In montagna con lo “scooterone” elettrico

di Marcelo Padin
Direttore Editoriale Electric Motor News

Bergamo, Italia. 2 maggio 2013. Il “pianeta” delle persone che per convinzione sviluppano e collaudano i veicoli elettrici è molto vasto ed esteso… Attorno a questo pianeta gravitano delle persone che lo fanno per lavoro, altre persone che lo fanno per passione, altre per necessità… e tutti sicuramente danno il proprio contributo ad un settore che è in permanente sviluppo.

Tra queste persone ci sono coloro che lo fanno per passione, per lavoro e con grandi competenze tecniche. In questo caso, i risultati che si ottengono sono sempre interessanti con aspetti importanti, sia dal punto di vista del consumatore che da quello del tecnico.

Potete immaginare che di domenica, un buon padre di famiglia “standard” coglierebbe l’occasione di stare insieme alla moglie ed ai figli…. vero! Ma questo riguarda un padre di famiglia “standard”.

Se invece il padre di famiglia non è standard, se ha l’occasione di provare uno scooter elettrico, se ci lavora nel settore e inoltre se è appassionato di questo tipo di veicoli ecologici… il cockel potrebbe essere esplosivo.

In questo caso, a preoccuparsi dovrebbe essere lo scooter elettrico che questa persona ha in mano; perchè se il mezzo non passa la prova… è difficile controbattere ad un’opinione autorevole da tecnico, operatore del settore, appassionato e buon padre di famiglia.

Ma prima di develare il “protagonista” di questo test… passiamo ai fatti… di una domenica di metà aprile del 2013.

I bergamaschi conoscono bene il percorso Nembro – Selvino, famoso per la successione di tornanti davvero estenuante… ed è quella strada che il protagonista della prova ha imboccato per “assaggiare” lo scooter elettrico LEM.

Ovviamente non è stato un caso e nemmeno una coincidenza.

Il protagonista racconta: “Sono partito da Bergamo città, ho imboccato la statale dal Rondò di Vial delle Valli e quindi ho percorso la statale in direzione Torre Boldone, Alzano Lombardo e quindi Nembro, saggiando le buone doti velocistiche del mezzo capace di raggiungere i 110 orari senza problemi con una buona ripresa dai 50 in poi.

Prerogative del mezzo, oltre alle buone dimensioni che lo rendono adatto ai guidatori di grande statura (NDR: il tester non è sicuramente di ‘taglia piccola’),  sono la comodità della sella, la buona postura di guida e l’elevata stabilità dovuta al passo lungo ed alla ruota anteriore di grandi dimensioni.

La frenata si è dimostrata eccellente, grazie alla possibilità di utilizzare sia i due freni meccanici che il freno rigenerativo del motore che agisce sulla ruota posteriore, ma che a diofferenza di quanto già fatto da altri costruttori, viene azionato da un acceleratore a paletta situato sulla manopola sinistra del manubrio che permette quindi il dosaggio dello stesso indipendentemente dall’acceleratore.

Da sottolineare, anche se non è inedito, la presenza di un overboost a pulsante situato sul lato destro che regala altri 1000w utili per togliersi d’impaccio nelle situazioni più estreme o quando è necessaria una maggiore accelerazione.

Lo scooter LEM è bilanciatissimo e con i pesi collocati molto in basso. Nella prova ho potuto apprezzare l’agilità, percorrendo gli strettissimi tornanti che da nembro portano alla vetta di Selvino ad oltre 960 metri d’altezza, percorso questo ben conosciuto sia dagli amanti del “giro d’italia” che dagli appassionati di rally nonchè da tutti i motociclisti del bergamasco”.

Il protagonista della prova parla con passione, ma abbinata consapevolmente alle sue conoscenze tecniche e come è logico che sia, senza dimenticare che è un importante operatore del settore… quindi misurando i concetti ma senza nascondere il suo vero pensiero… e continua…

“Lo styling del veicolo è piacevole anche se non del tutto inedito e si può apprezzare la presenza di un capiente spazio nel sottosella per quanto riguarda la capienza. Tecnicamente spiccano la presenza di una forcella ed un impianto frenante di ottima qualità, mentre i più attenti apprezzeranno la presenza di una batteria al litio ferro fosfato di ultima generazione dotata di un BMS attivo con sistema di diagnosi che permette di conoscere lo stato di ogni singola cella.

La vista dal posto guida ci offre un check d’avviamento molto semplice grazie ad un display digitale di facile lettura, con una spia che ci segnala quando il BMS sta erogando molta corrente dandoci anche indicazioni utili per guidarci verso uno stile di guida più sobrio.

Benchè il test sia stato decisamente feroce, l’autonomia è risultata comunque più che soddisfacente. Con circa l’80% della capacità della batteria abbiamo percorso 50 km in condizioni estreme, ovvero velocità sempre sopra gli 80 orari e quasi 1000 metri di dislivello con una successione di tornanti molto impegnativi. In condizioni normali si fanno comodamente 70-80 km senza alcuna attenzione particolare, quindi l’autonomia dichiarata è assolutamente veritiera”.

Ma chi è questo tester che abbina passione, lavoro e conoscenze tecniche?

Si tratta di Giuliano Campagnola, il Responsabile Tecnico di Eco SRL, azienda bergamasca con sede nella stazione degli autobus di Bergamo (a 50 m della stazione dei treni ed a pochi chilometri dell’Aeroporto di Orio al Serio), che passa le sue giornate tra elettronica, inverter, motori, batterie… e anche prove di veicoli elettrici, essendo anche appasionato di motociclette e quindi uno che sa andare in moto.

L’azienda bergamasca Eco SRL (www.eco-rent.it) non solo vende veicoli elettrici, ma è un importante punto di riferimento per quanto riguarda i servizi di noleggio, assistenza, riparazione ed elettrificazione. E’ la serietà dell’azienda ha permesso di raggiungere accordi di collaborazione con Renault (infatti potete trovare la Twizy a noleggio) e con l’azienda francese MIA electric, automobile elettrica che potete acqustare dopo una prova gratuita su strada.

Nelle foto potete vedere lo scooter sottomesso alla prova.

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5 Commenti

  1. Buongiorno Gino, ci fa piacere che rimanga interessato al nostro progetto.
    Attualmente Commercializziamo Il 220 Cv e stiamo sviluppando il 380 Cv. I numeri di telefono e la mail sono sempre a sua disposizione.
    Grazie per il suo graditissimo commento

  2. Il mio sogno resta sempre una barca performante, completamente elettrica. Il progetto AecoMarine sembrava fantastico ma sono spariti nel nulla. Non rispondono piu’ neanche al telefono….
    Devo pensare che rimarra’ un sogno ?

    Saluti e buon lavoro

    • Buongiorno Sig. Gino e grazie per il suo commento, anche se per la verità non trovo un nesso tra la barca performate e lo scooter elettrico protagonista dell’articolo di questa pagina.
      In ogni caso, non molto tempo fa ho parlato con il general manager di AecoMarine e so che il progetto va avanti anche se con ritardo per complicazioni tecniche.
      Segnalerò il suo post per eventuali altre risposte.
      Cordiali saluti

  3. Sig. Andrea. Ringrazio il suo commento ed il suo apprezzamento.
    L’autonomia è sempre il problema dei veicoli elettrici, ma lo è anche la mentalità di molte persone che fanno fatica a capire la grande differenza di guida e di abitudini che questi veicoli elettrici impongono.
    Capire che si tratta di un cambiamento epocale nel modo di spostarsi è uno dei principali passi che noi tutti dobbiamo fare per utilizzare in modo ottimale questi veicoli e godere le belle caratteristiche di cui essi godono.
    Grazie ancora.
    Cordiali saluti.

  4. Ottimo articolo,ottimo scooter.Quando avremo autonomie più “esaltanti”,non potranno più confrontare in nessun modo i termici ;).Grazie a tutti voi.

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