Il Cremlino dissi “niet” alla Formula Uno e “da” alla Formula E

Di Marcelo Padin da Mosca

Direttore Editoriale di Electric Motor News

 

Mosca, Russia. 5 Giugno 2015. Ci sono alcune novità per quanto riguarda la Formula E, ormai proiettata verso la fine della prima stagione.

Da tempo si parla di calendario e di organizzazioni varie, ma in modo particolare in Russia ci sono state domande della presenza della Formula E in città.

 

Richieste di 180 città

La Formula E attrae, è pulita, è sexy ed è politically correct. Alejandro Agag ha detto in conferenza stampa che ci sono 180 città in tutto il mondo che hanno chiesto di avere una gara di Formula E.

“I criteri di scelta delle città sono diversi – ha detto Agag – in primo luogo abbiamo interesse a portare le categorie in grandi città, in secondo luogo abbiamo interesse a diversificare in tutto il pianeta, siamo già in Asia, Europa, Nordamerica e Sudamerica ed ora abbiamo alcune conversazioni per portarla in Africa”.

Riguardo le città, ci sono avanzate conversazioni con Astana, la Capitale del Kazakhistan dove si pensa ad un abbinamento ad un’importante expo che si terrà nel 2017.

Altri voci parlano di Marrakesh, ma di fatto il calendario della stagione due della Formula E (2015-2016) dovrebbe avere 12 gare, con una doppia gara a Londra come nella prima stagione e probabilmente qualche altra doppia gara in un circuito da stabilirsi.

Appaiono forti anche le candidature di Città del Messico (da radio box data quasi per certa nella seconda stagione) e di Vancouver, ma quest’ultima potrebbe essere inserite nel calendario della terza stagione.

 

Spola tra Londra e l’America

E’ il tour de force che dovranno fare alcuni integranti del team Venturi, da una parte impegati a Londra nelle due ultime gare di Formula E della stagione e dall’altra nel tentativo da record mondiale di velocità su terra nel lago salato di Bonneville.

Thierry Apparu, Responsabile delle PR Venturi ha confermato che lui stesso sarà negli USA a coordinare determinati particolari per il tentativo da record con il Buckeye Bullet, per ritornare in Inghilterra durante il week end di Formula E e quindi ripartire subito agli USA.

Il Prof. Giorgio Rizzoni che lavora nell’Ohio State University è molto coinvolto in questo progetto e Thierry segnalava anche la presenza nell’Ohio di due studenti determinatissimi che seguono particolari del progetto, Matilda e Giuseppe. E’ un piacere sentire di italiani vincenti e motivati all’estero.

 

Il Cremlino ha detto no alla Formula Uno e si alla Formula E

Il progetto di portare la Formula Uno alla Piazza Rossa di Mosca è datato verso la metà della prima decade degli anni 2000 e lo stesso Bernie Ecclestone è stato presente alle riunioni con le autorità di Mosca. Il progetto è stato regolarmente presentato ma alla fine il Cremlino ha detto “Niet” alla Formula Uno, che poi è andata a correre a Sochi.

Invece il progetto della Formula E piace per diversi motivi. Prima perché tutto si svolge in un solo giorno, con uno sconvolgimento del centro di Mosca relativamente breve. Importante anche la mancanza di rumore delle vetture che come sappiamo sono ben adatte a correre in centro città; ma la cosa sicuramente che ha fatto pendere l’ago della bilancia in favore della Formula E è la sicurezza. Ovviamente non quella della pista bensì quella di un luogo iconico e molto particolare come la Piazza Rossa, molto più facile da controllare con una gara di Formula E che con una di Formula Uno.

Sta di fatto che a Mosca ci sono dei commenti molto possitivi sia dai piloti, dagli adetti ai lavori e anche delle persone con cui abbiamo avuto occasione di parlare.

Il posto è veramente stupendo e di questa gara si parlerà a lungo.

 

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