L’elettrica Mini E del 2019 sarà a Francoforte come concept car

di Zach Bowman

Fonte: GreenCarReports

 

14 Agosto 2017. La prima Mini E, messa insieme mettendo un pacco batterie al posto del sedile posteriore, è stata usata come primo tentativo di BMW di costruire una macchina elettrica moderna.

Sono state costruite solo poche centinaia, già nel 2009, ma il progetto ha dato alla società tedesca l’esperienza del mondo reale su come il conducente usa la loro auto elettrica, su come ricarica la loro auto e anche come veniva trattata.

Lo scorso autunno, il CEO di BMW ha confermato ha una Mini elettrica sarebbe tornata nei piani del produttore britannico; ora, si vocifera che l’esordio sotto forma di concept avverrà il mese prossimo al Salone dell’Auto di Francoforte.

Tale relazione viene dalla rivista britannica Autocar, che suggerisce che vedremo un concept della futura Mini E nel Salone di Francoforte 2017 del prossimo mese.

Si prevede di vedere in anteprima entrambi gli elementi di design e gli aspetti tecnici che differenzieranno l’elettrica a due porte hardtop hatchback dalle versioni convenzionali Mini Cooper. L’autonomia con una singola carica dovrebbe essere di almeno 200 miglia (poco più di 320 km).

Sebastian Mackensen, responsabile globale Mini, ha detto alla rivista specializzata Automotive News all’inizio di quest’anno che di fatto il quinto modello “supereroe” del brand sarà un veicolo completamente elettrico, dicendo che la macchina sarebbe più che un’offerta occasionale.

Rifiutando di fornire ulteriori dettagli sul nuovo modello, l’autonomia o il powertrain, Mackensen ha detto:

“L’auto elettrica non è destinata ad essere solo un’offerta fatta in modo da poter dire che abbiamo l’auto elettrica, ma in realtà nessuno la compra. No, si tratta di una vera e propria macchina.”

Il debutto della Mini E può essere possibile con l’arrivo del “pacchetto low-height”, le celle della batteria prodotte da Samsung da 125 Ah, in programma di arrivare sul mercato solo nel 2019. Quelle celle potrebbero dare l’elettrica Mini Cooper una nominale autonomia di 200 miglia (circa 320 km) in una confezione più piccola e meno ingombrante di quanto sia possibile oggi.

Mini si è dilettata con varianti elettriche in passato, in particolare con la Mini E, conversione di breve durata del 2009-2010 della Mini Cooper tre porte, che ha offriva un’autonomia di circa 100 miglia (160 km) dal suo pacco batterie agli ioni di litio da 35kWh.

Negli Stati Uniti, la Mini E è stata offerta esclusivamente per la locazione ai conducenti di Los Angeles, New York e New Jersey, ma il suo obiettivo principale non era quello di portare l’elettrificazione alle masse. (Di fatto alcuni veicoli di quella serie rimangono sulla strada come veicoli di ricerca.)

Quello invece è stato un banco di prova per lo sviluppo iniziale dell’hardware che avrebbe finito per trovare la sua strada nella pionieristica auto elettrica BMW i3 lanciata alla fine del 2013.

Circa otto anni dopo, la BMW non è estranea a veicoli elettrici, con una crescente gamma di versioni ibride plug-in dei suoi modelli tradizionali quali la i3 e la coupé sportiva ibrida plug-in i8.

C’è anche una versione ibrida plug-in della nuova Mini Countryman, il crossover utilitario di Mini.

Forse il futuro ad alto volume di produzione della Mini elettrica potrebbe causare lo stesso risultato come quello degli sforzi di Smart per elettrificare la ForTwo.

La risultante Smart elettrica è stata una piacevole sorpresa, con il suo motore a benzina macchinoso, duro, e gran parte inefficiente e la trasmissione manuale automatizzata, sostituiti dal silenzioso powertrain elettrico.

Mini non ha mai sofferto di un motore o trasmissione grezzi, quindi c’è poco da guadagnare in termini di raffinatezza passando alla propulsione elettrica.

Tuttavia la mossa potrebbe fare miracoli.

L’anno scorso, Consumer Reports ha visto Mini scendere di quattro punti nello studio di affidabilità annuale della pubblicazione, dal 10 al 14esimo.

Questo mette Mini saldamente in mezzo al gruppo tra tutte le marche e forse un semplice azionamento elettrico con un minor numero di parti in movimento e quindi soggette ad un minor numero di punti di rottura, potrebbe aiutare.

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