Ricarica wireless per le auto elettriche

Le stazioni di ricarica si mascherano da tombini, risolvendo l’annoso problema dell’autonomia.

Fonte: Zeus News

21 novembre 2013. «Stavo passeggiando per la strada [a New York, NdR], riflettendo su come si potesse realizzare una rete di ricarica wireless.

Mi trovavo tra la 116esima e Broadway e abbassando lo sguardo vidi un tombino. E pensai: ecco la soluzione. Non ci sono cavi, non ci sono pericoli. Si può nascondere tutto sotto il tombino».

A parlare così è Jeremy McCool, CEO di Hevo, il quale ha in tal modo ideato un sistema di ricarica senza fili per le auto elettriche che non sia ingombrante e che, potenzialmente, possa trovarsi pressoché ovunque, risolvendo il problema dell’autonomia di questi veicoli.

Il sistema di Hevo, che dall’esterno ha davvero l’aspetto di un normale tombino, adotta per la ricarica delle batterie non il diffuso sistema a induzione (adoperato anche per certi smartphone) ma un sistema a risonanza magnetica.

Questa scelta è stata fatta perché l’induzione causa un’eccessiva dispersione di energia.

A differenza del sistema a induzione, in cui la bobina primaria crea un campo elettromagnetico captato dalla bobina montata sul veicolo, entrambe le bobine sono connesse a condensatori che risuonano a una specifica frequenza: il risultato è che ci sono meno perdite e si può trasmettere più energia e più rapidamente.

A completare il sistema c’è poi un’app per smartphone che permette ai possessori di veicoli elettrici di parcheggiare esattamente al di sopra della stazione di ricarica.

Il sistema di Hevo è classificato negli USA come stazione di ricarica di livello 2: funziona a 220 Volt e trasmette 10 kWatt di energia dall’impianto al veicolo, ma la potenza teoricamente raggiungibile è superiore.

Hevo sta collaborando con la Città di New York ma anche con PepsiCo, Wallgreens e City Harvest per diffondere il più possibile il proprio sistema: dimostrandone la validità otterrà interesse da ulteriori soggetti.

 

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