Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School

Inaugurato a Venezia il primo car sharing a idrogeno in Italia

La giornata di inaugurazione del car sharing a idrogeno di Venezia è stata anche l’occasione per mostrare l’Hilux FC.

Inaugurato a Venezia il primo car sharing a idrogeno in ItaliaSi tratta del prototipo in fase di sviluppo sperimentale, versione fuel cell del famoso pick up di Toyota, e presentare i risultati dell’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School dal titolo ‘Prospettiva idrogeno per l’auto e la mobilità, analisi delle opportunità di crescita per l’Europa e l’Italia’.

L’osservatorio, presentato da Fabio Orecchini, Professore Ordinario di Sistemi per l’Energia e l’Ambiente presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi, ha analizzato diversi Studi, Rapporti e Pubblicazioni e news presenti sia sui principali siti istituzionali, e di informazione politica nazionale ed internazionale, sia su siti di settore del mondo idrogeno.

Lo studio dell’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School esplora il ruolo cruciale dell’idrogeno nello sviluppo di una mobilità sostenibile, analizzando le opportunità di crescita in Europa e in Italia. Basandosi su una ricognizione approfondita di politiche e strategie globali, emerge come l’idrogeno sia un pilastro fondamentale nella decarbonizzazione a livello mondiale.

Inaugurato a Venezia il primo car sharing a idrogeno in ItaliaIn Europa, l’adozione dell’idrogeno pulito è vincolata a rigorosi criteri di addizionalità e contemporaneità dell’energia rinnovabile utilizzata, garantendo la sostenibilità del processo produttivo.

L’Italia, in particolare, sta investendo significativamente nel settore con 3,64 miliardi di euro dal PNRR, finanziando 61 progetti di “Hydrogen Valley” che prevedono l’installazione di elettrolizzatori per una produzione annuale di circa 7.000 tonnellate di idrogeno rinnovabile e una rete di 30 stazioni di rifornimento di idrogeno per trasporto stradale entro giugno 2026, oltre a 7 distributori per il Trasporto Pubblico Locale e 1 distributore presso un centro di ricerca dell’Enea.

La normativa europea AFIR (Alternative Fuel Infrastructure Regulation) richiede una rete di distribuzione capillare con stazioni di rifornimento di idrogeno compresso a 700 bar ogni 200 km sulle autostrade principali e in ogni città, sottolineando la necessità di infrastrutture dedicate. Lo studio dell’Osservatorio evidenzia l’idrogeno come una valida soluzione aggiuntiva rispetto agli accumulatori per l’elettrificazione della mobilità, enfatizzando che le scelte energetiche devono basarsi sull’efficacia complessiva, includendo in tale concetto la disponibilità delle risorse, il potenziale socio-economico, la rinnovabilità delle risorse primarie, l’impatto ambientale e la molteplicità di scelta.

Inaugurato a Venezia il primo car sharing a idrogeno in ItaliaL’Italia ha l’opportunità di sviluppare un’importante filiera industriale legata all’idrogeno, con un potenziale valore economico stimato tra i 4,5 e 7,5 miliardi di euro entro il 2030, e tra i 21 e 35 miliardi entro il 2050, generando centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro. Vengono esplorate le prospettive tecnologiche relative alla gestione e integrazione nella rete elettrica (P2P, P2G, P2H), alla mobilità ferroviaria e all’uso nei motori a combustione interna, oltre a metodi di produzione non elettrolitici.

L’idrogeno si presenta quindi, secondo lo studio, come uno dei vettori energetici chiave per raggiungere l’obiettivo zero consumo di risorse fossili e zero emissioni aggiuntive di CO2, offrendo un bilanciamento geopolitico e un’importante opportunità per lo sviluppo sia nel settore industriale che in quello della mobilità leggera e pesante.

Fonte: Toyota Motor Italia

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