Storia. Il concept elettrico Nissan Nuvu del 2008

Fonte: Archivio Electric Motor News

Trezzo sull’Adda (MI). Italia. Rovistando nei nostri archivi si trovano sempre cose interessanti che riteniamo gli interessati alle auto elettriche ed alla storia apprezzeranno, anche se si tratta di storia non molto lontana.

Oggi vi proponiamo il Concept car elettrico Nissan Nuvu presentato in occasione del Salone di Parigi del 2008 e riproposto nel Motor Show di Bologna dello stesso anno.

Ecco come veniva presentato ufficialmente…

 

Nissan Nuvu, un nuovo volto alla città

 

Ancora pochi anni e le nostre metropoli saranno sull’orlo del collasso. Se l’uomo vuole continuare a circolare sulle strade – e se la città vuole sopravvivere – l’unica via d’uscita è ripensare radicalmente il concetto di autovettura. Una soluzione potrebbe essere Nuvu, progettata per le città di un futuro non troppo lontano.

“Nuvu è una contrazione di ‘new view’, ovvero un nuovo colpo d’occhio sul futuro delle citycar. è un’auto elettrica, naturalmente, visto che – per quanto riguarda Nissan – questo è il prossimo futuro, ma non è questo l’aspetto più importante di Nuvu. E’, piuttosto, il design degli interni l’elemento più distintivo di quest’auto, che concentra grande comfort e spaziosità in un prodotto intelligente, studiato per muoversi al meglio nei sovraffollati ambienti urbani e per sfruttare ogni opportunità di parcheggio.”

François Bancon, General Manager, Exploratory and Advance Planning Department, Product Strategy and Product Planning Division, Nissan Motor Co., Ltd.

In sintesi

  • 2 posti +1 in 3 metri compatti
  • Piattaforma esclusiva per Nuvu
  • Propulsione elettrica a emissioni zero
  • Anticipa i veicoli elettrici (EV) di serie del futuro
  • Controllo “X-By-Wire” di tutte le funzioni dinamiche
  • Ampio uso di materiali naturali, organici e riciclati
  • Un’oasi urbana con tanto di albero all’interno, che…

• …rinfresca l’abitacolo con la sua ombra, e

• …genera energia solare attraverso le sue “foglie”

Panoramica

Siamo di fronte a un mutamento epocale nel panorama urbano. Tra 5-7 anni, si calcola che il 55% circa della popolazione mondiale abiterà in città, spingendo le nostre metropoli sull’orlo del collasso. Se non si fa qualcosa – e subito – il termine “mobilità personale” non sarà altro che un’amara ironia.

Guardatevi intorno quando restate imbottigliati in un ingorgo e noterete che la maggior parte delle vetture ha un solo occupante e quattro posti vuoti. Alcune hanno due passeggeri, in qualche caso tre. Se ne trovate una con quattro occupanti o più, siete fortunati.

Oggi, acquistiamo una familiare sapendo che la useremo a pieno carico solo per l’1% o forse il 2% del tempo. Domani le cose saranno diverse. Domani, le cose dovranno per forza essere diverse.

“C’è una nuova generazione di persone che, finalmente, si chiede perché facciamo le cose nel modo in cui le facciamo. A se stessi chiedono, ad esempio, perché comprano un’auto grande quando sanno che il 99% delle volte viaggeranno da soli” spiega François Bancon, General Manager, Product Planning Division, Nissan Motor Co., Ltd.

“è nostro compito fornire mezzi di trasporto personali realmente rispondenti alle esigenze degli automobilisti e rispettosi dell’ambiente, in ogni senso.”

La visione di Nissan del futuro dei trasporti urbani è incarnata da Nuvu, contrazione di “new view”, che significa “nuova visione” del tipo di auto che guideremo alla metà del prossimo decennio. Nuvu è un concept compatto – è lunga solo 3 metri – con una configurazione di posti 2+1. è destinata a chi si muove in città e non vuole rinunciare alla propria libertà personale né al comfort, ma è sensibile alle tematiche della responsabilità sociale.

Nuvu è agile, facile da guidare, ancora più facile da parcheggiare. Ed è, naturalmente, un veicolo elettrico (EV). Come dice Bancon: “Riteniamo che i veicoli a emissioni zero saranno una delle soluzioni chiave per circolare in città”.

Nuvu può essere definita un’oasi in movimento, una radura di verdeggiante tranquillità nella giungla urbana. Per sottolineare le sue credenziali ecologiche, Nuvu ribadisce il messaggio anche visivamente: sul tetto si trovano piccoli pannelli solari che hanno la forma delle foglie su un ramo. L’energia che incamerano viene alimentata alla batteria attraverso un “tronco d’albero” all’interno dell’auto. L’abitacolo di Nuvu è realizzato con materiali naturali, organici e riciclati.

Nissan ha già annunciato l’intenzione di introdurre un EV nel 2010 negli Stati Uniti e in Giappone, destinato alla commercializzazione globale nel 2012. Nuvu non è quella vettura, ma presenta in anteprima alcune delle tecnologie che si troveranno a bordo del modello prodotto in serie. è piuttosto una concept car che illustra come Nissan vede gli EV di qui a qualche anno.

Sul lungo termine, Nissan immagina un futuro popolato da veicoli “verdi”, che copriranno l’intera gamma, indipendentemente da dimensioni, categoria e uso. Nuvu – o il suo equivalente prodotto in serie – è solo uno dei protagonisti di questo futuro a emissioni zero.

 

Nuvu vista da vicino

Il principio ispiratore di Nuvu non è la propulsione elettrica ma la configurazione e l’uso dello spazio. Nuvu è stata creata per le città del futuro, ancora più affollate di quelle di oggi.

Per questo è compatta fuori e spaziosa dentro. Costruita su una piattaforma esclusiva, è lunga solo 3 metri e ha un passo di 1980 mm. Altezza e larghezza sono, rispettivamente, 1550 mm e 1700 mm per avere un abitacolo ampio e arioso.

 

Interni

Le dimensioni lasciano tutto lo spazio che serve per la stragrande maggioranza degli spostamenti quotidiani. Nuvu ha due sedili standard e un terzo posto “occasionale” a scomparsa. Ma, a differenza di alcune minicar cittadine con due posti secchi attualmente sul mercato, non dimentica il lato pratico, integrando un bagagliaio abbastanza capiente da contenere i sacchetti della spesa o dello shopping.

“è un’auto a tutti gli effetti” osserva Bancon. “Non ci saranno svantaggi a utilizzarla ogni giorno. Per la maggior parte degli utenti, tre posti sono più che sufficienti in tutte le occasioni, o quasi.”

Il comfort a bordo di Nuvu privilegia il guidatore, raggiungendo livelli di spazio analoghi al segmento C. L’abitacolo flessibile permette di accogliere uno o due passeggeri secondo necessità. Il primo siede a lato, ma arretrato rispetto al posto di guida, con tanto agio per stendere le gambe. Davanti al lui è collocato un terzo sedile occasionale che, quando non è in uso, si ripiega e scompare all’interno della plancia. Anche con il terzo sedile abbassato, comunque, entrambi gli occupanti hanno lo spazio che occorre per stare comodi.

Per risparmiare sul peso e l’ingombro, il terzo posto ha una sezione centrale a rete, confortevole e robusta, che lo fa assomigliare a un’amaca, consentendo peraltro la circolazione di aria fresca o calda intorno al corpo del passeggero per un maggiore relax.

Sacchetti, valigette e piccoli bagagli si possono appoggiare dietro il sedile del guidatore; viaggiando da soli, si può sfruttare anche lo spazio per i piedi dei passeggeri.

 

Ricerche sulle auto in città

“Abbiamo condotto ricerche approfondite sull’uso delle auto in città e abbiamo scoperto che il 90% del tempo il guidatore viaggia da solo. Per il 5% del tempo è accompagnato da un passeggero e per il 4% da due passeggeri. Come vedete, quasi mai un’auto è occupata da quattro o più persone!” dice Bancon.

“Abbiamo concesso molto più spazio del solito al secondo posto, perché quando si viaggia in due di solito si tratta di una persona cara, che non vogliamo sottoporre al benché minimo disagio” aggiunge.

 

Materiali naturali

Molti dei materiali utilizzati all’interno di Nuvu riflettono una grande attenzione per l’ambiente. Il pavimento è realizzato con pannelli di fibre di legno pressate, borchiati da inserti antiscivolo in gomma riciclata da vecchi pneumatici.

Per creare un ambiente luminoso e ampio, il parabrezza e il tetto si fondono in un’unica “finestra” che corre per l’intera lunghezza della vettura. Ma indubbiamente la caratteristica più insolita dell’abitacolo è “l’albero dell’energia” che nasce dal pianale del bagagliaio e cresce fino al tetto, dietro il sedile di guida.

 

Pannelli solari

I suoi rami cercano la luce e si estendono sotto la superficie del tetto in vetro, offrendo protezione dai raggi del sole… proprio come un albero vero. Per evidenziare le credenziali “verdi” di Nuvu, questi rami sono coperti da decine di minuscoli pannelli fotovoltaici a forma di foglie.

I pannelli assorbono l’energia solare, che viene convogliata nel tronco sottile e utilizzata per ricaricare la batteria e alimentare il motore elettrico con una dose di potenza extra. è un’energia perfettamente pulita: è stato stimato che il contributo dei pannelli solari consentirà di risparmiare, ogni mese, la corrente assorbita dalla rete elettrica in una notte di carica.

Guidare Nuvu è semplicissimo. Tutte le funzioni principali – sterzo, freno, acceleratore e trasmissione – adottano la tecnologia “by-wire”, mentre il volante sembra la cloche di un aereo: con un solo giro da fine corsa a fine corsa, restituisce un feeling molto diretto garantendo agilità e manovrabilità nei contesti urbani. Il diametro di sterzata di Nuvu è di appena 3,7 metri. Grazie all’ampia carreggiata e alla scelta di pneumatici 165/55 da 16” montati su cerchi leggeri, quasi trasparenti, comfort di marcia, stabilità e maneggevolezza sono eccellenti.

Ci sono due pedali – acceleratore e freno –, leve per i controlli minori e un cruscotto digitale con gli indicatori di velocità, chilometraggio e autonomia residua. Il cruscotto è formato da strati come una cipolla e, insieme all’albero energetico, è un altro esempio di design ispirato alla natura. “La chiamiamo biomimesi” dice Bancon.

 

Monitor e telecamere posteriori per il parcheggio

Due schermi al centro della plancia mostrano ciò che accade dietro la vettura – per non compromettere l’aerodinamica, i retrovisori laterali sono assenti e, al loro posto, sono installate piccole telecamere – e fungono da monitor per il sistema Around View, che visualizza panoramiche dell’auto a 360° durante le manovre e i parcheggi.

Anche i gruppi ottici sono progettati all’insegna del risparmio energetico e utilizzano LED a basso consumo. L’impianto di riscaldamento e ventilazione di Nuvu filtra e purifica l’aria della città durante il passaggio nell’abitacolo. L’auto non si limita quindi a non produrre emissioni, ma contribuisce a rendere più pulito l’ambiente urbano.

 

Linee esterne e tetto in vetro

“Con Nuvu, Nissan saggia i confini del design sperimentale in fatto di EV. Nuvu riprende spunti stilistici da altri due concept elettrici di Nissan, i nostri prototipi più radicali degli ultimi tempi: Mixim e Pivo 2.”

“Nuvu dà un’interpretazione più realistica di quelle che erano state le caratteristiche salienti dei predecessori: l’innovazione amica di Pivo 2 e il dinamismo sportivo di Mixim.”

“Il risultato? Abbiamo progettato una concept car che… giusto un paio di modifiche, e potrebbe entrare in produzione domani” spiega Masato Inoue, responsabile del reparto progettazione di Nissan Motor Co., Ltd.

Sviluppato dagli ingegneri di Creative Box Inc., la fucina creativa di Nissan, il tetto in vetro di Nuvu ha linee filanti e curve morbide che traggono ispirazione dalla natura. La peculiare forma tondeggiante degli sportelli, anch’essi in vetro, la fa somigliare a una “mongolfiera”; lateralmente, l’impronta grafica dei finestrini rimanda invece al mare e ai pesci tropicali.

La muscolosità della porzione inferiore della scocca fa da contraltare a un abitacolo luminoso e vivibilissimo, quasi interamente realizzato in vetro. L’impressione è di alta qualità e raffinatezza, difficilmente riscontrabili a questi livelli in una vettura compatta.

 

Colori e materiali

La presenza scenica di Nuvu è ulteriormente enfatizzata dalla tinta esclusiva della carrozzeria. Sviluppata da Nissan Design, si chiama “Soft Feel Sandy Gold”.

Per coerenza di scelte, le plastiche e gli elementi sintetici delle normali autovetture sono stati sostituiti con materiali naturali e alternative organiche, come fibre di legno e gomma recuperata da vecchi pneumatici per il pavimento. Nell’abitacolo di Nuvu si respira un’atmosfera estremamente calda e rilassante.

In fase di progettazione, l’obiettivo era stato quello di creare un EV che, oltre a essere moderno, offrisse un ambiente invitante con un aspetto ludico – da qui l’idea dell’albero. “Non è necessario amare le auto per innamorarsi di Nuvu” commenta Bancon.

 

Propulsione elettrica

Nuvu non è un semplice esercizio di stile, ma l’officina di collaudo per molte delle tecnologie che entreranno in produzione con l’EV che Nissan prevede di lanciare nel 2010. Per questa ragione alcuni elementi delle sue specifiche tecniche sono ancora coperti da segreto.

Il motore elettrico di Nuvu è alloggiato posteriormente e aziona le ruote di coda. Al momento non ne vengono resi noti i valori di potenza e di coppia. Ha un’autonomia di 125 km e raggiunge una velocità massima di 120 km/h.

 

Batteria agli ioni di litio

Le batterie sono di tipo laminato agli ioni di litio, di ultima generazione, con una capacità di 140 Wh/kg (watt/ore per chilogrammo). La capacità totale e il numero di moduli restano riservati.

Nissan si dedica allo studio delle celle Li-Ion dal 1992, ma attualmente lo sviluppo viene portato avanti da Automotive Energy Supply Corp. (AESC), joint-venture fondata da Nissan e dal Gruppo NEC.

A differenza delle tradizionali batterie ioni-litio che impiegano ingombranti cilindri, le batterie di Nuvu hanno sottili celle laminate e un numero inferiore di componenti. Consentono un incremento di potenza pari a 1,5 volte dimezzando le dimensioni fisiche. E il rendimento è doppio rispetto alle tradizionali Li-Ion cilindriche anche dopo cinque anni o 100.000 km di uso continuo.

Un altro vantaggio delle celle ultracompatte è la migliorata efficienza di raffreddamento della batteria data dal design modulare sottile. I valori di potenza più elevati si devono al perfezionamento dei materiali: manganato di litio per l’elettrodo positivo e carbonio per l’elettrodo negativo. Il funzionamento è più sicuro grazie all’impiego di manganese chimicamente stabile con struttura “a spinello” come materiale per l’elettrodo positivo.

La compattezza delle celle permette di collocare le batterie sotto i sedili e il pavimento della vettura, abbassando il baricentro.

In 10-20 minuti si esegue una carica rapida; la carica completa richiede dalle tre alle quattro ore utilizzando una comune presa elettrica da 220 V.

 

Utenti tipici

“Nuvu ha un target estremamente numeroso e vario” prosegue Bancon. “è un’auto intergenerazionale che piacerà a un pubblico di tutte le età.”

“I suoi utenti hanno però dei tratti in comune. Sono sempre all’avanguardia nell’adozione di nuove tecnologie e, soprattutto, si considerano autentici ‘cittadini’, nel senso che non solo vivono e lavorano in città, ma sono perfettamente integrati nella realtà urbana. Vogliono un’auto che in qualche modo esprima chi sono e rifletta la loro personale ideologia.”

 

Conclusione

Indubbiamente Nuvu è un concept che esplora il futuro dell’auto, ma lancia anche molti messaggi al mondo di oggi. Gli interni ingegnosi sono progettati per offrire comfort e libertà di movimento a testa e gambe, senza ingombrare le nostre strade con un volume eccessivo.

L’impiego di materiali naturali e riciclati pone l’accento sull’anima “verde” di Nuvu e sui temi dell’ecologia: l’albero nell’abitacolo potrà sembrare un capriccio di design, ma la scelta dell’energia solare è l’unica soluzione razionale percorribile per un futuro a emissioni zero.

“Nuvu è un’ipotesi progettuale, certo, ma è un veicolo assolutamente credibile” conclude Bancon. “è leggera, pulita e facile da guidare. è pratica e compatta, e racchiude in sé un elemento divertente: il futuro, dopo tutto, non è così grigio come appare.”

 

Creative Box Inc.

Gran parte del lavoro di ricerca che ha portato a Nuvu è stato condotto dallo studio sperimentale di design Creative Box Inc., aperto nel 1987 nel vivace quartiere Harajuku di Tokyo. Benché la proprietà sia interamente di Nissan, Creative Box viene gestito nella massima indipendenza; qui, i giovani progettisti possono sciogliere le briglie della fantasia e mettere a punto le concept car del domani.

L’influenza della cultura urbana è forte: Harajuku è un’area giovane, dove si incrociano le ultime tendenze in fatto di moda e stile, esempi di architettura insolita e nuove forme di teatro di strada, musica e cucina. Lontani dai vincoli della sede centrale di Nissan, i designer fissano da sé gli orari di lavoro per non mettere limiti alla propria creatività.

I designer stessi rappresentano un mix eterogeneo di razze e di origini diverse, il presupposto ideale per sfidare le convenzioni. I concept sviluppati da Creative Box rispecchiano proprio il tipo di auto che un giovane designer vorrebbe guidare: in questo caso, infatti, i progettisti sono il target di se stessi.

 

Nissan e i veicoli elettrici: la storia

Nissan è uno dei leader mondiali nelle tecnologie di propulsione elettrica. I piani aziendali prevedono il lancio di una nuova auto a batterie nel 2010, che sarà venduta inizialmente in Nord America e Giappone, e in seguito anche in Europa e altri mercati.

Ma questo EV non sarà certamente il primo a portare il marchio Nissan. L’azienda lavora allo sviluppo di veicoli elettrici da oltre sessant’anni, da quando, nel 1947, lanciò il modello Tama. Tama era una quattro posti familiare con enormi portiere incernierate posteriormente che intendevano facilitare l’accesso ai sedili di coda.

La tecnologia degli EV di allora era relativamente “primitiva” e la pesante Tama a batteria aveva prestazioni e autonomia limitate: la velocità massima era di 35 km/h e poteva percorrere solo 65 km tra una carica e l’altra.

Nel 1970 Nissan propose una minicar elettrica per la città, denominata 315X-a e seguita, tre anni più tardi, dal pick-up EV4 e, nel 1974, da un concept elettrico basato sulla berlina Laurel.

Negli anni ’80 l’azienda produsse un veicolo elettrico destinato al mercato del tempo libero. Si chiamava Resort ed era una multiposto aperta ai lati – una via di mezzo tra un golf cart e un minibus.

Nel decennio successivo, Nissan si concentrò sugli aspetti tecnologici e ideò l’avveniristico concept coupé FEV nel 1991, che ispirò direttamente la versione due porte FEV-II nel 1995, alimentata da batterie agli ioni di litio. Il primo EV con batteria Li-Ion in produzione fu Nissan Prairie Joy del 1997. Basata sulla wagon Prairie in commercio, Prairie Joy servì da banco di prova per le nuove tecnologie.

Le lezioni apprese servirono a mettere a punto altri due EV, R’nessa e Altra, entrambi lanciati nel 1998 ed entrambi modellati su versioni di serie a benzina. Altra fu venduta ad alcuni gestori di parchi auto in California per testarla in applicazioni reali.

Nel frattempo Nissan avviò un’iniziativa sperimentale di car-sharing in Giappone con l’EV Hypermini, di cui furono appositamente costruiti circa 220 esemplari: le auto vennero affidate in leasing alla municipalità di Yokohama allo scopo di studiare un nuovo programma di mobilità. Hypermini era un veicolo altamente sofisticato, alimentato da un motore sincronizzato con magneti al neodimio e da una batteria agli ioni di litio. Utilizzava materiali di recupero e pannelli in resina, e aveva un telaio riciclabile in alluminio.

Dopo l’esperimento di Hypermini, lo sviluppo degli EV riprese con rinnovato vigore con la stipula dell’Alleanza con Renault.

Il nuovo millennio ha visto l’arrivo di ben quattro concept elettrici e lo sviluppo di numerose tecnologie innovative volte a migliorare le prestazioni pratiche e l’autonomia degli EV. La rivoluzionaria Pivo – rivoluzionaria in ogni senso, grazie all’abitacolo capace di compiere una rotazione di 360° – è del 2005. Due anni dopo fa la sua comparsa Pivo 2, dotata di controlli X-By-Wire, telaio a geometria variabile e quattro motori ultracompatti integrati nelle ruote.

Sempre del 2007 è anche Mixim, un potente EV basato sul “Supermotore” Nissan di nuovissima concezione, con velocità massima di 180 km/h e autonomia di 250 km. Mixim ha dimostrato che anche i veicoli elettrici possono avere potenzialità sportive e si rivolgeva a una generazione di futuri piloti attualmente disamorati delle auto.

Quest’anno sono stati presentati altri due EV: Nuvu al Salone di Parigi e, a inizio anno, Denki Cube al New York International Auto Show. A differenza di Mixim, Pivo, Pivo 2 e Nuvu, Denki Cube (Denki in giapponese significa “elettricità”) si basa su un modello esistente ad alimentazione tradizionale, per dimostrare che un valido EV può approdare sul mercato in tempi brevi.

Per accelerare lo sviluppo delle tecnologie cruciali per il futuro delle auto elettriche, Nissan ha stretto alleanze con altre aziende. Tra queste, lo studio congiunto di un potente motore elettrico a disco con Fujitsu General, Ltd. e la costituzione di AESC con il Gruppo NEC per lo sviluppo delle batterie laminate a ioni di litio.

Dati Tecnici

NUVU
PRESTAZIONI
Autonomia km 125
Velocità max. km/h 120
BATTERIA
Tipo Laminata, agli ioni di litio
Capacità per kg Wh/kg 140 watt/ore per kg
Tempi di carica Ricarica rapida: 10-20 min; da presa elettrica 220 V: 3-4 ore
Ubicazione batteria Sotto il sedile e il pavimento

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