Il prototipo della barca dell’ITIS Piana di Lovere

Quasi pronto il prototipo 1:5 sviluppato dall’ITIS Piana di Lovere

di Marcelo Padin
Direttore Editoriale Electric Motor News

Lovere (BG). Italia. 17 giugno 2013. Il modellino in scala 1:5 in polistirolo della barca ibrida a trazione umana e trazione elettrica sviluppata dall’ITIS Piana di Lovere è quasi pronto.

Mattia Bertoli ha costruito il modellino e ormai manca soltanto il tetto; mentre è già stuccato e verniciato.
Nelle foto che Mattia Bertoli ha inviato in redazione si vede l’abbozzo del progetto finale.

Il progetto è stato possibile grazie all’abbinamento delle forze dell’Associazione Ca.Lo.Pi.Cos dei Comuni dell’Alto Lago d’Iseo (Castro, Lovere, Pisogne e Costa Volpino), il supporto finanziario della Fondazione Cariplo, il supporto logistico dell’Arch. Davide Fortini, del Porto Turistico di Lovere (www.portoturisticodilovere.it) e di Electric Motor News che ha messo a disposizione per motivi didattici la barca solare Davide.

Il progetto è stato sviluppato nelle classi di elettrotecnica, elettronica e meccanica dell’ITIS Piana di Lovere ed è stato portato avanti da Simone Morandi e da Mattia Bertoli.

Una bella notizia questa della costruzione del prototipo in scala 1:5 in attesa di trovare uno sponsor che permetta i ragazzi di costruire la barca in scala 1:1.

Se ci fosse qualche azienda interessata ad investire in questo progetto portato avanti da due ragazzi molto giovani… può scrivere alla redazione di Electric Motor News che farà da tramite per incontrare gli interessati.

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3 Commenti

  1. Inoltro la sua richiesta ai responsabili del progetto, che sicuramente risponderanno a breve.
    Cordiali saluti.

  2. Buongiorno,

    vorrei sapere se il brevetto per questo natante è disponibile per l’acquisto e l’industrializzazione.

    E se è stato fatto un prototipo funzionante in scala 1:1.

    Cordiali saluti,
    Beatrice Sangiorgi

    • Salve Beatrice, il prototipo è stato realizzato solo in scala 1:5 per mancanza di fondi e non è stato depositato il brevetto. Molte aziende si sono proposte per finanziare pannelli, vetroresina e parti meccaniche, ma il problema resta lo scafo. La realizzazione dello scafo è dispendiosa anche se, per un prototipo iniziale avevamo previsto un sistema low cost. La costruzione sarebbe del tutto fattibile dato che come le dicevo è già stata costruita in scala. I calcoli di progetto non sono stati pubblicati ma si parla di 100-120 pagine circa. L’aspetto realmente importante di questo progetto a mio parere è l’idea di fondo.
      Attualmente studio al Politecnico di Milano Ingegneria meccanica, dunque se dovesse essere interessata ad un’incontro (o ad ulteriori chiarimenti)mi può scrivere così che io possa organizzarmi.

      simone1.morandi@mail.polimi.it numero 3405567375

      Se la sua era solo una curiosità è stato un piacere risponderle perché sicuramente lei è una persona che sa qual è la strada per un futuro migliore.

      Per.Ind Simone Morandi

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