Contributi per i veicoli elettrici

Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico

Trezzo sull’Adda (MI), Italia. 9 febbraio 2013. A seguito delle diverse richieste arrivate in redazione per avere un panorama dei contributi governativi destinati ad agevolare la commercializzazione dei veicoli elettrici, pubblichiamo il testo ufficiale della normativa con i diversi allegati.

Potete vedere e/o scaricare qui il testo della Gazzetta Ufficiale (PDF)

Finalità della misura

La Legge Sviluppo (n. 134/2012) prevede una misura per promuovere la mobilità sostenibile anche mediante contributi statali per l’acquisto di veicoli a basse emissioni complessive.

La misura, avendo una finalità ambientale e sperimentale, non rappresenta un provvedimento di sostegno o di sviluppo del mercato dei veicoli.

Le agevolazioni per l’acquisto di veicoli sono operative nel triennio 2013-2015, con uno stanziamento globale di 120 milioni di euro.

I contributi puntano a favorire l’acquisto di veicoli ad alimentazioni alternative (elettrici, ibridi, a metano, a biometano, a GPL, a biocombustibili, a idrogeno) con emissioni di anidride carbonica (CO2), allo scarico, non superiori a 120 g/km.

In questo modo è incentivata la diffusione di veicoli a basse emissioni sia di sostanze “climalteranti”, come la CO2, sia di altre sostanze inquinanti, soprattutto nel contesto urbano, come il particolato e gli ossidi di azoto e zolfo.

Dato il carattere sperimentale della misura, non vengono privilegiate particolari tecnologie, ma si rimanda ai limiti oggettivi di emissione, nel rispetto delle ultime raccomandazioni sulla “neutralità tecnologica” espresse dalla Commissione Europea (CARS 21) e dall’Ocse.

Con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento urbano, sono ammesse agli incentivi diverse categorie di veicoli:
– automobili
– veicoli commerciali leggeri
– ciclomotori e motocicli a due e tre ruote
– quadricicli.

Gli incentivi sono rivolti prevalentemente ai veicoli aziendali e a quelli ad uso pubblico (taxi, car-sharing, noleggio, servizi di linea ecc.) per supportare lo sviluppo della mobilità sostenibile attraverso la diffusione di flotte pubbliche e private, in virtù:
– delle alte percorrenze medie chilometriche di queste tipologie di veicoli
– della maggiore programmabilità delle percorrenze
– dell’effetto promozionale dei veicoli pubblici sull’utenza privata, che manifesta ancora alcune diffidenze sui veicoli a basse emissioni rispetto a costi di acquisto, prestazioni e facilità di rifornimento/ricarica.

Per massimizzare l’efficienza della misura dal punto di vista ambientale, la maggior parte delle risorse disponibili è subordinata alla rottamazione di un veicolo più vecchio di dieci anni. Fanno eccezione solo i fondi destinati ai veicoli con emissioni non superiori a 95 g/km (essenzialmente elettrici e ibridi) che sono aperti a tutte le categorie di acquirenti, inclusi i privati cittadini, vista la minore diffusione di questi veicoli.

Gli incentivi all’acquisto di veicoli rientrano in un più ampio programma nazionale a sostegno della mobilità sostenibile che prevede, tra l’altro, un Piano per potenziare le reti di ricarica per i veicoli elettrici.

Il provvedimento fa parte di un insieme di misure inserite nel cosiddetto “Decreto Sviluppo” (DL 83/2012) durante la fase parlamentare di conversione in legge (L.134/2012 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 187 dell’11 agosto 2012) e precedentemente sviluppate da apposite iniziative parlamentari. È intitolato “Disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni complessive” e si trova agli articoli da 17-bis a 17-duodecies della Legge 134/2012.

Veicoli agevolabili

Sono ammessi alle agevolazioni i veicoli pubblici o privati, a basse emissioni complessive (che utilizzano cioè combustibili alternativi come l’idrogeno, i biocombustibili, il metano e il biometano, il GPL e l’energia elettrica ed emettono meno di 120 g/km di CO2), acquistati e immatricolati dal 2013 (a partire dall’apertura della piattaforma di prenotazione, accessibile da questo sito) al 31 dicembre 2015, per uso di terzi come taxi, noleggio con conducente, car-sharing, noleggio a breve termine, servizi di linea, logistica, ecc.

L’uso di terzi infatti, come previsto dal Codice della Strada, riguarda i casi di:
– locazione senza conducente
– servizio di noleggio con conducente e servizio di piazza (taxi) per trasporto di persone
– servizio di linea per trasporto di persone
– servizio di trasporto di cose per conto terzi
– servizio di linea per trasporto di cose
– servizio di piazza per trasporto di cose per conto terzi.

Sono inoltre ammessi alle agevolazioni i veicoli a basse emissioni complessive utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’esercizio di imprese, arti e professioni.

Sono infine ammessi i veicoli che utilizzano combustibili alternativi come l’idrogeno, i biocombustibili, il metano e il biometano, il GPL e l’energia elettrica che producono emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km acquistati da parte di tutte le categorie di acquirenti.

I veicoli considerati ammissibili possono appartenere a diverse categorie: automobili, veicoli commerciali, ciclomotori, motoveicoli, quadricicli (categorie M1, N1, L1, L2, L3, L4, L5, L6e, L7e del codice della strada).

Risorse disponibili ed entità dei contributi

Il fondo statale per favorire l’acquisto di veicoli prevede lo stanziamento (in base alla Legge di stabilità 2013) di 40 milioni di euro per il 2013, 35 milioni di euro per il 2014 e 45 milioni di euro per il 2015.

Per il 2013 in particolare i fondi sono ripartiti come segue:
– 4,5 milioni di euro per l’acquisto, da parte di tutte le categorie di acquirenti (e senza necessità di rottamazione), di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km, con una quota pari a 1,5 milioni di euro riservata all’acquisto di veicoli con emissioni non superiori a 50 g/km;
– 35,5 milioni di euro per l’acquisto di veicoli destinati all’uso di terzi o utilizzati nell’esercizio di imprese, arti e professioni, e destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa, (dietro obbligatoria rottamazione di un corrispondente veicolo obsoleto), con le seguenti riserve:
– 7 milioni di euro per veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
– 3,5 milioni di euro per veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km.

La ripartizione delle risorse per il 2014 e il 2015 viene di volta in volta rideterminata in base all’andamento registrato nell’anno precedente, attraverso un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, pubblicato entro il 15 gennaio di ciascun anno.

Per i veicoli acquistati nel 2013 e nel 2014:
– il contributo è pari, per tutti i veicoli ammissibili, al 20% del costo (prima delle imposte), risultante dal contratto di acquisto, con un tetto massimo di:
– 5.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km
– 4.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
– 2.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.

Per i veicoli acquistati nel 2015
– il contributo è pari, per tutti i veicoli ammissibili, al 15% del costo (prima delle imposte), risultante dal contratto di acquisto, con un tetto massimo di:
– 3.500€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km
– 3.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
– 1.800€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.

Condizioni e modalità di accesso

Il contributo può essere erogato solo per veicoli nuovi (NON precedentemente immatricolati).

Per poter accedere alle risorse riservate ai soli casi in cui sia prevista la contestuale rottamazione di un veicolo obsoleto (accessibili solo ai veicoli per uso di terzi o utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’esercizio di imprese, cfr. sopra) per ottenere l’incentivo è necessario che:
– venga contestualmente rottamato un veicolo della stessa tipologia di quello acquistato (per esempio ciclomotore con ciclomotore, motociclo con motociclo, auto con auto, veicolo commerciale con veicolo commerciale, ecc.)
– il veicolo rottamato sia più vecchio di dieci anni;
– il veicolo rottamato sia già di proprietà, da almeno 12 mesi prima del nuovo acquisto, del soggetto acquirente o di un suo familiare convivente alla data di acquisto o, nel caso di locazione finanziaria del veicolo nuovo, che sia intestato da almeno 12 mesi al soggetto utilizzatore del veicolo o ad un familiare convivente.

Il contributo, ripartito in parti uguali tra uno sconto del venditore e il contributo statale, viene corrisposto direttamente dal venditore all’acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquisto.

Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo rimborsano al venditore l’importo del contributo, ricevendo dallo stesso la documentazione necessaria, e recuperano successivamente tale importo sotto forma di credito d’imposta.

Il venditore, per la prenotazione dei contributi, deve preventivamente registrarsi all’area rivenditori, ricevendo le credenziali per accedere alla piattaforma di prenotazione.

Il venditore, una volta definito con l’acquirente il veicolo e il suo prezzo finale, accede alla piattaforma di prenotazione, inserisce i dati del veicolo e dell’acquirente e verifica la disponibilità di risorse.
Se la verifica dà risultato positivo, viene emessa automaticamente dalla piattaforma, secondo la disponibilità di risorse, una ricevuta di prenotazione e l’operazione viene considerata avviata.

Entro 90 giorni dalla prenotazione, pena il mancato riconoscimento del contributo statale, i venditori consegnano il veicolo e confermano l’operazione, comunicando il numero di targa del veicolo nuovo consegnato e caricando sulla piattaforma la relativa documentazione.

I venditori, entro 15 giorni dalla data di consegna del veicolo nuovo, pena il mancato riconoscimento del contributo statale, hanno l’obbligo di consegnare il veicolo usato a un demolitore e di provvedere direttamente alla richiesta di radiazione per demolizione allo sportello telematico dell’automobilista.

N.B. sia l’acquirente che il venditore devono essere consapevoli che il mancato rispetto delle suddette scadenze comporta la perdita del diritto al contributo prenotato.

I veicoli usati non possono essere rimessi in circolazione e devono essere consegnati o alle case costruttrici o ai centri appositamente autorizzati, anche convenzionati con le stesse, al fine della messa in sicurezza, della demolizione, del recupero di materiali e della rottamazione.

Il venditore può scegliere se partecipare o meno all’iniziativa, registrandosi sull’apposita piattaforma (link Area rivenditori). L’acquirente che desidera usufruire dei contributi deve preventivamente verificare presso il rivenditore l’adesione da parte di quest’ultimo e la relativa disponibilità di risorse.

Approfondimenti

In questa sezione sono disponibili i materiali di approfondimento utili a comprendere il contesto in cui si inserisce la misura.

Tali documenti potranno essere ulteriormente arricchiti e integrati.

Electric Vehicles Revisited – Costs, Subsidies and Prospects  (aprile 2012, in inglese – pdf)

Realizzato dall’International Transport Forum dell’OECD, lo studio presenta un’analisi dettagliata e comparata del “total costo of ownership” (costo totale di possesso e gestione) dei veicoli elettrici, con un focus sui dati emergenti dal mercato francese.

CARS21 – Una visione strategica per l’industria automobilistica dell’UE ( giugno 2012, in inglese – pdf)

Redatto dall’High level group su Competitività e crescita sostenibile dell’industria automobilistica nell’Unione Europea (costituito da 7 Commissari Europei e 9 rappresentanti di Stati membri, oltre agli stakeholder dell’industria automotive), il rapporto delinea, oltre ad una visione strategica per il settore auto nel 2020, alcune raccomandazioni specifiche su rilevanti ambiti di politica economica.

Market Development for Green Cars, OECD Green Growth Papers (settembre 2012, in inglese – pdf)

Realizzato dalla Direzione per la Scienza, la tecnologia e l’industria dell’OECD il rapporto presenta ed analizza le politiche e i programmi per lo sviluppo e la diffusione sul mercato delle auto ecologiche, tra i 53 stati membri dell’OECD, e fornisce alcune raccomandazioni di policy.

La mobilità sostenibile in Italia indagine sulle principali 50 città

Realizzato dall’associazione mobility manager e da EPOMM Italia (piattaforma europea sul mobility management), con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, lo studio (pubblicato annualmente) contiene un’analisi sulla mobilità sostenibile nelle 50 principali città d’Italia con riferimento a: flotte pubbliche e private circolanti per alimentazione, disponibilità di flotte di car sharing, qualità dell’aria, trasporto pubblico, ecc.

Avanzamento

Nota di lettura dell’immagine
Verde: risorse disponibili
Giallo: risorse ancora disponibili inferiori al 30%
Rosso: risorse esaurite.

Si ricorda che il totale dei fondi disponibili per l’anno 2013 è pari a 40 milioni di Euro. I valori indicati nella colonna “Quota massima del fondo per specifica categoria di veicolo” fanno riferimento alla porzione massima del fondo idealmente disponibile per categoria di emissione di CO2. Non ha dunque senso sommare i valori della colonna ed il suo totale non ha alcun significato nel contesto della normativa.

I valori delle tabelle si intendono in milioni di Euro.

Tutte le categorie di acquirenti (senza rottamazione)

Quota massima del fondo per specifica categoria di veicoli Residuo fondo per specifica categoria di veicolo
Emissioni <= 50 g/Km  € 4,5 € 4,5 
Emissioni <=95 g/Km e > 50g/Km  € 3,0 € 3,0

Veicoli uso terzi e per esercizio di imprese (con rottamazione)

Quota massima del fondo per specifica categoria di veicolo Residuo fondo per specifica categoria di veicolo
emissioni <= 120 g/Km e > 95 g/Km  € 25  € 25
emissioni <=95 g/Km e > 50g/Km € 35  € 35 
emissioni <= 50g/Km € 40 € 40

Area rivenditori

In questa sezione i rivenditori che intendono avvalersi degli incentivi possono registrarsi per prenotare i contributi e svolgere le pratiche necessarie.

Questa funzione verrà attivata entro breve nel seguente link diretto:
http://www.bec.mise.gov.it/site/bec/home/area-rivenditori.html

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