L’auto pioniere del recupero di energia

Trivia Electric Car, la prima a usare il recupero di energia in frenata?

Da John Voelcker

Fonte: Green Car Reports

10 Gennaio 2014. La frenata rigenerativa è un attuale standard atteso di serie in qualsiasi auto elettrica di nostri giorni, dalle mild-hybrid di Honda fino alle elettriche pure come la Tesla Model S.

Consente di catturare l’energia dell’auto in moto, che altrimenti verrebbe sprecata come calore del freno, attraverso l’azionamento del motore elettrico in senso inverso per ricaricare la batteria.

Ma qual è stata la prima vettura ad impiegare la frenata rigenerativa o il recupero di energia in frenata?

Secondo un breve articolo della rivista Car Design News, è stata una concept car elettrica denominata Amitron, presentata nel 1967 da American Motors.

Più corta di una minicar Smart ForTwo, era sufficientemente ampia da permettere tre passeggeri di sedersi fianco a fianco.

L’auto di 1100 libbre di peso (506 kg) è stato alimentato da una combinazione di batterie al nichel cadmio e litio fluoruro di nichel, la prima della sua epoca per erogazione di potenza e rapida accelerazione, la seconda per lo stoccaggio massimo di energia per una percorrenza sostenuta.

Insieme , la batteria combinata ha concesso l’Amitron un’autonomia continua di 150 miglia (241 km) alla velocità di 50 mph (80 km/h).

Questa era anche la prima vettura ad utilizzare frenata rigenerativa per recuperare energia e ricaricare la batteria in decelerazione.

Mentre la società aveva previsto di offrire l’Amitron come un veicolo da pendolari entro cinque anni, non l’ha mai fatto, nonostante un secondo concept car del 1977 chiamato Electron e che sembrava molto simile.

Questo layout riapparve tuttavia nel 1975 nella Pacer Compact.

American Motors è stata acquistata dalla francese Renault nel 1983, che poi l’ha venduta a Chrysler nel 1987, in gran parte grazie al valore del suo marchio Jeep.

Chrysler stessa è stata acquistata da Daimler nel 1998, poi venduto a una società di Private Equity nel 2007, prima di crollare in fallimento due anni più tardi durante la recessione economica.

Con la ristrutturazione e l’aiuto finanziario del governo degli Stati Uniti, Chrysler è stata effettivamente data a Fiat in Italia, processo che ora è in fase di consolidamento tra le due case automobilistiche.

L’Amministratore Delegato Sergio Marchionne è notoriamente scettico per quanto riguarda le auto elettriche, ma Chrysler è costretta a vendere in California la Fiat 500e, come conseguenza della normativa che ha come caratteristica quello di offrire veicoli a zero emissioni ed il cui costo di produzione per l’azienda è di 10 mila dollari superiori a quello degli altri modelli in pduzione.

Ma forse, laggiù in qualche archivio polveroso di aziende o di garage poco noti, l’Amiron reclama il suo posto nella storia?

 

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