Storia. Tutti i “Volanti d’Oro” vinti dai modelli Opel

Opel Mokka-e vince il “Volante d’Oro 2021”

Con quello vinto recentemente dal Nuovo Mokka-e, sono 19 le vetture Opel ad aver vinto il prestigioso “Volante d’Oro”, a partire dalla Senator A nel 1978.

Di seguito, l’elenco completo delle vetture…

1978 – Opel Senator A: il primo “Volante d’Oro”

Nel 1978, il marchio del fulmine vinse il suo primo “Volante d’Oro” con la Opel Senator. Presentata al Salone dell’auto di Francoforte nel settembre 1977, la Opel Senator fu il successore dei leggendari modelli Kapitän, Admiral e Diplomat e fu l’ammiraglia di Opel fino all’uscita di scena nel 1993. La Opel Senator del 1978 era disponibile con tre diversi motori: un motore da 2,8 litri da 103 kW/140 CV, un 3 litri da 110 kW/150 CV e un motore 3 litri da 132 kW/180 CV.

1979 – Opel Kadett D: premiata la meraviglia dello spazio

Un anno dopo, Opel era di nuovo in cima al podio. La Opel Kadett D del 1979 fu la prima vettura del segmento compatto di Opel con trazione anteriore e portò al marchio il secondo “Volante d’Oro”. Grazie ai motori trasversali e alla mancanza dell’albero di trasmissione offriva ai passeggeri tanto spazio nonostante le dimensioni compatte ed era 126 mm più corta del modello precedente. La Opel Kadett vide inoltre l’introduzione di nuovi motori con albero a camme in testa. Il motore OHC quattro cilindri da 1,3 litri generava 44 kW/60 CV o 55 kW/75 CV. Oltre alla spaziosa station wagon con un volume di carico fino a 1.425 litri, Opel offriva due diverse versioni fastback. Nel gennaio 1983 seguì la sportiva Opel Kadett GTE, con una velocità massima di 187 km/h e dotata di un motore quattro cilindri da 1,8 litri che sviluppava 115 CV.

1981 – Opel Ascona C: il terzo trionfo

Nel 1981, fu il turno di Opel Ascona C di portare a casa il premio per la casa automobilistica di Rüsselsheim. Fu la prima vettura di segmento medio Opel con trazione anteriore ed era disponibile nelle versioni notchback e berlina. La gamma di propulsori di Opel Ascona C comprendeva motori a benzina da 1,3 a 1,6 litri e un motore diesel da 1,6 litri.

1982 – Opel Corsa A: vettura piccola, impatto enorme

Opel Mokka-e vince il “Volante d’Oro 2021”Solo 12 mesi dopo, nel 1982, una Opel nuova di zecca conquistò il premio “Volante d’Oro”, la Opel Corsa A. La prima piccola di Opel aveva proporzioni uniche per una lunghezza di soli 3,62 metri. Aveva passaruota allargati come una vettura da rally e un coefficiente di resistenza eccezionalmente basso di 0,36, che verosimilmente era il record per la sua categoria. Opel Corsa A era stata progettata per attrarre in particolare “l’uomo di casa”. Il top era la Opel Corsa GSi da 72 kW/98 CV. Nel 1985 alle versioni due porte e notchback si affiancò il popolare modello a cinque porte. La Opel Corsa A divenne un top seller molto apprezzato con 3,1 milioni di unità costruite.

1984 – Opel Kadett E: un’altra vincitrice nel segmento delle compatte

Opel Mokka-e vince il “Volante d’Oro 2021”Cinque anni dopo aver vinto il “Volante d’Oro” per la prima volta, Opel Kadett raggiunse nuovamente la prima posizione con la nuova generazione lanciata nel 1984. La seconda Opel Kadett a trazione anteriore, costruita tra il 1984 e il 1991, vinse anche il premio “Auto dell’anno” del 1984. Inoltre, la Opel Kadett fu campionessa di aerodinamica. La sportiva GSi, con un Cd di 0,30, sbalordì gli esperti e anche la normale hatchback raggiunse un valore sensazionale di 0,32. In totale, la campionessa di aerodinamica registrò 3,78 milioni di unità vendute.

1987 – Opel Senator B: un’altra doppietta

Anche la Opel Senator B riuscì a ripetere il successo del modello precedente. Basata sulla Opel Omega a trazione posteriore, la nuova ammiraglia si presentò con motori a sei cilindri, con il fluido motore 3 litri in linea da 115 kW/156 cv ad aprire la strada. Sul bordo del vano motore mentre il motore era acceso si poteva mettere una moneta e non sarebbe caduta. Successivamente fu introdotta una potente versione a 4 valvole da 150 kW/204 CV del motore a 6 cilindri con sistema di aspirazione variabile Dual-Ram.

1990 – Opel Calibra: l’atleta scintillante

Opel Mokka-e vince il “Volante d’Oro 2021”Una vera campionessa vinse il “Volante d’Oro” nel 1990: un coupé mozzafiato con un coefficiente di resistenza record di 0,26! La Opel Calibra era disponibile con potenti motori da 85 kW/115 CV a 150 kW/204 CV. La Opel Calibra Turbo con trazione integrale e accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 6,8 secondi fu la ciliegina sulla torta. Un motore V6 da 125 kW/170 CV completava l’offerta. Nel motorsport, la Opel Calibra V6 conquistò il titolo ITC (International Touring Car Championship) nel 1996.

1994 – Opel Omega B: la grande berlina che vinse l’oro

La seconda generazione di Opel Omega fece una grande impressione sulla giuria. Il design dinamico, l’ampio spazio e i nuovi motori V6 con teste dei cilindri in lega e fino a 155 kW/210 CV colpirono gli esperti. I nuovi sistemi di airbag garantivano un elevato livello di sicurezza per tutti gli occupanti. La versione station wagon vantava una capacità di carico senza fine e ciò la rendeva l’auto ideale per famiglie e artigiani, mentre la versione notchback fu considerata una berlina di rappresentanza.

1995 – Opel Vectra B: specchio, specchio delle mie brame

La caratteristica più accattivante della Opel Vectra era la forma aerodinamica degli specchietti retrovisori che formavano un’unità armonica con la parte anteriore della vettura – una caratteristica a cui la giuria del “Volante d’Oro” non poteva resistere. La Opel Vectra vinse anche grazie ai suoi nuovi ed efficienti motori a benzina che andavano da 1,6 a 2,6 litri con potenze tra 55 kW/75 CV e 125 kW/170 CV. In più debuttarono con successo i motori diesel a iniezione diretta con cilindrate che andavano da 1,7 a 2,2 litri, dai consumi esemplari.

1999 – Opel Zafira A: l’artista del cambio rapido con sette posti

Opel Mokka-e vince il “Volante d’Oro 2021”Chi l’ha inventata? Opel! Proprio così, la monovolume compatta che si può trasformare in men che non si dica (in soli 15 secondi!) da vettura sette posti in furgoncino con un volume di carico massimo eccezionale (1.700 litri max.) senza rimuovere un solo sedile: è un’idea nata a Rüsselsheim. La formula si chiama Flex7 e ha aiutato la Opel Zafira a vincere il “Volante d’Oro” nel 1999. Grazie a questa idea ingegnosa, i sedili scompaiono nel pianale del veicolo quando necessario. La Opel Zafira, vettura meravigliosamente flessibile e spaziosa, colpiva anche per le dimensioni compatte e l’eccezionale dinamica di guida.

2002 – Opel Vectra C: il maestro elettricista

La terza generazione di Opel Vectra difese con successo il titolo vinto dal suo predecessore ottenendo ancora una volta il premio. La nuova vettura della taglia media entrò nell’era dell’elettronica collegando i propri sistemi tramite un CAN-bus (Controller Area Network) invece che tramite un cablaggio, ed era dotata di servosterzo elettroidraulico. Le potenze dei motori benzina e diesel andavano da 74 kW/100 CV a 206 kW/280 CV con cilindrate da 1,6 a 3,2 litri. Nel 2004, Opel aveva inoltre dotato Vectra di sospensioni attive IDS Plus con Continuous Damping Control (CDC), grazie al quale gli ammortizzatori si adattavano alla situazione di guida.

2005 – Opel Zafira B: il completamento della dozzina d’oro

La seconda generazione di Opel Zafira continuò a definire gli standard di riferimento con un ulteriore sviluppo del sistema di sedili Flex7 e vinse nuovamente il “Volante d’Oro”. Fu inoltre classificata come la monovolume più veloce del mercato quando la versione OPC da 177 kW/240 CV completò un giro sul circuito del Nürburgring Nordschleife in 8:54:38 minuti. 240 potenti cavalli sotto il cofano e un eccezionale sistema di gestione delle prestazioni contribuirono a raggiungere questo tempo record.

2009 – Opel Astra J: l’opera d’arte compatta

Nel 2009, l’Opel Astra J, un vero oggetto di design, seguì le orme della meraviglia dello spazio, la Opel Kadett D, e della campionessa di aerodinamica, la Opel Kadett E, assicurandosi il terzo titolo Opel nella classe compatta del “Volante d’oro”. Opel Astra seguiva la nuova filosofia stilistica di Opel: “L’arte scultorea incontra la precisione tedesca” ed era dotata di moderni sistemi di assistenza come l’Opel Eye e il sistema di fari AFL+ in grado di visualizzare le zone dietro gli angoli. La tecnologia adattiva FlexRide la aiutava ad adattarsi alla situazione di guida prevalente e i passeggeri dei sedili anteriori potevano godersi il viaggio sui sedili certificati AGR (Ente tedesco indipendente di medici posturali).

2010 – Opel Meriva B: così intelligente, così compatta

La sorella minore di Opel Zafira ottenne il premio nel 2012 con Opel Meriva B, enfatizzando così la competenza di Opel nelle monovolume. La giuria fu convinta dal sistema versatile dei sedili posteriori FlexSpace e dall’innovativo sistema di porte con apertura a libro. Le FlexDoors consentivano di accedere facilmente ai seggiolini per bambini nella parte posteriore e assicuravano comodità nell’ingresso e nell’uscita per i passeggeri alti. La gamma dei motori offriva un’adeguata potenza riducendo i consumi grazie al downsizing e alla sovralimentazione. Le potenze andavano da 55 kW/75 CV a 103 kW/140 CV.

2012 – Opel Zafira Tourer: la lounge su ruote

Opel Zafira fu accompagnata da un partner premium come la Opel Zafira Tourer e vinse subito un altro “Golden Steering Wheel”. Oltre agli interni flessibili, la nuova stella colpiva per il comfort degli interni, il tetto panoramico in vetro e innovazioni come il controllo della velocità basato su radar e il Forward Collision Alert.

2015 – Opel Astra K: il salto di qualità

E il vincitore è: la penultima generazione di Opel Astra si basava su un’architettura del veicolo completamente nuova e più leggera, era alimentata esclusivamente da motori ultramoderni e consentiva una connettività eccezionale tramite l’integrazione dello smartphone e il sistema di connettività OnStar. Con Opel Astra proseguiva la tradizione Opel di introdurre nel segmento delle compatte caratteristiche precedentemente destinate solo ai segmenti superiori. Tutto questo portò al riconoscimento “Golden Steering Wheel” nel 2015.

2017 – Opel Ampera-e: la campionessa dell’autonomia elettrica

Opel Ampera-e superava i concorrenti con la sua accelerazione da auto sportiva e l’autonomia di gran lunga più alta nel segmento. Con una singola carica della batteria agli ioni di litio da 60 kWh si può percorrere una distanza fino a 520 chilometri secondo il New European Driving Cycle (NEDC). Inoltre l’Opel Ampera-e impressiona quando viene testata nel ciclo di guida WLTP3 (Worldwide Harmonized Light-Duty Vehicles Test Procedure) (procedura di prova abbreviata): sulla base di questo test, gli ingegneri stimano un’autonomia nel ciclo misto WLTP3 di 380 chilometri. L’Opel Ampera-e ha un’accelerazione da 0 a 50 km/h in soli 3,2 secondi. Inoltre, l’Opel Ampera-e con una lunghezza di 4,16 metri offre anche molto spazio per cinque passeggeri più un vano bagagli di 381 litri (1.274 litri quando i sedili sono ribaltati) – un mix eccezionale.

2020 – Opel Corsa-e: la bestseller elettrica

Con la sesta generazione, Opel Corsa, l’auto piccola più venduta è diventata elettrica. Grazie alla batteria da 50 kWh, la Opel Corsa-e può percorrere fino a 337 chilometri con una sola carica (secondo il ciclo WLTP3) ed è quindi adatta all’uso quotidiano. C’è spazio per cinque passeggeri e tutte le versioni dispongono già di numerosi sistemi di assistenza alla guida ad alta tecnologia. Il tutto a prezzi abbordabili intorno ai 20.000 euro (incentivi tedeschi compresi). Opel rende accessibile la mobilità elettrica.

2021 – Opel Mokka-e: audace, pura, originale e a zero emissioni

A Opel Corsa-e segue ora il nuovo Opel Mokka-e, l’ultimo vincitore del “Volante d’Oro”. Con la carrozzeria caratterizzata dall’Opel Vizor, il nuovo volto del marchio, e il Pure Panel completamente digitale all’interno, il nuovo modello si distingue subito dalla concorrenza. Opel Mokka-e in versione elettrica a batteria ha un’autonomia a zero emissioni fino a 338 chilometri (nel ciclo WLTP3) senza doversi fermare a ricaricare. Tutto ciò è disponibile a un prezzo d’ingresso (dedotto il bonus ambientale tedesco) inferiore a 25.000 euro.

[1] AUTO Bild numero 45/2021 e Bild am Sonntag numero 46/2021, categoria “Migliore automobile sotto i 25.000 euro” compreso il bonus ambientale.

[2] AUTO Bild e Bild am Sonntag numero 45/2021, categoria “Auto piccole”

[3] Autonomia determinata secondo la metodologia di procedura di test WLTP (R (EC) No. 715/2007, R (EU) No. 2017/1151). L’autonomia effettiva può variare a seconda delle condizioni di ogni giorno e dipende da vari fattori, in particolare dallo stile di guida personale, caratteristiche del percorso, temperatura esterna, utilizzo del riscaldamento, dell’aria condizionata e del precondizionamento termico.

Fonte: Opel Italia

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