Flessione del mercato a giugno (-2%), aumento delle immatricolazioni delle elettriche (+231,4%)

Conferenza ACI

Il mercato nel mese di giugno si è chiuso con una flessione del -2%, si consolida il risultato negativo del primo semestre (-3,5%) ma volano le elettriche (+231,4%).

Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, giugno ha totalizzato 171.626 immatricolazioni rispetto alle 175.273 del pari periodo 2018 e portando il primo semestre ad archiviare una perdita del -3,5% a 1.082.197 (1.121.649 nel primo semestre 2018).

A giugno sono in declino sia il canale dei privati che quello delle società che perdono rispettivamente –4% e -10,9% su base tendenziale, mentre nel progressivo da inizio anno 2019 si registra un modesto +0,8% per i privati e -21,4% per le società.

Nel mese di giugno tengono, invece, le immatricolazioni a società di noleggio con +12,5%. Tra le tipologie di alimentazione continuano a cedere volumi in modo massiccio il diesel (-22%) e il metano (-28,7%), con la rappresentatività del diesel che a giugno è scesa al 41,7% mentre tra gennaio e giugno la perdita di immatricolato ha superato le 141.000 unità (-23,5%), con una quota di mercato del 42,6%. Specularmente crescono i veicoli a benzina (+27,4%), ibridi (+19,4%), gpl (+2,6) ed elettrici (+231,4%). A livello di carrozzeria, nel primo semestre sono in flessione tutte le tipologie, ad eccezione di suv e fuoristrada che crescono del +7,1%.

Negli ultimi tre giorni del mese è stato immatricolato circa il 45,6% del totale mercato (nei due mesi precedenti la percentuale era stata intorno al 38%), mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le elaborazioni Dataforce, hanno rappresentato il 14,2% dei volumi di vendita mensili.

Considerando che nel confronto con giugno dello scorso anno va conteggiato un giorno lavorativo in meno, l’immatricolato fotografa una situazione di stagnazione confermata dal consuntivo del primo semestre – quello che tradizionalmente dovrebbe esprimere i numeri migliori – in territorio negativo, ipotecando le performance del 2019 che appare sempre di più come un anno di transizione – ha dichiarato Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.

Aggiunge De Stefani Cosentino: Entrando nel dettaglio, risulta evidente che la stagnazione è ben espressa dall’andamento della domanda dei privati che cala nel mese ed è in modestissima crescita nel progressivo dei sei mesi, con un comportamento che è direttamente correlato alla forza delle campagne promozionali: se queste ci sono e mettono valore in mano al cliente, la domanda reagisce positivamente. Crediamo che nel secondo semestre, in assenza di una politica volta al rinnovo del parco con un intervento di largo respiro quale sarebbe necessario, le campagne potranno giocare un ruolo importante per la tenuta del mercato e la sostenibilità del business dei dealer. Atteso che anche il canale delle vendite a società è in flessione e che i km zero tendono a decrescere, ma non per i dealer, dobbiamo registrare che il noleggio esprime livelli di immatricolato nettamente superiori rispetto agli altri canali. Illuminanti al riguardo sono le elaborazioni di Dataforce che evidenziano la forte crescita del noleggio a lungo termine operato dalle società captive. Questo potrebbe comportare l’impossibilità di riduzione degli stock dei dealer, il conseguente abbattimento dei km zero e la creazione di una nuova forma di immatricolazione (nlt) da parte di case automobilistiche per il mantenimento delle quote di mercato.

Fonte: Federauto

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