Fotografare la transizione. FIA Formula E Conference in Bocconi

di Lia Maranto

Electric Motor News

(English version here)

Predire il futuro è periglioso. La traduzione letterale dal report An integrated perspective on the future of mobility* di McKinsey suona come un monito in versi. Ma, aggiunge il report, troppi ormai sono gli elementi che costringono ad azzardare ipotesi su un periodo di almeno 10-15 anni. Primo fra tutti, il cambiamento nella mobilità, espresso in un progressivo espandersi del trend di elettrificazione, car sharing e guida autonoma.

I relatori. Foto: Valentina Zambelli, Bocconi Students Motorclub

Il Guidatore, inteso come utilizzatore di un veicolo che facilita i suoi spostamenti abituali, è il cuore pulsante di questa propulsione verso modelli di strutture urbane, assetti produttivi, abitudini collettive e cambiamenti geopolitici ad oggi solo parzialmente immaginabili.

Proprio dai più inveterati equilibri socio-economici del Novecento, sembra stia prendendo forma la transizione verso una colossale rivoluzione globale.

La Formula E è una categoria giovane

Un punto di vista non dissimile da quello di McKinsey, che considera la mobilità come uno dei key-drivers di una transizione socio-economica misurabile**,  è emerso durante la Formula E Conference che si è svolta a Milano il 3 maggio e che è stata organizzata  da BSM – Bocconi Students Motorclub e Green Light for Business. Nell’aula Manfredini dell’Università Bocconi hanno preso la parola Manuel Ortiz-Tallo

Manolo Ortiz Tallo. Foto: Valentina Zambelli, Bocconi Students Motorclub

 

(Head of Events di FIA Formula E), Marcelo Padin, (Direttore editoriale dell’online magazine Electric Motor News), Gaia Crusizio (Group Brand Strategy and Activation Manager di ENEL), Simone Rambaldi (Consulente tecnico per Electric Motor News), Matteo di Castelnuovo (Direttore del Master in Green Management – MaGER) e Gabriele Grea (Presidente di Redmint e Ricercatore CERTeT).

Un incontro interamente dedicato alla Formula E, per comprendere le dimensioni di questo motorsport emergente (è stato istituito dalla FIA – Fédération Internationale de l’Automobile solo nel 2012 e il primo Campionato FIA è del 2014), le sue logiche e le leve che è in grado di attivare. Una categoria giovane, che propone uno spettacolo unico nel panorama sportivo, e che è interamente rivolta verso un orizzonte di sostenibilità, come ha sottolineato Matteo di Castelnuovo introducendo l’evento:

Dobbiamo utilizzare tutte le armi a nostra disposizione per promuovere la sostenibilità, compreso lo sport.

Manolo Ortiz Tallo e Marcelo Padin. Foto: Valentina Zambelli, Bocconi Students Motorclub

Pioniere italiano della cronaca sportiva della Formula E, Marcelo Padin ha seguito tutte e 25 le gare delle tre stagioni. La sua passione per il mondo dei veicoli ecologici è però ben più antica, data alla fine degli anni Ottanta, con il Gran Premio Quattro E organizzato a Bologna da Quattroruote e in seguito al quale fondò la sua prima rivista specializzata Auto Elettrica (1992):

All’inizio, pensavo che avrei scritto solo di veicoli elettrici. Non immaginavo che, dietro al prodotto, ci fosse un mondo così articolato: le batterie, le ricariche, i sistemi swap… Nel 2011 ho iniziato a sentir parlare di FIA Formula E come di una nuova categoria affidata ai migliori piloti mondiali. Ho seguito tutte le notizie con attenzione, finché il Campionato FIA Formula E è diventato ufficiale. Sono andato al pre-test di Donington Park e ho capito che quello era il mio mondo. Ho chiesto alla FIA l’accreditamento, ho fatto le valige e sono andato a Pechino, all’appuntamento con la Storia.

Un Campionato che avvicina il futuro

Gaia Crusizio (Group Brand Strategy and Activation Manager di ENEL). Foto: Valentina Zambelli, Bocconi Students Motorclub

Dal suo esordio ad oggi, il Campionato di Formula E è stato accompagnato da mille perplessità degli osservatori. Ma coronato da un successo di pubblico sempre crescente. Siamo alla terza stagione, sta per essere disputata la ventiseiesima gara (l’ePrix di Monaco sarà il prossimo 13 maggio) e anche i più scettici devono arrendersi all’evidenza: aumentano i fan, aumenta il prestigio e la partecipazione degli sponsor. Segno che il Campionato esprime una visione di motorsport sempre più delineata e condivisa.

Le sue caratteristiche sono uniche: si svolge all’interno di città popolate, capoluoghi mondiali che accettano di ospitare il circuito, le sue infrastrutture, la tifoseria. Una scelta scomoda, da molti punti di vista, che dà però visibilità globale al Campionato.

Gabriele Grea (Presidente di Redmint e Ricercatore CERTeT). Foto: Valentina Zambelli, Bocconi Students Motorclub

Come ha sottolineato Manuel Ortiz-Tallo, organizzare le singole gare del Campionato richiede una gestione complessa. Ma gli sforzi sono premiati anche dalla consapevolezza che ogni gara testa le performance dei veicoli e arricchisce i dati a disposizione della ricerca e dello sviluppo con ricadute immediatamente evidenti. I settori che ne beneficiano sono, in prima battuta, quello dell’industria dei veicoli, dei componenti e delle batterie. Ma anche quello dell’energia prodotta da fonti alternative, campo in cui si muove Enel, come sponsor e partner focalizzato a progettare e misurare una distribuzione a quota green crescente per il fabbisogno energetico di ogni singolo evento. Se, ad oggi, il fabbisogno di energia per ciascuna gara è tale da non poter essere soddisfatto da infrastrutture 100% sostenibili, il Campionato è però un’occasione unica per sperimentare soluzioni e sistemi di approvvigionamento e distribuzione CO2 friendly da reimpiegare in modelli efficienti di smart cities.

Un campionato che non ha paragoni

Simone Rambaldi. Foto: Valentina Zambelli, Bocconi Students Motorclub

Il confronto con la Formula 1 non ha senso. Lo ha sottolineato Manuel Ortiz-Tallo che ha messo in evidenza alcuni aspetti fondamentali dell’organizzazione: gli accordi con le Amministrazioni Pubbliche per la concessione di strade e spazi, il montaggio e lo smontaggio in tempi brevi di tutte le strutture di supporto all’evento, le caratteristiche del circuito, costruito a misura di durata di carica. Lo ha ribadito Simone Rambaldi da un altro punto di vista: un’auto elettrica è, di per sé, una batteria con quattro ruote. Ha un’architettura completamente a sé stante e le logiche di performance non sono

Foto: Valentina Zambelli, Bocconi Students Motorclub

paragonabili a quelle di un veicolo a combustione. Ma è un fatto che molti tra i tecnici e i piloti dei team di Formula E provengano dal mondo del racing a trazione termica. Come anche molti brand dei team in gara: DS Automobiles, Renault, Jaguar, per citarne qualcuno. Si parla, per un prossimo futuro, della partecipazione di Ferrari, o Alfa Romeo o Maserati (vedi qui l’intervista di Electric Motor News a Marco Parroni, Head Global Sponsor di Julius Baer, in occasione dell’ePrix di Città del Messico). Il che avrebbe ricadute straordinarie sulla percezione del Campionato di Formula E da parte del pubblico esteso.

Anche in termini di costi, la macchina organizzativa del Campionato FIA Formula E richiede un impiego di risorse superiore a quello della Formula 1. E, ha detto chiaramente Ortiz-Tallo, è ancora troppo presto per disegnare un modello remunerativo per questa categoria. Ne sono consapevoli anche gli sponsor. Però, a tutti è chiaro che, accanto all’evento e per suo tramite, gara dopo gara si sviluppa in tempi rapidi un enorme patrimonio di dati che accelera lo sviluppo della mobilità ecologica e di gran parte del suo indotto.

Foto: Valentina Zambelli, Bocconi Students Motorclub

E, non meno importante, si veicola informazione sulla mobilità alternativa, attraverso lo spettacolo emozionante e adrenalinico della competizione che mette in scena auto e soluzioni tecniche all’avanguardia ma sempre più condivisibili dall’industria delle vetture private. Che è in forte espansione, visto che “(…) fra il 2010 e il 2015 si è assistito ad un forte incremento del numero di veicoli elettrici circolanti su scala mondiale, di oltre 100 volte”.***

Un futuro in atto, si potrebbe dire, che fissa l’immagine della transizione verso un mondo sempre meno immaginato e sempre più vicino al presente.

 

 

* An integrated perspective on the future of mobility, Eric Hannon, Colin McKerracher, Itamar Orlandi, Surya Ramkumar, McKinsey Quarterly, Ottobre 2016.

** Three game changers for energy, Nikhil Patel, Thomas Seitz, Kassia Yanosek, McKinsey Quarterly, Aprile 2017.

*** L’e-mobility. Mercati e policies per un’evoluzione silenziosa, Oliviero Baccelli, Raffaele Baldi, Gabriele Grea, Egea, 2016, p. XIII.

 

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Che è in forte espansione, visto che “(…) fra il 2010 e il 2015 si è assistito ad un forte incremento del numero di veicoli elettrici circolanti su scala mondiale, di oltre 100 volte”.***

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