Mahindra e le ricadute tecnologiche

di Simone Rambaldi

Collaboratore Tecnico Electric Motor News

 

Città del Messico, Messico. 30 Marzo 2017. Mahindra ha da tempo delle auto elettriche sul mercato, quale la e2oplus che copre la fascia bassa del mercato con specifiche tecniche molto leggere, 16kWh di capacità batteria, voltaggi di lavoro inferiori ai 100 Volt, motori ad induzione e controller mosfet.

Oggigiorno i veicoli elettrici mainstream richiedono capacità di batteria comprese tra i 30 ed i 100 kWh e voltaggi di almeno 400 Volt per essere compatibili con i sistemi di ricarica veloce in DC (voltaggi di lavoro 200-450 Volt).

La formula E lavora a voltaggi molto simili ed un powertrain sviluppato per una Formula E (max  200kW di potenza) può facilmente essere impiegato in una berlina di fascia medio alta con batterie di capacità analoga a quelle della Formula E (50kWh di cui 28 usabili).

Recenti aggiornamenti al regolamento di Formula E impongono l’uso di lamierini statorici con spessori minimi di 0,05 mm (Art 6.1 regolamento tecnico di Formula E ), questo spessore è già disponibile sul mercato in buone quantità come prodotto industriale e permette di avere un powertrain facilmente industrializzabile su larga scala.

Dalla decisione di Mahindra di diventare costruttore omologato in Formula E si può dedurre che entro massimo 4 anni arriverà sul mercato una berlina di livello medio alto con potenza di 100-150kW, batteria da 50kWh o superiore e capacità di carica veloce.

A medio termine è previsto il passaggio della Formula E a voltaggi più alti pari a 800 Volt, simili ai voltaggi proposti per la seconda versione dell’ infrastruttura di caricatori veloci per le auto di tutti i giorni.

Mahindra ha già confermato il suo impegno come costruttore di powertrain per le prossime 3 stagioni.

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