Mark Webber si ritira e diventa ambasciatore Porsche

Il pilota di classe mondiale assume nuovi incarichi alla fine della stagione

Mark Webber annuncia il suo ritiro dalle corse per diventare ambasciatore Porsche

Fonte: Porsche Italia

 

Stoccarda. Germania. 16 Ottobre 2016. Al termine del Campionato mondiale Endurance FIA 2016, Mark Webber chiuderà la sua carriera agonistica per diventare ambasciatore Porsche. Alla sei Ore del Bahrain il 19 Novembre, il pilota australiano Campione del mondo in carica gareggerà per l’ultima volta come pilota professionista. Nuovi impegni attendono il nove volte vincitore dei Gran Premi di Formula Uno: il quarantenne Mark Webber rappresenterà Porsche in occasione di eventi internazionali e, in qualità di consulente, metterà a disposizione la sua esperienza nei programmi Motorsport del costruttore di vetture sportive di Stoccarda. Si occuperà anche dello scouting di nuovi talenti e della formazione dei nuovi piloti professionisti e dei numerosi piloti amatoriali Porsche in tutto il mondo. Accanto alla leggenda del rally Walter Röhrl (69), Webber è ora il secondo ambasciatore del Marchio. Entrambi i piloti vantano una carriera agonistica di successo, oltre che una grande affinità con Porsche.

“Mark Webber incarna perfettamente i valori Porsche: sportività, capacità di resistenza, semplicità e duro lavoro, tutto focalizzato sul successo. È pieno di entusiasmo ed energia ed è sempre disposto all’ascolto. Desidero ringraziare Mark per la sua grande prestazione nel Campionato Mondiale Endurance e sono lieto che rimanga strettamente legato a Porsche anche in futuro”, afferma Oliver Blume, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Porsche AG.

Fritz Enzinger, Vice Presidente LMP1, è dispiaciuto che il pilota si ritiri dalle competizioni.

“Già nel periodo cruciale della realizzazione del programma, Mark ci ha sostenuto con tutta la sua esperienza integrandosi perfettamente nel team. Dietro al volante è un combattente leale, non si è mai tirato indietro nei duelli ruota a ruota più accesi. Allo stesso tempo, ha capacità strategiche e sa relazionarsi con la squadra, caratteristiche che lo rendono un prezioso pilota nelle gare di Endurance. Vincere il Campionato del mondo piloti 2015 insieme a Timo Bernhard e Brendon Hartley è sembrata quasi una conseguenza logica. Anche grazie alla sua prestazione, speriamo di vincere di nuovo nel 2016 i titoli mondiali piloti e costruttori.”

Attualmente, il team Porsche è al primo posto in entrambe le classifiche. Nel Campionato del mondo costruttori Porsche conduce con 238 punti davanti ad Audi (185) e Toyota (137). A tre gare dalla conclusione del Campionato, Romain Dumas/Neel Jani/Marc Lieb hanno un vantaggio di 37,5 punti rispetto al trio Audi con il miglio piazzamento.

“Sono arrivato dove dovevo”, afferma Mark Webber. “Porsche è il marchio che ho sempre amato ed è anche quello che più si adatta a me.” La 911 è un’icona di eleganza, prestazioni e understatement, senza essere mai eccessiva. È proprio la vettura giusta per qualsiasi situazione.” E prosegue: “Mi mancheranno velocità pura, il carico aerodinamico e la competizione, ma voglio ritirarmi finché sono ad alto livello e non vedo l’ora di affrontare i miei nuovi incarichi.”

Mark Webber non avrebbe bisogno di concludere la sua carriera di pilota professionale. I suoi tempi sul giro sono ancora tra i migliori, è in forma, la sua esperienza non ha prezzo e il suo rapporto con i compagni di squadra si è trasformato in amicizie durature. Webber ha sempre saputo ciò che voleva dopo la sua carriera di successo nella Formula Uno.

“Il passaggio dalla Formula Uno alla classe LMP1 è stato un grande cambiamento ed un’esperienza totalmente nuova.” Ma è arrivato al momento giusto per me. Mi è piaciuto poter condividere la vettura con Timo e Brendon e per me è stata un’esperienza speciale che ricorderò sempre. Mi farà un certo effetto salire sulla vettura da corsa per l’ultima volta in Bahrain, ma per ora voglio godermi ogni istante delle gare che ancora ci attendono.”

Aussie Grit: la storia di Mark Webber

Dal 1991, tutto nella vita di Mark Webber è stato dedicato alle corse. Karting, Formula Ford, Formula 3, Formula 3000, 215 Gran Premi di Formula Uno, comprese nove vittorie e 42 podi in quello che è considerato il livello più alto delle competizioni automobilistiche. Nel 2013 trova la sua collocazione ideale in Porsche. Già nel 2015 vince il Campionato mondiale Endurance (WEC), un titolo per il quale aveva combattuto duramente, insieme a Timo Bernhard e Brendon Hartley, nel prototipo Le Mans 919 Hybrid. Ma il 2016 è un anno di cambiamenti nella vita del famoso pilota australiano. All’inizio dell’estate sposa Ann, la sua compagna da anni, il 27 Agosto compie 40 anni e alla fine della stagione 2016 si ritirerà dalle gare per assumere il suo nuovo ruolo di ambasciatore e consulente speciale Porsche.

Webber è un uomo semplice e sempre onesto con sé stesso. Nella sua biografia «Aussie Grit: My Formula One Journey», pubblicato nel 2015, offre una visione più approfondita della sua carriera. A 19 anni lascia la sua casa di Queanbeyan nel New South Wales, Australia, con un preciso obiettivo: proseguire la sua carriera di pilota in Inghilterra. Era uno dei tanti, non aveva sponsor ma aveva un talento naturale. Vince il prestigioso Formula Ford Festival di Brands Hatch, corre in Formula 3 e in Formula 3000 ed è invitato a partecipare al programma giovani piloti Mercedes. La 24 Ore di Le Mans doveva essere il momento clou della stagione 1999. La vettura e il team erano i favoriti. Ma l’aerodinamica della vettura era troppo spinta e si alza letteralmente in volo nella sessione di qualifiche e nuovamente nel warm-up. Esce incolume da due terribili incidenti, ma la sua carriera sembrava essere giunta ad un punto morto. Nel 2001, però, la fortuna gira ancora a suo favore con un test drive di successo in Formula Uno per il team Benetton, che gli assicura una posizione di pilota collaudatore e di riserva.

Il debutto in Formula Uno di Webber è memorabile: nel 2002, al Gran Premio di Melbourne, conclude in quinta posizione, con una Minardi tecnicamente inferiore. Nel 2005 conquista il suo primo podio con l’ex team BMW WilliamsF1. Per poter festeggiare il primo successo nel circus, Mark deve aspettare il 131° Gran Premio della sua carriera, il Gran Premio di Germania 2009, vinto a bordo della Red Bull Racing. Nel 2010 e nel 2012 vince il Gran Premio di Monaco.

Dopo 15 anni, quello che torna a La Sarthe nel 2014 è un Webber adulto e più maturo. La sua esperienza funestata dagli incidenti dal 1999 sembrava lontana, ma la tanto desiderata vittoria continua a sfuggirgli: nel 2014, mentre guida in seconda posizione e a solo due ore dal termine della gara, a causa di un’esplosione dal propulsore il suo sogno s’infrange. Nel 2015, la 919 che condivide ancora una volta con Timo Bernhard e Brendon Hartley, è in testa durante il primo terzo di gara, ma subisce una time penalty che li relega in fondo al plotone dei concorrenti. A questo punto, il trio combatte fino all’ultimo per rivendicare il secondo posto. Nel 2016, una pompa dell’acqua danneggiata impedisce a lui e ai suoi compagni di squadra di vincere a Le Mans. Festeggia il suo più grande trionfo con un finale al cardiopalma nel Novembre 2015 in Bahrain: entrambi gli attuatori del motore termico si rompono e la 919 resta bloccata alla massima potenza, ma potrà terminare la gara solo grazie allo straordinario bagaglio di conoscenze di ingegneria e ad una sensibilità del pilota che si può semplicemente definire sovrumana. La posta in gioco era il titolo mondiale. “Aver conquistato il mio primo titolo mondiale assieme a Timo e Brendon con Porsche ha significato molto per me”, afferma Webber, che non parla mai di questa impresa senza menzionare i suoi compagni di squadra.

La sua affinità con Porsche, comunque, non è una novità. Da adolescente guida una 911, presa in prestito da un amico e, quando si compra la prima Porsche, sceglie direttamente un modello Turbo. Oggi la sua collezione comprende una 918 Spyder, una 911 R, una GT3 RS (991), una 911 GT2 RS (997), una 911 GT3 RS 4.0, una 356 Cabriolet del 1954 ed una Carrera 2.7 del 1974.

Vita

Data di nascita: 27 Agosto 1976

Luogo di nascita:           Queanbeyan (AUS)

Nazionalità:       australiana

Residenza:       Buckinghamshire (GB)

Altezza/Peso: 1,83 m/76 kg

Stato civile:       sposato con Ann

Hobby:  Sport, mountain bike, volare in elicottero

Sito web:          www.markwebber.com

Twitter: @AussieGrit

Carriera

2016     Pilota professionista Porsche nel WEC, LMP1

vince al Nürburgring, a Città del Messico e ad Austin

2015     Pilota professionista Porsche nel WEC, LMP1

Campione del Mondo Piloti con Bernhard/Hartley,

4 vittorie (Nürburgring, Austin, Fuji, Shanghai),

3 pole position, secondo a Le Mans

2014     Pilota professionista Porsche nel WEC, LMP1

3° a Silverstone, Fuji e Bahrain

Pole position a San Paolo

2013     3° al Campionato Mondiale di Formula Uno

(Infinity Red Bull Racing)

2012     6° al Campionato Mondiale di Formula Uno (Red Bull Racing)

1° a Monaco, Silverstone

2011     3° al Campionato Mondiale di Formula Uno (Red Bull Racing)

1° a San Paolo

2010     3° al Campionato Mondiale di Formula Uno (Red Bull Racing)

1° a Barcellona, Monaco, Silverstone, Budapest

2009     4° al Campionato Mondiale di Formula Uno (Red Bull Racing)

1° al Nürburgring e a San Paolo

2008     11° al Campionato Mondiale di Formula Uno (Red Bull Racing)

2007     12° al Campionato Mondiale di Formula Uno (Red Bull Racing)

2006     14° al Campionato Mondiale di Formula Uno (Team WilliamsF1)

2005     10° al Campionato Mondiale di Formula Uno

(BMW Team WilliamsF1)

2004     13° al Campionato Mondiale di Formula Uno (Jaguar Racing)

2003     10° al Campionato Mondiale di Formula Uno (Jaguar Racing)

2002     16° al Campionato Mondiale di Formula Uno

(KL Minardi Asiatech)

2001     2° al Campionato Formula 3000 (3 vittorie)

Pilota collaudatore di Formula Uno (Benetton Renault)

2000     3° al Campionato Formula 3000 (EFR/Arrows, 1 vittoria)

Pilota collaudatore di Formula Uno (Arrows)

1999     Campionato FIA GT

(AMG Mercedes, rinuncia dopo la 24 Ore di Le Mans)

1998     2° al Campionato FIA GT (AMG Mercedes, 5 vittorie)

1997     4° al Campionato Britannico di Formula 3 (1 vittoria)

1996     2° al Campionato Britannico di Formula Ford (4 vittorie)

Vincitore al Formula Ford Festival di Brands Hatch

1995     4° al Campionato Australiano di Formula Ford

3° al Formula Ford Festival di Brands Hatch

1994     Debutto al Campionato Australiano di Formula Ford

1991-1993         Karting

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