Cresce il mercato auto a ottobre, scendono le elettriche

mercato auto maggio 2019

Il mercato dell’auto in Italia registra a ottobre una nuova crescita con 115.827 immatricolazioni e un incremento del 14,6% rispetto a ottobre 2021.

Nello stesso mese dello scorso anno, con 101.103 unità il mercato aveva chiuso con un calo del 36%.

Con il dato di ottobre, nei primi 10 mesi si arriva a 1.091.894 immatricolazioni, pari a 175.000 auto in meno dello stesso periodo 2021 e una caduta del -13,8%.

Tra le alimentazioni, benzina e diesel segnano un ottimo andamento di crescita, con il motore a benzina che sale al 27,4% (+1,6 p.p. e 27,7% in gennaio-ottobre) e il diesel che si attesta al 18,7% (+0,6 p.p. e 20,1% nel cumulato). Anche il Gpl torna in aumento, all’8,8% di quota nel mese (+1,1 p.p. e 8,6% nei 10 mesi), mentre il metano scende veritginosamente allo 0,4% del totale (0,9% nel cumualto). Sempre dinamiche le ibride che salgono al 36,3% delle preferenze (34,1% in gennaio-ottobre); con un 9,9% per le “full” hybrid e 26,4% per le “mild” hybrid. Le vetture plug-in recuperano, tornando al 5,2% di quota in ottobre (5,0% nel cumulato), mentre le BEV cedono quasi la metà dei volumi, scendendo al 3,1% (-3,8 p.p.), su quote di minimo storico (3,6% nei 10 mesi).

“La fragilità dello scenario globale e il rischio di recessione tecnica nell’ultima parte dell’anno – prevede Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE – dovrebbero impattare anche sul settore automobilistico, portandolo a chiudere il 2022 a circa 1.300.000 immatricolazioni, -10,8% sul 2021 e 158.000 unità in meno, un volume pari a quello di minimo storico che si registrò nel 2013 con 1.304.000 autovetture”.

Il Presidente propone una collaborazione con il nuovo governo per affrontare il delicato processo di transizione per la riconversione industriale al fine di essere pronti nel 2035 allo stop dei motori termici imposto dall’UE lo scorso giugno. Questa transizione si dovrebbe basare su tre punti cardini:

  • 1 – Un robusto stimolo al rinnovo di un parco circolante molto anziano e alla diffusione della mobilità a zero e bassissime emissioni.
  • 2 – Infrastrutturazione accelerata in tutto il territorio nazionale di punti di ricarica pubblici e privati, con indicazione chiara di tempi, luoghi, tipologie di colonnine da installare e soggetti incaricati agli investimenti: su questo punto – sottolinea Michele Crisci – siamo ancora in attesa del provvedimento attuativo del DPCM 4 agosto 2022 sulla incentivazione delle infrastrutture di ricarica private, che inspiegabilmente non è stato ancora emanato e che, visti i tempi, non può più attendere, oltre a necessitare un robusto rifinanziamento per gli anni a venire. E’ altrettanto urgente pianificare e accelerare la diffusione di impianti per la distibuzione di idrogeno verde per i veicoli destinati al trasporto merci e persone.
  • 3 – Revisione strutturale della fiscalità privata e aziendale. Il tutto con un chiaro orizzonte al 2026 e senza dimenticare le esigenze di equità sociale e coesione territoriale”.

L’analisi del mercato del mese evidenzia una crescita per tutti gli utilizzatori. I privati tornano in territorio positivo, segnando un leggero +1,1%, al 58,2% di quota nel mese (-7,6 p.p.) e al 59,1% nel cumulato. Anche le autoimmatricolazioni evidenziano una crescita, all’8,2% di share (8,5% nel cumulato). Il noleggio a lungo termine incrementa le immatricolazioni di oltre la metà e sale al 24,4% di quota sul totale mercato (+6,5 p.p.), grazie all’ottima performance di Top e Captive; nei 10 mesi la quota è del 21,9%. Anche il noleggio a breve termine segna un ottimo incremento, seppur rappresenta appena il 2,5% del totale mese (4,4% nel cumulato).

Buon andamento delle società che in ottobre salgono al 6,6% di quota (6,1% nei 10 mesi).

Anche in ottobre una crescita generalizzata caratterizza i segmenti, ad eccezione delle city car che perdono 1/4 delle immatricolazioni, fermandosi al 14,8% di share (-7,8 p.p. e 15,3% nel cumulato). Le utilitarie salgono al 39,2% (39,6% in gennaio-ottobre); il segmento C recupera quasi 2 punti, al 29,4%, in linea con il 29,6% del cumulato, il segmento D sale al 14,3%, l’E al 2% e l’alto di gamma rimane stabile allo 0,4%.

Fra le carrozzerie, nel mese i crossover confermano la leadership con il 44,2% delle preferenze (42,8% nel cumulato), al secondo posto le berline che scendono al 38,3% (40,1% nei 10 mesi). I fuoristrada rimangono sostanzialmente stabili al 10,6%, in linea con il cumulato.

Dal punto di vista delle aree geografiche, il Nord Ovest conferma il primo posto, con il 31,9% di quota. Il Nord Est scende al 28,1%, il Centro è stabile al 23,9%, l’area meridionale scende al 10,8% e quella insulare al 5,2%.

Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in ottobre crescono del 4,6% a 120,1 g/Km. In gennaio-ottobre le stesse sono pari a 118,8 g/Km (-1,4%).

L’analisi delle immatricolazioni di ottobre per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 3,1% del mercato e la quota della 21-60 g/Km il 4,8%. La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 65,6%, mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si assesta al 22,5%, e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,0%.

Nel seguente link potete leggere e/o scaricare le svariate tabelle con tutti i dati dettagliati (PDF)

UNRAE Ottobre 2022

Fonte: UNRAE – Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri

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