Toyota USA. Più ibride, grandi e piccole e stop ai restyling

Fonte: Autoambiente

12 novembre 2009.

“Dobbiamo concentrarci di più sulla gamma ibrida. Forse sulle monovolume o su veicoli più compatti, di dimensioni minori”.

Parole di Atsushi Niimi, vicepresidente esecutivo di Toyota Usa, che ha confermato che si sta pensando di adottare il nome Prius per una famiglia di modelli ibridi. Una dichiarazione rilasciata in occasione dell’annuncio del piano del gigante nipponico per uscire dalla crisi sul mercato americano dove Toyota ha segnato il quarto trimestre consecutivo di conti in rosso. Tra le direttive messe a punto per gli Usa dallo staff del nuovo presidente Akio Toyoda, ne segnaliamo due all’insegna del “meno fumo e più arrosto”.

La prima coinvolge direttamente le emissioni di CO2, con il ripensamento e probabile riduzione della produzione dei veicoli più assetati: grandi Suv e pick up “full size” con motori strapotenti.

La seconda riguarda sempre la riduzione delle emissioni, ma…di varianti dello stesso modello. Toyota intende fermare il continuo rifacimento di mascherine, paraurti, fanali e colori di tappezzerie.

Una prassi forse utile commercialmente, ma che non rappresenta certo un impiego efficiente di risorse. Le nuove versioni dovranno presentare cambiamenti più concreti, anche a costo di aumentare gli intervalli tra un lancio e l’altro.

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