BlueIndy Electric Car Sharing Systems apre a Indianapolis

di Stephen Edelstein

Fonte: GreenCarReports

 

Indianapolis, Indiana. USA. 2 Settembre 2015. Finalmente Indianapolis avrà un proprio servizio di condivisione di auto elettriche, qualche anno dopo che l’idea è stata inizialmente proposta alla città del Midwest.

Presentato in anteprima lo scorso anno, il servizio BlueIndy apre oggi ai clienti (Ndr: il 2 Settembre 2015), con la vettura francese Bolloré BlueCar.

Ci saranno inizialmente 25 sedi in tutta la città, la maggior con cinque vetture ciascuna.

Inoltre, una stazione presso l’aeroporto internazionale di Indianapolis ospiterà 20 auto, nello stesso garage usato per le auto tradizionali a noleggio, secondo l’Indianapolis Star.

Questo rappresenta il primo passo di un piano per costruire finalmente una rete di 200 siti di ricarica e parcheggio e inserire 500 BlueCar sulle strade di Indianapolis.

Il sito dell’aeroporto dovrebbe competere non solo con i servizi di noleggio di auto tradizionali, ma anche con i servizi ride-sharing quali Lyft e Uber.

BlueIndy pagherà le tasse all’aeroporto, così come fanno le aziende di noleggio, di taxi e di ride-sharing.

I conducenti con un abbonamento BlueIndy annuale da 120 dollari pagheranno 4 dollari per ogni 20 minuti di utilizzo, mentre l’aeroporto valuterà una tassa di 6 dollari per le automobili prese in consegne in loco.

Ciò significa che le unità da e per il centro dovrebbero essere significativamente più convenienti di prendere un taxi, calcolando naturalmente che non ci sia traffico.

Il servizio BlueIndy inizierà dopo il taglio del nastro con Cedric Bolloré – che rappresenta a BlueIndy il genitore del Bolloré Group ed il Sindaco di Indianapolis Greg Ballard.

Ballard ha fatto grandi pressioni per avere il servizio BlueIndy, che ha anche avuto la sua quota di polemiche.

Quando le stazioni di ricarica di livello 2 cominciarono recentemente ad essere installate – in gruppi di cinque – in centro città, gli imprenditori hanno cominciato a lamentarsi indicando che i siti dovrebbero mangiare preziosi posti auto.

Le lamentele riguardano il fatto che essi potrebbero perdere clienti senza un comodo parcheggio proprio in prossimità delle loro vetrine.

I membri del Consiglio Comunale di maggioranza democratica si sono opposti anche con forti critiche, in modo più ampio della gestione repubblicana di Ballard riguardo questo programma, sostenendo che il parcheggio pubblico non dovrebbe essere riservato per il servizio BlueIndy di proprietà privata.

Bolloré Group ha investito 41 milioni di dollari in BlueIndy, che è modellato sui servizi di car-sharing operativi in Europa. Il governo della città di Indianapolis ha contribuito con 6 milioni di dollari.

Ma forse una sfida più grande di quella politica sarà quella di conquistare i cittadini americani con le piccole auto elettriche progettate per le città europee.

Ora che BlueIndy è ufficialmente aperta alle imprese, è il momento di scoprire se questo concetto di condivisione di una macchina elettrica è in grado di adattarsi.

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