concretamente a che punto sono arrivate le innovative tecnologie finora sviluppate dalla Casa inglese nel campo dell’elettrico e dell’ibrido, senza dimenticare il carattere di una vera sportiva come è la nuova Evora. Il risultato è una soluzione innovativa, immediatamente riconoscibile, elegante e sportiva. Una dimostrazione del DNA Lotus.

«L’innovazione è sempre stata un aspetto centrale di tutte le attività Lotus ed oggi deve esserlo più che mai» ha detto Robert Hentschel, direttore di Lotus «Evora 414E Hybrid è la dimostrazione perfetta delle competenze più profonde di Lotus Engineering: leggerezza costruttiva, efficienza prestazionale, integrazione delle componenti elettriche ed elettroniche, comportamento su strada.

Questa “vetrina tecnologica” racchiude le avanzate tecnologie che Lotus Engineering continua a sviluppare per affrontare con successo le sfide ambientali che l’industria automobilistica mondiale deve oggi affrontare ed indica la direzione verso la quale ci si sta indirizzando e perchè Lotus Engineering si trova in un’ottima posizione per guidare lo sviluppo tecnologico in questo settore».

Il gruppo motopropulsore

Per il prototipo Evora 414E Hybrid, Lotus Engineering ha sviluppato un efficiente gruppo motopropulsore in grado di garantire alte prestazioni: due motori elettrici da 207 CV (152 kW) ciascuno che hanno una coppia di 40,7 kgm (400 Nm) e che sono collegati direttamente alle ruote posteriori tramite una trasmissione monorapporto montata in blocco che permette di controllare comportamento del veicolo agendo sulla coppia motrice.

L’energia elettrica è raccolta in una moderna batteria ai polimeri di litio in grado di immagazzinare 17 kWH. Il blocco delle batterie è ottimizzato dal punto di vista della densità energetica, dell’efficienza di funzionamento e della risposta a richieste di alte potenze con una capacità di scarico di oltre 100 kW.

Il motore a scoppio (Lotus Range Extender) utilizzato per aumentare l’autonomia di Evora 414E Hybrid sviluppa 48 CV (35 kW) a 3.500 giri/minuto.

E’ un innovativo propulsore con monoblocco in alluminio nel quale canne dei cilindri, testata e collettore di scarico sono integrati in un’unica fusione. Questa soluzione ha permesso di ridurre la massa del propulsore, i costi di assemblaggio e gli ingombri del gruppo, migliorandone al tempo stesso le emissioni e la durata.

La distribuzione a 2 valvole per cilindro e l’iniezione indiretta hanno permesso di ridurre il costo e la massa del propulsore che può funzionare con carburanti derivati dall’alcool e/o a benzina. Il generatore trasforma l’energia meccanica in elettricità che ricarica la batteria, aumentando l’autonomia del veicolo senza appesantirlo inutilmente. Il generatore viene utilizzato anche per avviare il motore a scoppio. La leggerezza di quest’ultimo (85 kg) e le sue dimensioni contenute ne fanno la soluzione ideale per Lotus Evora 414E Hybrid.

Il funzionamento e la gestione del motore a scoppio, così come la gestione della potenza delle batterie ed il controllo del motore, sono affidati ad una centralina elettronica ed a software sviluppati dalla stessa Lotus. La gestione di tutti i sistemi operativi è il segreto per massimizzare prestazioni e funzionamento, riducendo al tempo stesso al minimo il consumo energetico e le emissioni di CO2.

Con questo veicolo un pendolare potrebbe effettuare i suoi spostamenti quotidiani (35 miglia pari a circa 56 chilometri) utilizzando esclusivamente l’elettricità contenuta nella batteria. Questa può essere ricaricata di notte collegando la presa di corrente nascosta sotto al porta targa posteriore della vettura alla rete elettrica domestica: in tal modo la vettura può essere così utilizzata senza emettere alcuna emissione nociva. Per tragitti più lunghi, che vanno al di là della capacità della batteria, il motore a scoppio di bordo agisce da generatore di corrente e produrre energia per alimentare i motori elettrici e per ricaricare la batteria.

Lotus ha utilizzato i suoi strumenti di simulazione per determinare in anticipo le dimensioni, la capacità, la potenza e le prestazioni di tutte le componenti del gruppo motopropulsore e per ottimizzare, di conseguenza, il funzionamento dell’intero sistema. Il risultato finale è una soluzione che, oltre ad essere più economica, è di gran lunga più efficiente dal punto vista dell’energia e del peso che realizzare un veicolo con grandi e costose batterie che nella maggior parte dei brevi spostamenti rappresenterebbero un peso eccessivo e che comporterebbero quindi un maggiore fabbisogno energetico. Per quanto riguarda le emissioni complessive di CO2 (ovvero quelle per produrre il veicolo e per farlo funzionare), la presenza a bordo di un motore a scoppio destinato ad aumentare l’autonomia del veicolo ha un impatto inferiore a quello du un veicolo completamente elettrico che, equipaggiato con una batteria più grande, fosse in grado di garantire prestazioni ed autonomia analoghe.

Il “vestito” del sistema motopropulsore

La struttura di Lotus Evora 414E Hybrid è la stessa dell’omonima granturismo inglese che non a caso era stata sviluppata pensando proprio alla massima flessibilità possibile. Evora 414E Hybrid è pertanto un esempio perfetto di come un compatto gruppo motopropulsore, in grado di garantire alte prestazioni ed una grande autonomia, possa essere montato su questa ottima base di partenza. Il telaio, ad esempio, è identico a quello della Evora di serie e ne conserva la stessa integrità e robustezza strutturale.

La struttura di base è realizzata unendo ed avvitando pannelli opportunamente sagomati in moda che possano essere assemblati in moduli e riparati con costi contenuti. Il telaio è stato progettato in modo da poterne variare facilmente lunghezza, larghezza ed altezza. La robustezza e la rigidità struttura del compatto telaio VVA possono essere modificate in modo economico, variando lo spessore degli estrusi che lo formano senza modificarne le dimensioni esterne. La possibilità di allungare e di accorciare gli estrusi permette di realizzare veicoli differenti partendo dalla stessa architettura.

Comportamento su strada

Il prototipo Evora 414E Hybrid è in grado di offrire ottime prestazioni, grazie anche alla sua particolare capacità, sviluppata da Lotus, di generare coppie motrici differenti su ciascuna ruota motrice. Tale capacità è particolarmente adatta ai veicoli elettrici e riduce in modo significativo il conflitto tra stabilità e reattività.

Il principale vantaggio rappresentato dalla presenza di due motori completamente separati su ciascuna ruota motrice è che in questo modo è possibile controllare più facilmente il veicolo in movimento. Inviando coppie motrici differenti alle ruote posteriori, non si ottengono solo tutte le normali funzioni di un normale controllo elettronico della tenuta di strada (ESP) utilizzando il recupero dell’energia che si sviluppa in frenata, ma è anche possibile farle girare a velocità diversa, innescando un momento sterzante che va a sommarsi alla sterzata impressa alle ruote anteriori.

Questa soluzione può essere utilizzata per migliorare la maneggevolezza a bassa velocità e per facilitare le manovre di parcheggio, ma anche per aumentare la stabilità in rettilineo ad alta velocità. I sensori laterali di cui il sistema è dotato gli consentono di conferire al veicolo un genere di controllo della stabilità e di risposta sullo sterzo che solitamente è proprio di soluzioni più pesanti e costose. Il sistema è in grado di correggere automaticamente sottosterzo e sovrasterzo. Non è inoltre necessario, come avviene solitamente, progettare una vettura con ruote posteriori convergenti poiché, inviando coppie differenti alle ruote motrici, si conferisce automaticamente stabilità al veicolo senza aumentare la resistenza dei pneumatici al rotolamento, contenendo i consumi di carburante ed aumentando la durata delle gomme. Gli studi effettuati in passato da Lotus sul controllo attivo delle sospensioni sono stati fondamentali per sviluppare questa tecnologia e per rendere estremamente piacevole la guida di Evora 414E Hybrid.

Interazione del guidatore

Per coloro che sono abituati alle automobili ad alte prestazioni, la guida di Lotus Evora 414E Hybrid rappresenta un cambiamento psicologico meno forte di altre sportive elettriche od ibride. Sulla vettura inglese c’è infatti un dispositivo che ricorda esteticamente il selettore a bilancieri dei cambi automatizzati e che aumenta l’interazione del guidatore con il veicolo, rendendo la sua esperienza di guida simile a quelle di molte attuali sportive ad alte prestazioni con motore a combustione interna. Azionando in fatti i bilancieri posti ai lati del piantone dello sterzo di Evora 414E Hybrud, il guidatore simula infatti i cambi di marcia, mentre il suono sintetizzato di un motore cambia frequenza, assecondando la selezione virtuale di un diverso rapporto. Viene altresì modulata la coppia motrice per riprodurre la sensazione di fisica dell’inserimento della marcia.

Come un qualsiasi cambio di tipo convenzionale, anche quello virtuale può essere utilizzato per variare il comportamento e la reattività del veicolo.

L’aspetto più significativo è che, inserendo una marcia virtuale inferiore, il guidatore può controllare la decelerazione del veicolo, simulando l’effetto del freno motore. Al contrario però di quanto avviene con il normale freno motore, il sistema Lotus non disperde l’energia del movimento del veicolo negli attriti interni del propulsore, ma utilizza invece i motori elettrici per generare elettricità che va a ricaricare le batterie. Sebbene molti veicoli elettrici ed ibridi siano anch’essi in grado di recuperare l’energia che si sviluppa in frenata, di solito ciò avviene in un modo fisso oppure prestabilito ed in alcune circostanze può rivelarsi troppo energico e rallentare il veicolo oltre misura oppure troppo leggero e richiedere l’azionamento dei freni. Il sistema Lotus permette al guidatore di selezionare il recupero di energia appropriato simulando la scalata di una, due oppure tre marce. Il rumore della scalata rende assolutamente intuitive la simulazione del freno motore a tutti coloro che guidano vetture con cambi di tipo convenzionale.

Evora 414E Hybrid è inoltre dotata delle sonorità del sistema HALOsonic, sviluppato da Lotus Engineering e da Harman International. La prima di queste è Electronic Sound Synthesis che attraverso gli altoparlanti dell’impianto audio riproduce all’interno dell’abitacolo il rumore di un motore a scoppio con tutte quelle affascinanti sonorità sportive che fanno parte del marchio e della natura del veicolo. Altoparlanti montati sul frontale e sulla coda della vettura permettono invece di riprodurre il suono anche all’esterno e segnalare così ad eventuali pedoni la presenza della vettura (cosa molto importante visto che molti veicoli elettrici ed ibridi possono avere difficoltà a farsi sentire quando procedono a bassa velocità).

Il guidatore può selezionare quattro diverse sonorità. Due riproducono convenzionali motori V6 e V12. C’è perà anche un suono avveniristico e la combinazione di quello di motore convenzionale e di un futuristico che sottolinea l’identità di marca del veicolo come importante passo avanti verso la progettazione di veicoli elettrici.

Insieme al cambio virtuale, questo sistema non costituisce solo l’opportunità di quell’accattivante e coinvolgente esperienza di guida che il cliente si aspetta da una Lotus, ma migliora anche il controllo del veicolo e permette di utilizzarlo in modo più efficiente ricorrendo al recupero dell’energia.

Il design

L’originale colorazione della vettura ed il tetto trasparente sono stati studiati accuratamente per sottolineare la tecnologia delle automobile elettriche ed adattarsi perfettamente la personali linee di Evora.

Per la carrozzeria è stato scelto infatti il colore del rame, materiale molto spesso legato agli impianti elettrici, mentre una moderna finitura satinata è completata da elementi grafici che si ispirano ai circuiti elettrici e che sottolineano le linee della vettura ed il suo originale tetto vetrato. Questo inedito ampio tetto vetrato si inserisce senza soluzione di continuità nella linea già nota di Evora mettendo in mostra le sue principali componenti tecnologiche.

Il tema del rame si ritrova in vari punti della vettura: nella finitura dei sedili, nella finitura della plancia degli strumenti, sulle pinze dei freni che fanno capolino dietro a ruote forgiate di colore grigio carbonio. All’interno dell’abitacolo è stata creata una speciale sensazione di qualità e di eleganza accostando le differenti caratteristiche tattili di pelle, Alcantara e metallo.

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