Mario Monti, è tempo di green economy!

Quattro imprenditori della green economy lanciano il grido d’allarme.

“Caro Monti, adesso prendiamo la strada giusta”

Fonte: Energy Resources Holding

21 novembre 2011. Una campagna di Energy Resources Holding sulle maggiori testate economico-finanziarie per chiedere al nuovo governo un futuro sostenibile, contro la disinformazione e le lobby dell’energia

“Caro presidente Monti, cari ministri, ora è fondamentale scegliere la strada giusta”. L’Italia ad un bivio, i segnali d’indicazione si stagliano sul prato verde della green economy: è la via delle rinnovabili quella che bisogna prendere, la strada giusta verso il futuro. D’impatto visivo la campagna di Energy Resources Holding sulle maggiori testate economico-finanziarie: un contributo a delineare le vie dello sviluppo in un momento cruciale di passaggio al governo del nostro Paese, creando un dialogo costruttivo con chi ha il delicato compito del risanamento.

L’apporto di chi può parlare con cognizione di causa, e rivendica una voce – spezzando il fronte della “disinformazione” e delle “lobby dell’energia” – nell’avanzare le istanze delle rinnovabili, uno dei pochi settori in grado di generare ricchezza: più di 100 mila nuovi posti di lavoro creati negli ultimi anni, realizzando da sole il 2.5 per cento del Pil nazionale 2010. D’altra parte, gli italiani hanno in merito già espresso la loro opinione con il referendum plebiscitario di giugno. Ricordano anche questo i cartelli d’indicazione stradale della campagna stampa. Ergo, la richiesta di “un futuro sostenibile per il nostro Paese”

sotto, i nomi dei quattro soci fondatori di Energy Resources (Enrico Cappanera, Giovanni Emidi, Luigi Lucchetti, Emanuele Mainardi), realtà italiana di spicco nel settore. Nell’ora della svolta, di corsa verso la strada giusta. Sopra lo stivale italico il bivio.

1 Commento

  1. Battiamoci per il 50% rinnovabili stoccate e 50% fossile.
    Dico stoccate perchè l’Italia non puo’ sperperare soldi pubblici e non si dia piu’ un euro sull’installato ed a chi non stocca.Leviamo tutti i contributi,eccetto quelli casa,e diamo prestiti via CdP.Poi stocchiamo e tanto ma senza quel bidone degli accumuli che è un balzello che non serve.Non servono reti lunghe,CCS geo perchè la CO2 si deve riusare e non nascondere,mi serve per i carburanti rinnovabili.Questa è la sfida che i tedeschi hanno gia’ approvato e noi bla..bla perchè di energy storage e di intelligent grid ci capiamo poco e Terna fa di tutto per mettere balzelli inutili.

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