Auto elettrica… auto ibrida… auto ibrida plug-in. Domande e risposte sull’emobility

Domande e risposte auto elettriche

Si sente sempre parlare di auto elettriche, auto ibride… ibride plug-in… ma cosa sono? In questo articolo un chiarimento sintetico fornito da Seat.

Entro il 2030 le vendite di auto elettrificate rappresenteranno circa il 40% del totale, secondo le stime della Commissione Europea. Ma la mobilità elettrica è un tema su cui rimangono ancora alcuni dubbi, che proviamo a chiarire in queste righe.

L’auto elettrica sarà la futura protagonista del settore automotive, e le vendite di veicoli a zero emissioni sono in costante, e forte, crescita. Quindi è buona sapere di cosa si parla.

  1. Quanti tipi di auto elettriche esistono?

Uno, ovvero le elettriche pure (chiamate anche BEV, dall’inglese Battery Electric Vehicle), che hanno esclusivamente un motore elettrico alimentato a batterie.

  1. E le ibride?

Domande e risposte auto elettricheSpesso si tende a confondere auto elettriche e auto elettrificate – queste ultime sono auto che utilizzano solo parzialmente l’energia elettrica. Sono chiamate ibride e hanno un motore a combustione e uno elettrico.

In particolare, le full hybrid (HEV, Hybrid Electric Vehicle), sono dotate di batterie che si ricaricano in fase di decelerazione e frenata e poi forniscono energia quando si accelera; l’autonomia in modalità puramente elettrica è molto limitata e la vettura è alimentata con il carburante tradizionale (benzina o Diesel).

Le ibride plug-in (PHEV, Plug-in Hybrid Electric Vehicle) invece hanno una batteria più grande che si ricarica anche dall’esterno (plug-in vuol dire, letteralmente, attaccare la spina) e possono percorrere alcune decine di chilometri senza utilizzare il motore termico.

  1. Dove si possono ricaricare?

Ci sono punti di ricarica pubblici e privati, dedicati alle ibride plug-in e alle pure elettriche. Ogni utente può installare una colonnina nel proprio garage o in un parcheggio condominiale, ovviamente rispettando tutte le norme di sicurezza e i requisiti di legge. Generalmente il 70% delle operazioni di ricarica si effettua a casa o al lavoro.

Domande e risposte auto elettricheAllo stesso tempo, la rete pubblica di ricarica cresce di giorno in giorno. Oggi in Europa ci sono circa 100.000 stazioni, e secondo le stime della Commissione Europea entro il 2025 diventeranno 2 milioni. Il tempo di ricarica dipende dalle caratteristiche dell’auto e dal tipo di impianto utilizzato: per i modelli di segmento medio del Gruppo Volkswagen, presso i punti di ricarica ultrarapida saranno sufficienti 30 minuti per arrivare all’80% della batteria.

  1. Quanta autonomia hanno le auto puramente elettriche?

L’autonomia dipende dalle dimensioni e dalla capacità della batteria. Può andare da 200 km, nei modelli più compatti pensati per un uso prettamente cittadino, fino a oltre 500 km nelle vetture di segmenti superiori, progettate anche per affrontare lunghi viaggi.

La percorrenza dipende anche dal tipo di utilizzo, perché al contrario delle auto a combustione, le elettriche consumano di meno in città.

  1. Un’auto elettrica è davvero a emissioni zero?

Un’auto elettrica ha zero emissioni locali, ma non solo: è anche l’opzione più sostenibile considerando l’intero ciclo di vita, dal momento che genera tra il 17 e il 30% in meno di emissioni rispetto a una vettura Diesel o benzina. Inoltre, se l’energia utilizzata per ricaricare la batteria proviene da fonti rinnovabili, come eolico o solare, allora le emissioni totali che produce sono quasi il 90% in meno rispetto a quelle di un’auto convenzionale, nell’arco dell’intero ciclo di vita.

In vari Paesi sono attive diverse forme di incentivazione per promuovere questa forma di mobilità: dai bonus per l’acquisto alla tassazione agevolata per chi sceglie un’auto elettrica, che si affiancano ai vantaggi specifici come parcheggio e pedaggi gratuiti, corsie privilegiate e accesso libero alle zone a traffico limitato, realtà in molte città europee.

  1. Un’auto elettrica è più costosa di una benzina o Diesel?

I veicoli elettrici stanno diventando sempre più economici. L’obiettivo del Gruppo Volkswagen è quello di rendere l’e-mobility accessibile a tutti, costruendo auto “per milioni di persone e non per milionari”. L’evoluzione tecnologica contribuisce ad abbassare il prezzo: per esempio, il costo delle batterie è diminuito dell’80% negli ultimi 10 anni.

Un altro aspetto da considerare è il costo dell’energia elettrica, sensibilmente più basso di quello di benzina o gasolio. Globalmente si calcola che i costi di mantenimento di un’auto elettrica siano circa un terzo rispetto a quelli di una a combustione interna, senza considerare gli incentivi all’acquisto disponibili nei vari Paesi.

Fonte: Seat S.A.

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