Il più grande ponte solare del Tamigi

L’installazione di pannelli solari sul più grande ponte solare che attraversa il Tamigi, ha inizio a Blackfriars

Fonte: Sanyo

Londra, 4 ottobre, 2011 – La nuova stazione di Blackfriars a Londra, nota per essere stata costruita su un viadotto che attraversa il Tamigi, sta per diventare il più grande ponte solare. Infatti si apre oggi il cantiere dei lavori per installare oltre 4.400 pannelli solari fotovoltaici che a regime produrranno un totale di 1.103 MW di energia solare.

Il ponte vittoriano, costruito nel 1886, costituisce le fondamenta per la nuova stazione di Blackfriars, riqualificata dalla Network Rail Limited per accogliere più passeggeri e migliorare il servizio dei treni. Un nuovo tetto, aggiunto alla struttura storica incorporerà più di 6.000 mq di moduli fotovoltaici, dando vita al più grande impianto solare in Londra

É stato stimato che i moduli solari produrranno 900.000 kWh di elettricità ogni anno, fornendo il 50% dell’energia necessaria alla stazione e riducendo le emissioni di CO2 pari a circa 511 tonnellate per anno. In aggiunta ai moduli solari, altre misure per il risparmio energetico saranno adottate, come l’installazione di un sistema di raccolta pioggia e di tubi solari per la luce naturale.

La riqualifica della stazione di Blackfriars fa parte del programma Thameslink della Network Rail, che prevede un incremento dei treni che attraverseranno Londra lungo la tratta da Bedford a Brighton. Al termine della ristrutturazione, fino a 24 treni all’ora saranno in grado di raggiungere il centro della “City” di Londra, con un significativo aumento di posti per i pendolari.

“Stiamo creando una stazione spaziosa e moderna, in grado di offrire una vasta gamma di treni per i passeggeri – ha affermato Lindsay Vamplew, responsabile del progetto Blackfriars per la Network Rails – e contemporaneamente installeremo il più grande impianto di energia solare in Londra, che renderà Blackfriars più ecologica e sostenibile”. I lavori di remake non hanno solo un valore tecnico, ma anche culturale: “Il ponte vittoriano a Blackfriars fa parte della nostra storia ferroviaria – conclude Lindsay Vamplew – ed è stato costruito durante il periodo del vapore, ed ora lo stiamo rimodernando con la tecnologia solare del ventunesimo secolo per creare una stazione icona per la nostra città”.

La Solarcentury Holdings Limited (Solarcentury) con sede a Londra, è l’azienda che si occupa dell’ingegneria fotovoltaica e dell’installazione, collabora con gli ingegneri Jacobs per incorporare i pannelli fotovoltaici nel design della stazione. I moduli solari ad alta efficienza utilizzati sono prodotti da Sanyo Electric Co, Ltd., membro di Panasonic Group.

“É fantastico vedere finalmente questo progetto realizzarsi, perché il ponte Blackfriars è il luogo ideale per il fotovoltaico: un nuovo, iconico spazioso tetto, proprio nel cuore di Londra – sottolinea Derry Newman, presidente di Solarcentury – Le stazioni ferroviarie e i ponti sono parti importanti del nostro paesaggio urbanistico ed è magnifico vedere che questo genererà energia rinnovabile ogni giorno nel futuro. Anche se non molti ne sono a conoscenza, al momento ci sono centinaia di edifici forniti di pannelli fotovoltaici in Londra, e rappresentano un investimento in questa tecnologia sempre più in crescita. Per i cittadini londinesi vedere che l’energia solare funziona costituisce un passo fondamentale verso un futuro di energia pulita”.

Il direttore della divisione Solar di Sanyo Component Europe GmbH, Shigeki Komatsu, sussidiaria di Sanyo Electric Co., Ltd., ha commentato: “Sanyo è orgogliosa di vedere i propri moduli HIT®*1 utilizzati nella riqualifica della stazione di Blackfriars. L’alta efficienza dei nostri moduli solari li rende ideali per le strutture in cui è richiesta una produzione di energia massima su di un’area dove il peso gioca un ruolo importante – ha sottolineato Shigeki Komatsu – Con i nostri moduli solari installati su questo edificio molto conosciuto, Sanyo si augura di aumentare la consapevolezza nella cittadinanza dell’importanza della tecnologia solare e di altre energie rinnovabili, dimostrando come gli sviluppi in questa direzione possono aiutare l’ambiente delle metropoli e al contempo ridurre i cambiamenti climatici”.

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