La Think ancora in vendita a Chicago

Le Think City sono ancora in vendita a Chicago accanto a BYD e6

di Nikki Gordon-Bloomfield
Fonte: GreenCarReports

15 febbraio 2012. Nel giugno dello scorso anno, la casa automobilistica norvegese di auto elettriche Think ha presentato istanza di fallimento per la terza volta nella sua vita di 20 anni. Da allora, le disgrazie di Think hanno portato il produttore di batterie Ener1 a dichiarare a sua volta bancarotta e anche il suo futuro è ora nell’equivalente automobilistico del limbo.

In una piccola parte di Chicago però, la Think è viva e vegeta – venduta da un rivenditore accanto alla Prius di Toyota, alla Honda insight … e ad una non ancora certificata BYD e6.
Basta entrare da Green Wheels Chicago, un rivenditore indipendente che ha ancora a disposizione le Think City 2011 per la vendita.
Scoperto da un membro del forum TeslaMotorsClub, la concessionaria elenca tre nuovissime vetture in vendita, che pubblicizza ad un prezzo di partenza di 36.495$.

Secondo il rivenditore, ci sono 14.500 $ di sconti sulle tasse e incentivi disponibili a chiunque per l’acquisto di una Think dalla concessionaria, riducendo il costo effettivo a 17.995 $.
Questa non è la prima volta che abbiamo sentito parlare di concessionari indipendenti che vendono le Think dopo il fallimento. A settembre vi abbiamo detto che la Think City era apparentemente disponibile per la vendita al pubblico grazie alla Clean Cities Coalition of Central New York.

Nonostante tutto, a 35,495 $ senza incentivi, la piccola due posti- che può arrivare ad una velocità massima di soli 65 mph – è ancora troppo cara.
Infatti, la sfortunata city car è più costosa rispetto alla sua concorrente più vicina – la Mitsubishi i del 2012, di più di 5.000 $. Avendo per giunta il doppio dei posti a sedere, migliori prestazioni e un rollout previsto a livello nazionale entro giugno 2012, la maggior parte dei consumatori non potranno che optare per la più nota Mitsubishi.

Questo potrebbe cambiare però, secondo il membro del TeslaMotorsClub che ha fatto una visita al concessionario.
“Un’altra cosa che il concessionario ha dichiarato era il piano dai nuovi proprietari di ridisegnare la macchina, forse migliorandola un po’, e rilasciare la nuova versione come un modello 2013”, scrive mattjs33. “Dal momento del fallimento le cose sono state molto vaghe per quanto riguarda i progetti futuri. Credo che se qualcuno avesse avuto dei piani, li avrebbe realizzati. “

Al momento attuale, dobbiamo rimanere molto scettici sul ritorno della Think con una versione aggiornata del modello 2013 – in particolare vedendo che la società è stata molto tranquilla da quando è stata acquistata dall’imprenditore russo Boris Zingarevich.

La Think tornerà mai? E’ difficile dire – ma dato che il rivenditore è stato anche ottimista circa la vendita del suv perennemente in ritardo BYD e6 crossover elettrico non appena ottenute tutte le certificazioni necessarie, abbiamo avuto modo di rimanere solo un pochino pessimisti.

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