Da Wikileaks e Reuters i dubbi riguardo ByD

Fonte: All Cars Electric

11 marzo 2011. Porte che cadono e oscure pratiche di vendita non sono certo le cose che vi aspettereste di una casa automobilistica che cerca di entrare nel mercato statunitense. Ma, come recentemente emerso da alcune comunicazioni diplomatiche pubblicate in Internet da Wikileaks, l’azienda di batterie convertita alla costruzione di veicoli elettrici sostenuta da multi miliardario Warren Buffett, potrebbe essere colpevole di queste trasgressioni e di altro ancora.

Copioni?

Secondo la Reuters, che ha avuto accesso ai documenti trapelati, il governo degli Stati Uniti ha scambiato diverse comunicazioni per via diplomatica riguardo dettagli della mancanza da parte di BYD del rispetto del diritto di brevetto internazionale.

Un estratto pubblicato, presumibilmente scritto dal Cosole Generale di Guanzhou, Brian Goldbeck recita lo seguente:

“Mentre BYD ha certamente raggiunto un successo costruito sulla base del business di copiare i progetti e quindi modificare la vettura cambiando i disegni, tanto da convincere i tribunali cinesi che la società non ha violato nulla in materia di brevetti, è molto meno certo che i tribunali stranieri condividano questo approccio”

Secondo un indagine della Reuters, che cita crediti da società costruttrici di componenti automobilistici contro BYD, l’azienda cinese ha ordinato ridotti volumi di pezzi oppure campioni di componenti, per annullare gli stessi ordini appena è riuscita a decodificare gli stessi componenti per produrli loro stessi.

Tali parti di reverse engineering, si sostiene, non hanno la raffinatezza e la qualità della l’originale e in alcuni casi, anche di sicurezza.

Sicuro?

Più preoccupante, secondo i dettagli trapelati da WikiLeaks, è l’affermazione di BYD riguardo la valutazione della sicurezza a cinque stelle per la sua auto F0, assegnata da un’associazione cinese di consumatori. Ma nell’associazione non hanno alcun ricordo e nemmeno la registrazione delle prove dell’auto BYD che secondo il costruttore si è conclusa assegnandogli il premio di massima sicurezza.  (la F0 è una copia di una macchina fatta da Toyota e venduto in Europa come Aygo).

Cosa ne pensano i consulenti indipendenti di sicurezza? Uno, che desidera restare anonimo, ha detto a Reuters che se le porte degli ultimi veicoli BYD vengono chiuse troppo forte, possono anche cadere.

Allora, pronti per il debutto?

Negli Stati Uniti, i requisiti di sicurezza più severi dovrebbero impedire che si verifichino tali pratiche illecite. Ma nemmeno la BYD e6 elettrica o la F3DM ibrida plug-in sono state ancora presentate per i test ufficiali americani alla Traffic Safety Administration (NHTSA).

L’anno scorso, BYD ha pubblicamente annunciato la sua auto elettrica e6 come pronta per quanto riguarda i test di sicurezza degli Stati Uniti, sostenendo di aver superato i test di sicurezza statunitensi. Naturalmente, la ditta ha omesso di comunicare se i test sono stati svolti, e quali degli enti preposti ha fatto le rispettive analisi. Ed i test non si trovano.

Depistaggio?

Ma la pratica più strana descritta dall’inchiesta è il logo di test di sicurezza effettuato esposto senza scrupoli dai concessionari BYD in franchising.

Come parte di un tentativo di aumento di profitto, si è affermato che i concessionari che vendono i veicoli BYD si distinguono per vendere dei cloni di automobili più prestigiose, in modo di convincere il compratore che acquista un auto vera europea o giapponese, e non una copia cinese a buon mercato.

Un futuro scomodo

Se una qualsiasi delle affermazioni segnalate da Reuters fosse vera, il futuro di BYD negli Stati Uniti potrebbe essere molto incerto.

Senza nessun test ufficiale di sicurezza e solo una flotta di 10 vetture di prova negli Stati Uniti per gli iniziali test-drive per illustrare l’esagerazione dichiarata nelle prestazioni della BYD F3DM’s, non è sicuro che l’elettrica e6 avrà il via libera dai test per la circolazione su strada.

Ci piacerebbe pensare che BYD ha fatto la sua auto e la batteria da zero, ma data la crescente evidenza contro di essa in questo momento dobbiamo pensare che si aspettano tempi molto duri per BYD.

E la BYD e6 elettrica entrerà negli USA?

A quanto pare si, ma vi suggeriamo di non trattenere il respiro nell’attesa.

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