La Cina vuole i segreti della Chevy Volt elettrica, GM dice no
Da John Voelcker
Fonte: Relazioni Green Car
Dominare il mercato delle auto elettriche è la politica ufficiale del governo cinese in campo industriale da un po’ di tempo a questa parte.
Al giorno d’oggi in Cina si vendono solo una manciata di auto elettriche, ma le ambizioni industriali del Paese guardano al futuro. Alla fine di quest’anno la General Motors metterà la sua Chevrolet Volt Range-extended in vendita in Cina. Dal 2012 la Chevrolet Volt sarà il primo veicolo elettrico costruito fuori della Cina ad essere venduto in un quantità notevole nel Paese.
Sembra un ottimo affare, ma c’è un problema: la Cina richiede a GM di cedere ad una industria cinese la proprietà intellettuale sulla tecnologia della Volt Questo passaggio di conoscenza avviene in cambio di generosi incentivi.
La scorsa primavera le regole sono state cambiate con l’entrata in vigore del “Nuovo Piano di Sviluppo energetico per i veicoli” che offre generosi incentivi solo alle auto con alta efficienza di conversione del combustibile e alle plug-in auto che vengono costruite in Cina. Il piano comprende le auto elettriche a batteria, gli ibridi plug-in, i veicoli a idrogeno con celle a combustibile, ma non gli ibridi.
GM già costruisce più di 1 milione di auto all’anno in Cina e per la costruzione della Volt in Cina è stato raggiunto un accordo già due anni fa, ben prima che la Volt arrivasse sul mercato nel dicembre 2010.
Ora, per ottenere gli incentivi, una azienda di proprietà cinese deve possedere i diritti di proprietà intellettuale ed essere in grado di realizzare interamente una delle tre parti principali di un veicolo elettrico: il motore elettrico, la batteria o l’elettronica principale. GM, comprensibilmente, non vuole cedere i gioielli di famiglia trasferendo il suo know-how a una delle sue aziende partner cinesi.
Siamo ad uno stallo?
Finora, si. GM potrebbe certamente vendere la Volt senza trasferire la sua proprietà intellettuale, ma perderebbe il vantaggio dei sussidi che raggiungono i 19.200 dollari.
E’ una violazione delle regole del commercio mondiale?
Alcuni esperti sostengono che i requisiti del governo cinese potrebbero violare le regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio – la Cina è un membro dell’OMC -, insistendo su tale trasferimento come condizione per ricevere aiuti. Funzionari di entrambi gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno già messo in discussione queste regole. le proteste non hanno fermato le proposte offerte, oltre che nel settore automobilistico, ai treni ad alta velocità, agli impianti di depurazione delle acque, alle turbine eoliche e così via.
Norme sui trasferimenti: rendono meglio che investire in ricerca e sviluppo
I regolamenti sul trasferimento tecnologico sono un modo veloce ed economico per le imprese cinesi per acquisire il know-how dai Paesi sviluppati. Impegnarsi in ricerca e sviluppo è costoso e richiede molto tempo, si rischia di investire in vicoli ciechi e la percentuale del bilancio destinata a ricerca e sviluppo per molte aziende cinesi è molto piccola in proporzione alle loro vendite.
Alla Chevy Volt tocca il ruolo del pioniere. Altri produttori interessati a vendere in Cina veicoli costruiti altrove – Nissan, BMW, Mercedes-Benz, Volkswagen e Toyota, tra gli altri – sono in attesa di vedere come la Volt risolverà la questione prima di prendere decisioni definitive.
Ford accetta le condizioni cinesi
Secondo il Times, Nancy Gioia, direttore della strategia globale per il mercato elettrico di Ford, ha detto che la società rispetterà il requisito del trasferimento tecnologico. Ford ha comunque in programma di portare solo una flotta dimostrativa e ha annunciato che non metterà la sua 2012 Ford Focus elettrica in vendita in Cina.
Raymond Bierzynski, direttore esecutivo della strategia globale per il mercato elettrico di GM ha detto al New York Times “GM solleva la questione delle regole inique con i funzionari cinesi tutte le volte che ci è possibile”.
Ci saranno certamente maggiori sviluppi di questa storia man mano che la data per la vendita della Chevy Volt in Cina si avvicina.
Attualmente in Cina si vendono pochissime auto elettriche plug-in. Quasi la totalità dei veicoli elettrici circolanti hanno due ruote.
Gli esperti del settore hanno discusso se in Cina il piano di passaggio alle auto elettriche sia o no troppo aggressivo. L’attenzione è ora puntata sugli ibridi elettrici che possono ridurre il consumo complessivo di carburante. D’altra parte alcuni analisti dicono che il governo cinese stia perdendo interesse per i veicoli elettrici, almeno per il momento.
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