Al Politecnico di Milano Toyota porta la mobilità sostenibile

Toyota Politecnico Milano

Lo scorso giovedì 10 maggio si è svolta al Politecnico di Milano una lectio magistralis sul tema della mobilità sostenibile, l’evoluzione delle tecnologie di elettrificazione, i principi di funzionamento del Full Hybrid Electric Toyota, e il ruolo dell’idrogneo e la Mirai.

Sono questi alcuni dei temi trattati da Toyota Motor Italia, rappresentata da l’Ing. Andrea Enrico SacconeToyota Motor Italia General Manager Service Excellence & Innovation, e dall’Ing. Marco BelloToyota Motor Italia Product Quality & Warranty Manager in occasione della menzionata lezione che si è tenuta nella sede di Bovisa. Insieme al Prof. Cheli del Politecnico.

Toyota Politecnico MilanoNel pomeriggio sono stati effettuati test drive della Toyota Mirai, (futuro in italiano) la prima berlina di serie alimentata a idrogeno.

Lanciata in Giappone nel 2014, Mirai è la prima berlina di serie alimentata a idrogeno, con la quale il Gruppo Toyota ha raggiunto alti livelli di innovazione tecnologica per proporre un nuovo concetto di mobilità sostenibile, fondato sull’uso diffuso di questa risorsa energetica alternativa, che si afferma quale elemento principale per la mobilità e la creazione reale di un futuro globale eco-sostenibile. I dati di vendita di Mirai si attestano attualmente a 5.573 unità di cui 225 in Europa (dati aggiornati a Gennaio 2018).

Toyota Politecnico MilanoToyota Motor Italia sta lavorando attivamente per diffondere l’uso dell’idrogeno su larga scala e per portare Mirai anche nel nostro paese, in quanto ritiene che rappresenti, al momento, la migliore soluzione per la diffusione di una mobilità veramente a emissioni zero. In attesa che il Governo realizzi soluzioni definitive per il superamento del decreto che prevede il rifornimento dei gas fino a 350bar (e non a 700bar in tutta sicurezza come su Mirai), Toyota si sta impegnando per promuovere un’azione di sensibilizzazione continua e proficua nei confronti delle Istituzioni, per riuscire a promuovere anche la diffusione di una rete infrastrutturale di distribuzione, proprio come previsto dalla DAFI.

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