Ford triplica la flotta di veicoli a guida autonoma

Ford triplica la flotta di veicoli a guida autonoma accelerando lo sviluppo e test di software e sensori

• Ford triplicherà, nel corso del 2016, la sua flotta di prototipi di veicoli a guida autonoma basati sulla Fusion Hybrid, gemella americana della Mondeo, rendendola la più ricca di qualsiasi costruttore d’auto al mondo

• La nuova flotta permetterà di accelerare lo sviluppo di sensori e software per la guida autonoma e di condurre un numero superiore di test, sia su strade urbane che extraurbane

• La flotta sarà dotata di avanzati sensori Velodyne Solid-State Hybrid Ultra PUCK™ Auto ad alta precisione, migliorando la capacità dei software di riconoscere un numero maggiore di possibili scenari e condizioni di guida

• La ricerca sui veicoli a guida autonoma, che Ford ha iniziato oltre 10 anni fa, è portata avanti nell’ambito dello Smart Mobility Plan, la strategia dell’Ovale Blu per trasformare l’esperienza di trasporto del domani grazie alle tecnologie di connettività, all’analisi degli scenari di mobilità e alle tecnologie ‘big data’

Fonte: Ford Italia

 

Las Vegas, USA. 5 gennaio 2016 – Ford triplicherà, nel corso del 2016, la sua flotta di prototipi di veicoli a guida autonoma basati sulla Fusion Hybrid, gemella americana della Mondeo, rendendola la più ricca di qualsiasi costruttore d’auto al mondo.

L’Ovale Blu aggiungerà 20 nuove unità alle attuali 10 e porterà avanti i test in Arizona, California, dove di recente ha ottenuto l’autorizzazione dalle autorità per la sperimentazione su strade pubbliche, e in Michigan, dove è stata creata ‘Mcity’, una città prototipo in cui vengono riproposti tutti gli scenari urbani in cui i veicoli a guida autonoma potrebbero trovarsi.

“Avvalendoci delle tecnologie più avanzate disponibili ed espandendo la nostra flotta di veicoli di test, lanciamo un messaggio chiaro sul nostro impegno rispetto allo sviluppo di auto a guida autonoma accessibili da milioni di persone”, ha dichiarato Raj Nair, Vice Presidente Esecutivo Sviluppo Prodotti Globali Chief Technical Officer, di Ford. “Con più prototipi su strada, accelereremo lo sviluppo di algoritmi che renderanno i nostri veicoli ancora più intelligenti”.

La ricerca sui veicoli a guida autonoma, che Ford ha iniziato oltre 10 anni fa, è portata avanti nell’ambito dello Smart Mobility Plan, la strategia dell’Ovale Blu per trasformare l’esperienza di trasporto del domani grazie alle tecnologie di connettività, all’analisi degli scenari di mobilità e alle tecnologie ‘big data’.

Hardware e software di nuova generazione

La flotta sarà dotata di avanzati sensori Velodyne Solid-State Hybrid Ultra PUCK Auto ad alta precisione, migliorando la capacità dei software di riconoscere un numero sempre maggiore di possibili scenari e condizioni di guida. I sensori, grandi quanto un disco da hockey, appartengono alla terza e più recente generazione di questo genere di tecnologia e possono scansionare l’ambiente fino a 200 metri di distanza, rendendoli compatibili con un numero superiore di scenari di guida.

I nuovi sensori sono più leggeri e compatti e possono essere integrati coerentemente all’interno del design dell’auto, per esempio all’interno dei retrovisori laterali, anche perché grazie alla maggiore precisione ne sono sufficienti solo 2, rispetto alla precedente generazione con la quale era necessario adottare 4 unità. La nuova flotta di Fusion Hybrid a guida autonoma, inoltre, è dotata di dispositivi di sicurezza basati sul concetto della ridondanza, come i cablaggi di backup per l’elettronica di controllo di acceleratore, freni e sterzo.

”Con sistemi hardware e software di nuova generazione, come i compatti sensori Solid-State Hybrid Ultra PUCK Auto, Ford è ancora più vicina alla realizzazione di un veicolo a guida autonoma pronto per la produzione”, ha dichiarato Jim McBride, technical leader del programma veicoli autonomi, di Ford.

Un lungo viaggio a guida autonoma

Ford utilizza i sensori LiDAR di Velodyne da oltre 10 anni, un’innovazione che ha cambiato radicalmente l’approccio nei confronti della guida autonoma. La tecnologia è basata sull’emissione di milioni di impulsi laser al secondo e sulla misurazione del tempo che la luce impiega a raggiungere i diversi oggetti. Il risultato è che il veicolo è in grado di ricostruire una mappa tridimensionale in alta definizione dell’ambiente e di determinare la distanza che lo separa anche dal più piccolo degli elementi presenti.

Il primo veicolo sperimentale Ford, un F-250 Super Duty, fu sviluppato per partecipare al programma di sfide 2005 e 2007 dell’agenzia DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), lanciate del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. In quelle occasioni, Ford fu 1 dei 6 team impegnati sia nella DARPA Desert Classic che nelle Urban Finals, partecipando con un team supportato da 4 ingegneri che oggi fanno parte del gruppo di ricerca e sviluppo dei veicoli a guida autonoma. Nel 2013, l’Ovale Blu ha svelato i prototipi di seconda generazione, basati sulla Fusion Hybrid.

“Abbiamo fatto molta strada dai giorni delle sfide DARPA”, ha dichiarato McBride. “10 anni fa, nessuno poteva sapere quale direzione avrebbe preso questo settore. Oggi, scommettiamo tutti per trasformare in realtà il più ambizioso dei sogni”.

Le piattaforme di prima generazione sono servite per realizzare degli studi di fattibilità tecnologica in merito alla realizzazione di veicoli completamente autonomi nel breve termine e per sviluppare, tramite un intenso programma di ricerca, i sistemi di controllo.

La seconda generazione è stata successivamente sviluppata sulla base della Fusion Hybrid, gemella americana della Mondeo, perché dotata della più sofisticata architettura elettronica. Gli ingegneri Ford hanno implementato sensori e software di nuova generazione e avvicinato ulteriormente il giorno in cui queste tecnologie saranno portate a bordo delle auto di produzione. Lo scorso anno, Ford è passata dalla fase di ricerca a quella dell’ingegneria avanzata, per sviluppare un sistema a guida autonoma di livello 4 per lo standard SAE, che prevede che il guidatore non debba mai intervenire per assumere il controllo del veicolo.

Sul fronte delle tecnologie già disponibili, l’Ovale Blu continua a dotare i propri modelli di sensori, telecamere e radar per offrire le più avanzate tecnologie per l’assistenza alla guida semi-autonoma, già disponibili a bordo di milioni di veicoli Ford in tutto il mondo.

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