Yingli Green Energy commenta la decisione della Commissione Europea di imporre dazi preliminari anti-dumping sui prodotti solari cinesi
Fonte: Yingli Green Energy Italia Srl
Baoding, Cina, Roma, 05 giugno 2013 – Yingli Green Energy Holding Company Limited è leader nel settore dell’energia solare e uno dei principali produttori verticalmente integrati al mondo, che commercializza i suoi prodotti con il marchio “Yingli Solar ” ha commentato oggi la decisione della Commissione Europea di imporre dazi anti-dumping preliminari sia sui prodotti fotovoltaici realizzati in Cina, che su quelli spediti dalla Cina.
Dal 6 giugno al 5 agosto, quindi, i prodotti Yingli Green Energy saranno soggetti ad un dazio provvisorio dell’11,8%.
Dal 6 agosto, e fino alla decisione finale che verrà presa a dicembre, qualora Cina e Commissione Europea non trovassero un accordo, i dazi imposti all’azienda arriverebbero fino al 37,3%, che rappresenta comunque il livello più basso tra tutti i produttori cinesi del settore fotovoltaico.
Allo stato attuale, secondo la Commissione Europea, i dazi dovrebbero essere imposti non solo sui prodotti realizzati in Cina, ma anche su quelli realizzati in altri paesi ma spediti dalla Cina.
All’inizio dell’indagine anti-dumping in questione, era stato deciso di tassare solo i prodotti realizzati all’interno del Paese, senza menzione alle spedizioni.
“Ci dispiace che la Commissione Europea insista sull’imposizione di dazi anti-dumping sui prodotti solari cinesi nonostante la forte opposizione da parte degli stati membri dell’Unione Europea” ha dichiarato Mr. Liansheng Miao, Chairman e Chief Executive Officer di Yingli Green Energy.
“L’applicazione di tariffe punitive, a qualsiasi livello, porteranno inevitabilmente ad un aumento dei prezzi dei prodotti, causando una stagnazione dell’industria fotovoltaica in Europa.
Ci auguriamo quindi una rapida ripresa del dialogo tra la Cina e la Commissione Europea”.
“Yingli Green Energy è a favore di una negoziazione su basi commerciali come soluzione a questa disputa, come proposto anche da diversi leader europei.
Una negoziazione di questo tipo aiuterà a diminuire l’attuale incertezza di mercato garantendo ai consumatori europei la possibilità di usufruire di energia verde accessibile a tutti e salvaguardando allo stesso tempo i posti di lavoro a rischio” ha aggiunto Darren Thompson, Managing Director, Yingli Green Energy International AG.
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