La società Suez è da un mese che utilizza il Citroën ë-Jumpy Hydrogen e in un primo bilancio ha sottolineato le sue qualità.
Queste qualità positive si riflettono in termini di ottimizzazione del tempo di utilizzo del veicolo, versatilità d’uso e velocità del rifornimento, utilizzando una fonte di energia pulita.
Grazie all’integrazione di questa tecnologia efficiente delle celle a combustibile, ë-Jumpy Hydrogen mantiene il suo volume e carico utile ai massimi livelli.
Citroën ë-Jumpy Hydrogen rappresenta un ulteriore passo avanti nella strategia di elettrificazione della Marca. Completa la nostra offerta di veicoli commerciali leggeri a zero emissioni che è la più ampia sul mercato. Questa nuova soluzione abbina due tecnologie, quella della batteria agli ioni di litio e della pila a combustibile a Idrogeno per soddisfare gli utilizzi intensivi dei professionisti grazie a un tempo di ricarica dell’idrogeno di soli 3 minuti e un’autonomia di 400 km. Una tecnologia che avrà un ruolo fondamentale nella diffusione di soluzioni di mobilità a zero emissioni per i professionisti – ha detto Richard Meyer, Strategia e Sviluppo Internazionale – Business Unit Veicoli commerciali.
I risultati di Suez Carcassonne
Suez Carcassonne ha utilizzato ë-Jumpy Hydrogen nel corso del mese di gennaio. Il feedback su questo primo veicolo commerciale con celle a combustibile è molto positivo ed evidenzia l’adeguatezza tra le prestazioni offerte e gli utilizzi richiesti dalle attività dei suoi operatori.
Nel sito di Carcassonne, sono i responsabili dei lavori che utilizzeranno in esclusiva ë-Jumpy Hydrogen nelle loro attività quotidiane. I loro compiti sono molteplici e prevedono visite nei cantieri, rifornimento di piccole e grandi attrezzature, riparazioni di emergenza in caso di perdite d’acqua. Da qui l’assoluta necessità di avere un veicolo disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con un’autonomia sufficiente per evitare di dover fare rifornimento durante la giornata. Ogni giorno percorrono tragitti abbastanza brevi (circa 100 km) ma frequenti in città e nella sua periferia, con un veicolo che deve essere disponibile rapidamente. In genere il veicolo è caricato per oltre la metà del volume disponibile e il carico supera spesso i 200 kg.
La tecnologia a idrogeno rappresenta un’offerta complementare a quella elettrica tradizionale per soddisfare utilizzi specifici. Permette una grande versatilità di utilizzo, grazie all’autonomia di 400 km offerta e al tempo di utilizzo ottimale, grazie al rifornimento rapido che garantisce l’operatività permanente dei veicoli. Per fare rifornimento presso la loro stazione da 350 bar, bastano solo 3 minuti per riempire il serbatoio a metà (oppure 3 minuti per un pieno completo da una stazione da 700 bar). La batteria da 10,5 kWh, che viene usata come riserva e permette di percorrere 50 km quando i serbatoi dell’idrogeno sono vuoti, si ricarica molto facilmente da una comune presa di corrente da 220 V, di notte, da 3 a 5 volte alla settimana.
Serenità di marcia
Il veicolo offre un grande comfort fisico e mentale grazie alla tecnologia ibrida elettrico-idrogeno. L’utilizzatore può effettuare tutti i suoi lavori con la mente serena, con la massima tranquillità per quanto riguarda l’autonomia di guida e la capacità di carico delle attrezzature.
Con tutto il piacere di guida specifico della motorizzazione elettrica, ë-Jumpy Hydrogen si è rivelato una scoperta molto piacevole per la persona che ha preso posto al volante e che non aveva mai guidato un veicolo elettrico:
Ci si adatta molto rapidamente alla guida fluida e silenziosa di ë-Jumpy Hydrogen (nessun rumore del motore o inquinamento acustico esterno), che si rivela molto facile e piacevole in tutte le situazioni.
L’autonomia complessiva di 400 km offre una grande versatilità. Ë-Jumpy Hydrogen consente all’utente di moltiplicare i tragitti brevi senza preoccuparsi di dover effettuare la ricarica e soddisfa le aspettative del 44% dei clienti del segmento dei furgoni compatti che dichiarano di percorrere occasionalmente più di 300 km. La tecnologia dell’idrogeno fornisce una nuova soluzione nel campo della mobilità dei professionisti, complementare allo sviluppo di proposte puramente elettriche. La tecnologia a idrogeno è meno sensibile al trasporto di carichi pesanti, alla velocità di guida e alle condizioni climatiche, come le temperature sotto lo zero che riducono l’autonomia. Inoltre, il suo sistema esotermico genera calore che migliora il comfort termico. Un’autonomia meno sensibile alle variazioni, che permette di pianificare meglio le proprie attività.
Ë-Jumpy Hydrogen risulta sempre operativo grazie alla possibilità del rifornimento ultra-veloce perché i conducenti non hanno necessariamente la possibilità di includere nei loro viaggi giornalieri una o più pause per il tempo della ricarica, o perché possono avere bisogno di un veicolo disponibile sempre, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, e un pieno di idrogeno richiede solo 3 minuti.
Per quanto riguarda la catena di trazione, ë-Jumpy Hydrogen offre una buona autonomia e la ricarica della batteria e dei serbatoi di idrogeno non presenta alcuna difficoltà.
Le capacità di carico sono state preservate. Il volume utile di ë-Jumpy è uguale a quello della versione termica: 5,3 m3 per la silhouette M e 6,1 m3 per la misura XL. Il suo carico utile e il suo carico rimorchiabile possono raggiungere 1 tonnellata nelle due versioni. La larghezza utile tra i passaruota da 1,25m permette di caricare gli Europallet.
Ë-Jumpy Hydrogen è dotato di uno spazio utile analogo a quello della sua versione termica, un parametro fondamentale perché noi utilizziamo sistematicamente oltre la metà del volume del veicolo. Inoltre, questo ci facilita lo stoccaggio e la movimentazione del materiale che trasportiamo.
La pertinenza della scelta di Citroën di una tecnologia “Mid-Power”
Questa tecnologia a idrogeno associa una batteria agli ioni di litio a una cella a combustibile collegata a serbatoi d’idrogeno. Quando l’idrogeno e l’aria vengono messi in contatto con un catalizzatore, la cella a combustibile genera l’elettricità che permette di alimentare un motore elettrico, e l’unico residuo rilasciato è del vapore acqueo. Rispetto a una batteria, una pila a combustibile è quindi considerata più come un convertitore di energia che come un dispositivo di stoccaggio.
Citroën ha adottato questa soluzione ibrida dopo alcuni lavori realizzati in collaborazione con Symbio, una joint-venture specializzata in pile a combustibile e creata da Michelin e Faurecia. Ë-Jumpy Hydrogen beneficia delle due tecnologie che sono la batteria agli ioni di litio da 10,5 kW e la cella a combustibile da 45 kW, alimentata da 3 serbatoi di idrogeno da 700 bar, sviluppati da Faurecia e con capacità di stoccaggio utile fino a 4,4 kg di idrogeno.
L’idrogeno fornisce l’energia necessaria per una maggiore autonomia, mentre la batteria di media capacità permette di abbinare potenza e prestazioni, con il recupero di energia e la capacità di ricarica. Questa soluzione presenta numerosi vantaggi. Innanzitutto, la compattezza poiché la batteria è posizionata sotto i sedili e i serbatoi sotto il pianale, senza alcun impatto sul volume di carico. Questo sistema permette anche di non scendere a compromessi per quanto riguarda le prestazioni, perché la cella a combustibile è abbastanza potente da garantire una velocità costante in autostrada. Poi, la batteria fornisce l’energia necessaria per l’accelerazione e altre funzioni, come la richiesta di potenza nelle partenze e nei primi chilometri percorsi. Inoltre, la combinazione delle due fonti di energia aumenta l’autonomia del sistema di propulsione e limita il rischio di “rimanere a secco” perché la batteria fornisce una riserva di elettricità quando i serbatoi di idrogeno sono vuoti.
Una tecnologia del futuro
La versatilità dei vari sistemi a idrogeno permette molteplici applicazioni. In tal modo, questa tecnologia del futuro avrà un ruolo fondamentale nella transizione energetica, soprattutto nel campo della mobilità, in cui soddisfa un certo tipo di utilizzo.
Una soluzione per utilizzi professionali specifici
Molte aziende, come il Gruppo Suez, fortemente impegnate a ridurre la loro impronta ambientale, avranno un interesse strategico ad utilizzare un ecosistema a idrogeno per rendere più ‘green’ la loro flotta. Lo avranno anche molti altri professionisti: i servizi municipali e gli enti locali, il settore dei trasporti e della logistica, i corrieri espressi o speciali, i veicoli di pronto intervento, gli operatori delle società autostradali che devono compiere tragitti brevi o più lunghi in funzione dei luoghi in cui devono recarsi in caso di emergenza, ecc.
Suez guarda all’idrogeno verde
Nel contesto della transizione energetica, la sfida è sviluppare la produzione di idrogeno verde rinnovabile attraverso l’elettrolisi dell’acqua utilizzando l’elettricità proveniente dall’energia eolica o solare o ancora dal biogas generato dalla decomposizione dei rifiuti domestici. Per esempio, Suez, in associazione con SIPERREC, sta sviluppando un progetto che mira a creare il primo impianto di produzione e distribuzione di idrogeno verde (con l’elettricità prodotta dalla combustione di rifiuti domestici si ottiene idrogeno attraverso un processo di elettrolisi dell’acqua) presso una Unità di Recupero Energetico in Francia, a Créteil, che dovrebbe essere operativa entro la fine del 2022. Quest’impianto dovrebbe essere in grado di distribuire fino a 1 tonnellata di idrogeno al giorno, evitando così l’emissione di almeno 1.300 tonnellate di CO2 ogni anno.
Fonte: Citroën Italia
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