Auto elettriche, niente più incentivi dal Governo

Italia non è un paese per veicoli ecologici

Di Alessandro Martorana

Fonte: International Business Times

 

28 Gennaio 2015. L’Italia non è un paese per auto elettriche. O, più in generale, per i veicoli a basse emissioni.

Gli ultimi dati risalgono a qualche mese fa, e ci vedono all’ottavo posto in Europa per numero di EV venduti, lontanissimi dalla prima in classifica, ossia la Norvegia, e dietro a nazioni più piccole delle nostre come Austria e Svizzera.

Dalle nostre parti il mercato delle auto elettriche si muove ancora su cifre nell’ordine delle centinaia di esemplari venduti: troppo pochi persino per parlare di “nicchia di mercato”. Non devono invece sorprendere le parecchie migliaia di automobili vendute in Norvegia: nel paese scandinavo il governo ha messo in atto una potentissima campagna di incentivi che rendono più che conveniente l’acquisto.

L’Italia non riesce purtroppo ad accodarsi a questo tipo di politica, e non sembra avere intenzione di farlo in futuro. Questo è quanto emerge da una lettura attenta dell’ultima Legge di Stabilità, tra le cui pieghe è nascosta la cancellazione degli incentivi previsti per l’acquisto di veicoli a Basse Emissioni Complessive (BEC), introdotti nel 2012 con il DL83/2012, poi convertito con modificazioni dalla Legge 134/2012.

La cancellazione degli incentivi è difficile da “scoprire”, dal momento che viene introdotta con delle modifiche ad alcune parti dei provvedimenti sopraccitati. In particolare, scorrendo il testo della legge di stabilità, al comma 222 dell’articolo 1 si può leggere che all’articolo 17-undecies del DL83/2012 sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 1, le parole: «per ciascuno degli anni 2014 e 2015» sono sostituite dalle seguenti: «per l’anno 2014»;

b) al comma 6, le parole: «Per gli anni 2014 e 2015» sono sostituite dalle seguenti: «Per l’anno 2014»

Per capire di cosa si sta parlando è quindi indispensabile avere di fronte il testo del suddetto decreto legge. L’articolo 17-undecies è quello che introduceva l’erogazione degli incentivi, illustrati nel dettaglio dall’articolo 17-decies: il comma 1 istituiva il fondo “con una dotazione di 45 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015”. La legge di stabilità ha quindi cancellato il fondo relativo all’anno 2015.

Stessa procedura anche per il comma 6, che stabiliva la rideterminazione delle risorse da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per gli anni 2014 e 2015, ed ora è relativo al solo 2014. Niente di strano: non essendoci più risorse non c’è nulla da rideterminare. Gli incentivi, lo ricordiamo, non riguardavano solamente le auto elettriche, ma in generale i veicoli ad alimentazione alternativa, ossia anche ibridi, a metano, biometano, GPL, biocombustibili e idrogeno.

C’è seriamente da sperare che si possa trovare il modo per spingere nuovamente all’acquisto di veicoli di questo tipo, che in tutto il mondo mostrano altissimi tassi di crescita nelle vendite, mentre in Italia sono ancora considerati quasi come delle curiosità da salone automobilistico. Si tratta di una misura indispensabile per evitare che, ancora una volta, l’Italia resti irrimediabilmente indietro.

 

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1 Commento

  1. Quali incentivi?
    C’era l’obbligo di uno sconto che era tutto a carico del venditore.
    Una cosa insulsa ed offensiva: come fà uno a fare uno sconto del 20% se ha un margine del 5%?
    L’Italia, belpaese, sarà bisfrattata dai turisti, causa inquinamento e ferie troppo care.

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