Cala il mercato del -1,2% a maggio, ma sale la venta di elettriche del +98%

mercato auto maggio 2019

Il calo del mercato auto a maggio è stato limitato dall’andamento dei settori noleggio e kilometro zero; diesel e metano in caduta e le elettriche in aumento del 98%.

Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a maggio le immatricolazioni di autovetture sono state 197.307 rispetto alle 199.692 dello stesso mese 2018, con una flessione del -1,2% portando il consuntivo gennaio-maggio ad un calo del -3,8%.

Il canale privati, complice il clima pre-elettorale, ha segnato una diminuzione del -7% (+1,7% nel cumulato gen-mag 2019), con una quota di mercato del 52,9% in flessione di 3,5 punti rispetto alla quota maggio 2018; il canale società ha subito un calo del -14,8% (-23,5% da inizio anno), con una quota di mercato del 15,4% in discesa di 2 punti nel mese; in crescita, invece, a maggio il canale del noleggio con +22,3% (-1% nel cumulato), con una quota di mercato del 31,6% in salita di 6 punti nel mese.

Relativamente alle alimentazioni, il trend è quello dei mesi precedenti: salgono benzina (+22,5%), ibrido (+37,1%), elettrico (+98%) e GPL (+4,8%); in flessione diesel (-19,5%) e metano (-31%). Da evidenziare, inoltre, la pesante perdita di rappresentatività del diesel, con quasi meno 10 punti percentuali sul mese e ben 11 punti nel consuntivo da inizio anno. Negli ultimi tre giorni del mese è stato immatricolato circa il 38% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le elaborazioni Dataforce, hanno rappresentato il 10,6% dei volumi di vendita mensili.

Nella perfetta parità di giorni lavorativi rispetto a maggio dello scorso anno, registriamo una flessione delle immatricolazioni leggermente superiore al punto percentuale, grazie al notevolissimo contributo del noleggio e all’apporto delle auto-immatricolazioni delle concessionarie” ha dichiarato Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.

Aggiunge De Stefani Cosentino: Salvo il piccolo aumento registrato ad aprile per effetto del giorno lavorativo in più, il dato di maggio ritorna in linea con i dati negativi registrati nel primo trimestre dell’anno, confermando la debole dinamica del mercato del tutto coerente con una situazione economica di stagnazione. Per quanto riguarda il significativo calo delle immatricolazioni a privati, sul risultato è plausibile che abbiano pesato l’incertezza determinata dal periodo pre-elettorale, i dati economici complessivi del Paese che vedono il PIL in diminuzione dello 0,1% su base annua e lo stato di oggettiva confusione della clientela nella scelta della motorizzazione più adatta alle proprie esigenze di mobilità, influenzata dai messaggi contrastanti.

Conclude il Presidente di Federauto: A nostro avviso, alle preoccupazioni per il quadro macro economico, in particolare in termini di impatto sulle aziende concessionarie con maggiori costi per l’accesso al credito e cali ulteriori della domanda, si sommano quelle per la confusa fase che attraversa la politica governativa da cui desidereremmo avere risposte concrete e non nuove complicazioni. Valga l’esempio della introduzione nel nostro Paese dell’obbligo di dotare i veicoli nuovi di apparati RADIO DAB, con la discutibile proposta di estendere tale obbligo ai veicoli commerciali ed industriali, senza che questo sia previsto dalla normativa europea di riferimento.

Fonte: Federauto

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