Nuovo range-extender per impiego navale da eDriveLab dell’Università di Parma

eDriveLab range extender Università Parma
Ing. Davide Lusignani, eDriveLab

Si arricchisce il portfolio prodotti di eDriveLab, lo spinoff di ingegneria dell’Università di Parma, con l’inserimento a catalogo di un range-extener per impiego navale.

I range extender sono dei generatori di corrente progettati per ricaricare le batterie dei veicoli elettrici durante la marcia, che hanno trovato scarso successo a causa della scarsa efficienza, le basse potenze disponibili e per la presenza di vibrazioni e rumori.

La diversità dei range-extender progettati da eDriveLab, che da diversi anni lavora nel settore della mobilità elettrica, è la peculiarità di funzionare direttamente in corrente continua e soprattutto a giri variabili, ovvero il sistema è in grado di ridurre il proprio regime di funzionamento in funzione della quantità di corrente che è necessaria per ricaricare le batterie, andando così a limitare i consumi, le emissioni e le vibrazioni.

eDriveLab range extender Università Parma
Luca Tassi, eDriveLab

Il range-extender by eDriveLab è in grado di funzionare con potenze di oltre 120 kW, cioè 170 cavalli, il tutto in poco più di 200 Kg di peso; dati che rendono il prodotto molto interessante per determinati impieghi.

Per dare un termine di paragone, basti pensare che un simile range-extender è in grado di ricaricare il pacco batteria di una Tesla Model 3 in meno di mezz’ora.

Il primo impiego dei nostri range-extender è al momento quello del settore navale – spiega l’Ing. Davide Lusignani che guida lo spinoff – sono infatti stati concepiti su richiesta di un noto brand che sviluppa propulsioni elettriche innovative nella nautica da diporto. Avevano bisogno di un sistema altamente efficiente, poco inquinante ma al contempo di elevata potenza e, soprattutto, silenzioso. Dopo un’attenta analisi delle soluzioni presenti sul mercato, ci siamo accorti della mancanza di un prodotto che fosse in grado di soddisfare tutte le esigenze contemporaneamente, quindi ci siamo messi al lavoro per progettare un sistema completamente nuovo.

Questa che stiamo portando avanti è la prima di una gamma di unità destinate al mondo della nautica ed è pensata per essere installata su imbarcazioni a propulsione elettrica di oltre 12 metri, potendo garantire da sola l’energia sufficiente a muovere una barca di 10 tonnellate ad una velocità di oltre 24 nodi, con consumi di carburante (biodiesel) di circa un terzo rispetto all’analoga imbarcazione motorizzata con un classico motore. Il risparmio è sensibile e garantisce ammortizzare il costo di una barca elettrica, notoriamente elevato a causa della presenza del pacco batterie, molti anni prima rispetto ad una soluzione full-electric.

L’Ing. Lusignani evita di addentrarsi in dettagli tecnici, ma aggiunge: 

Posso dire che abbiamo già il committente e stiamo lavorando al primo prototipo di Range-Extender. Il progetto è estremamente innovativo da diversi punti di vista e quindi siamo vincolati dal Cliente al mantenimento del segreto industriale.

Nonostante i segreti industriali, è facile capire con i dati menzionati precedentemente che questo range-extender di nuova concezione potrebbe dare un impulso molto importante alla mobilità elettrica su acqua, anche dal punto di vista della grande nautica da diporto.

#MarceloPadin #theEMNteam

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