La storica Tama EV

Tama EV del Patrimonio aerodinamico

Osaka, Giappone. 1° aprile 2013. Il team di restauro Nissan di Masahiko Isobe spiega le caratteristiche uniche del veicolo elettrico Tama, incluso il lavoro degli ingegneri aeronautici, che hanno contribuito a tracciare la strada della gamma Nissan di veicoli a emissioni zero.

“La Tama EV è una macchina fatta nel 1947. Quindi, la domanda diventa perché questa vettura è stata fatta?

In quel periodo, il Giappone aveva perso la guerra e sia l’indutria che la benzina erano state limitate dalle forze di occupazione alleate. Ma gli ingegneri del tempo – in particolare gli ingegneri aeronautici – hanno preso in considerazione i sistemi di trasporto e la logistica del Giappone ed hanno pensato di costruire un’automobile.
La Tama EV è stata interamente realizzata dagli ingegneri Nissan Motor, Prince Motor, precedentemente nota come Tachikawa Airplane.

Il cofano stile coccodrillo della Tama EV

A causa del rovinoso stato dell’industria completamente bruciata dalla guerra, le opzioni industriali erano molto scarse. Anche nelle abitazioni, non c’era altro che il bulbo nudo della luce e la radio. Ma in montagna c’erano centrali elettriche e centrali idroelettriche di energia che sono state rapidamente ricostruite.

Quindi, con l’idea di poter rendere le automobili funzionanti con l’energia elettrica in eccesso, è stata costruita la Tama EV.

Ci sono caratteristiche di questa vettura che fanno pensare: “Questo deve essere stato fatto da un ingegnere aeronautico”. Ad esempio, la forma del cofano.

La parte centrale è incernierata – entrambi i lati sono di tipo ad arco. E ha preso il nome “tipo coccodrillo”, perché si apre nello stesso modo e nella stessa forma che il coccodrillo apre la bocca.

A quel tempo, questo tipo di auto non esisteva. E’ stata screditata e considerata poco attraente. Ma a pensarci bene, i cofani delle vetture che esistono attualmente si aprono tutti in questo modo. I progettisti che hanno avuto un occhio per questa linea avranno pensato che l’apertura in questo modo rende più facile da fare la manutenzione.

Masahiko Isobe di Nissan parla con i visitatori riguardo la Tama EV segnalando che hanno rivisto le parti migliori e le hanno montate insieme. Ecco come hanno ottenuto questa forma.

Un altro punto è il parabrezza. E ‘completamente piatto. Al giorno d’oggi le finestre hanno una curvatura verso il parabrezza ma quell’epoca non c’erano misure di sicurezza standard sia per i tergicristalli che per gli specchi e hanno usato un vetro anteriore completamente piatto. Questo tipo di apparecchiatura è stato utilizzato da tutte le auto di quel periodo, in modo che hanno molti punti in comune. Se ora bisogna restaurare una macchina di quest’epoca, molte delle componenti sarebbero comuni.

Un’altra caratteristica principale erano “gli occhi” interni o esterni. Questi erano i segnali luminosi di svolta. Il termine popolare era “Apollo”, che era il nome della società. Apollo sarebbe l’importatore e attraverso una licenza ha iniziato la produzione in Giappone. Durante e dopo la guerra questo tipo di equipaggiamento è stato utilizzato anche nei grandi autobus, ed è famoso negli Stati Uniti con il marchio Jeep.

Quando abbiamo ristrutturato questa macchina, abbiamo fatto in modo di utilizzare la stessa attrezzatura e le stesse tecniche di manodopera di quel tempo. Quindi il tergicristallo ed i gruppi ottici sono Apollo. Questi fari hanno un taglio diverso da quello delle lenti utilizzate oggi. Se si fa una ricerca, queste fari sono in proporzione di  uno su dieci. Si tratta di lenti estremamente preziose. Si otterrebbero migliaia di dollari in una vendita all’asta.

Per coloro che hanno familiarità con veicoli vecchi, i fari non erano di solito presentati in questo modo. Erano tondi ed alloggiati posti agli estremi in alto. Questo disegno è del tutto intenzionale.

E poi c’i sono le luci sul paraurti, alloggiate ad ogni lato e saldate sul retro. Si fa lo stampo e si usa il martello, senza l’utilizzo di calore.

Per quanto riguarda gli pneumatici, le persone spesso si chiedono come abbiamo trovato questi pneumatici. Ma su questo c’è in gioco una differenza culturale. Se andate in Inghilterra, si continuano a vendere pneumatici per una grande varietà di auto. È possibile acquistare qualsiasi tipo di pneumatico in Inghilterra. Così, per chi vuole restaurare un veicolo, bisogna cercare gli penumatici in Inghilterra. Questo è uno della stessa dimensione ed è produtto Inghilterra che hanno riproposto gli pneumatici di questa dimensione.

Questa vettura utilizza un motore a corrente continua (DC). Direttamente alimentato dalla batteria, varia la corrente attraverso l’unità di resistenza per poter accelerare, e quindi controlla la velocità.

Di conseguenza, è una macchina molto semplice. Si vede che è diversa dal Leaf. L’elettricità in eccesso viene immediatamente smaltita sotto forma di calore. Ecco perché c’è un radiatore per smaltire l’energia termica.

Le automobili nati come carrozze e sono state realizzate in legno. E anche questa vettura è stata costruita in legno posto sopra uno strato di acciaio. Questo era il tipo di costruzione comune di quel tempo, cosi come molte altre parti che abbiamo descritto, era cosi l’architettura comune.

E questo è tutto!

 

 

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