A rischio il rinnovo degli incentivi ai veicoli elettrici?

Logo ANCMA Confindustria

E’ a rischio la proposta di rinnovare gli incentivi per i veicoli elettrici, moto, scooter e quadricicli che potrebbe non arrivare all’approvazione definitiva.

Tale misura partita nel 2019 andrebbe a scadenza alla fine dell’anno, a differenza di ciò che avviene con le auto elettriche ed ibride, i cui incentivi sono previsti per il triennio 2019-2021.

Le forti preoccupazioni degli operatori del settore derivano dal fatto che la miriade di emendamenti presentati in Commissione Bilancio della Camera e il poco tempo a disposizione per discuterli potrebbe far decadere l’emendamento auspicato.

Gli incentivi rappresentano un volano indispensabile in un momento di crescita iniziale di un mercato che coinvolge anche una importante filiera nazionale, che sta investendo fortemente nello sviluppo e innovazione di veicoli, coerenti con gli obiettivi europei di transizione verso una mobilità sostenibile con una forte presenza di emissioni zero.

Un solo anno di vigenza, peraltro con difficoltà di applicazione nei primi mesi, non può consentire uno sviluppo adeguato e una programmazione delle attività da parte delle aziende presenti sul mercato.

Desideriamo fare presente che tale iniziativa è per il settore prioritaria e può svolgere un ruolo decisivo per affermare il segmento elettrico con quote significative sull’intero mercato delle due ruote.

Il tempo stringe e non vogliamo che un provvedimento così largamente condiviso anche dalle forze politiche e dalle istituzioni si perda nella congestione degli emendamenti all’esame della Commissione Bilancio.

Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) è socio unico di EICMA Spa e l’industria delle due ruote, alla quale ANCMA offre rappresentanza istituzionale, impiega circa circa 20.000 dipendenti diretti e fattura 5 miliardi di euro. La produzione italiana di biciclette (2,3 milioni di unità) e motocicli (300 mila unità) occupa saldamente il primo posto a livello europeo. Nel nostro Paese operano nel settore circa 5.000 punti vendita e, complessivamente, il commercio di bici, moto, ciclomotori, scooter, componenti e accessori, tenendo conto anche dell’indotto, dà lavoro a circa 60.000 persone.

Fonte: ANCMA

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.