Intervista Kouji Toyoshima riguardo la nuova Prius

Fonte: Toyota Motor Italia

 

Quali erano gli obiettivi da raggiungere con la nuova Prius e cosa rende questo modello diverso dalle generazioni precedenti?

La Prius è da sempre una vettura ecologica, fin dalla prima generazione.

Ciò significa che sapevamo quanto fosse importante mantenere il suo status di “eco-leader”, nonostante la crescente concorrenza all’interno del mercato, con sempre più modelli dotati di trasmissioni alternative come gli ibridi e le vetture elettriche. Allo stesso tempo sapevamo di dover realizzare una risposta concreta e densa di spunti emotivi, con un design esterno stimolante, brillante, sexy se vogliamo. Dal punto di vista del cliente, la vettura avrebbe dovuto essere divertente da vedere, da toccare, da guidare.

Volevamo dare vita a una metamorfosi, a una trasformazione in termini di bellezza. Il nuovo modello possiede lo stesso DNA ecologico di quelli che lo hanno preceduto. E ovviamente volevamo renderlo divertente da guidare, assicurando quella sensazione waku-doki (affascinante) che batte nel cuore dei modelli Toyota.

Si tratta quindi di una vettura completamente nuova: quali sfide avete affrontato per realizzarla?

Il progetto ci ha tenuti impegnati per diversi anni, anni che sono serviti a completare la nuova piattaforma, i nuovi dettagli esterni, il nuovo abitacolo “Iconic Human-tech” e a ottimizzare la trasmissione.

Abbiamo dedicato il massimo della cura e dell’attenzione a ciò che stavamo facendo, tenendo sempre a mente che il nostro obiettivo era quello di veder sorridere i nostri clienti di fronte al nostro lavoro.

La prima sfida è stata tenere sotto controllo il peso della vettura, per questo il team ha ottenuto il via libera per pensare a quale fosse il modo per ridurre il peso sin dalle fasi preliminari del lavoro. Ci siamo anche ritrovati sotto pressione, sapendo che questo sarebbe stato il primo modello basato sulla piattaforma TNGA, senza dimenticare la necessità di garantire consumi ed emissioni migliori rispetto alla generazione uscente.

Si tratta del modello più efficiente di sempre. Come siete riusciti in questa impresa?

Proprio come per il primatista mondiale Usain Bolt è difficile scendere anche solo di un decimo di secondo, nel nostro caso è difficile ridurre i consumi anche solo di un decilitro. Il successo si ottiene mettendosi alla prova, cercando di mettere insieme i più piccoli miglioramenti, andando poi a sommarli.

Prendiamo il motore termico: a vederlo da fuori sembra non sia cambiato nulla. Il design e la capacità sono rimasti invariati, ma di fatto abbiamo portato la performance a un livello superiore, con una combustione più efficiente e diverse misure studiate per minimizzarne gli attriti e assicurare una straordinaria gestione del calore. Questa attenzione al dettaglio ci ha consentito di realizzare l’unità più efficiente del mondo. In poche parole, un’unità che sfrutta al massimo il potenziale di ogni singola goccia di carburante.

La medesima attenzione è stata dedicata a tutti gli elementi principali del sistema ibrido: la trasmissione, i motori elettrici e la batteria. Il peso dei componenti è stato ridotto ovunque, come se avessimo imposto una dieta generale. Abbiamo ridotto anche le dimensioni, un fattore che ci ha consentito di ottimizzare il packaging, ricollocare alcuni componenti come la batteria ibrida, risparmiando spazio e riuscendo ad abbassare il baricentro della vettura.

La batteria ibrida è un interessante esempio di come siamo riusciti a migliorare la performance della vettura. Come in passato, la batteria adotta la tecnologia al nichel-metallo idruro, che come sappiamo si adatta alla perfezione elle esigenze del mercato globale. La batteria risulta comunque più compatta e potente allo stesso tempo, con tempi di ricarica ridotti e una maggiore durata nel tempo.

Quali sono i fattori che hanno determinato questo cambiamento radicale del look?

I cambiamenti esterni ricalcano quelli apportati alla trasmissione, sempre nell’ottica di una maggiore efficienza. Dovevamo realizzare un design accattivante capace di assicurare la massima efficienza aerodinamica.

Il nostro principio di base è riassumibile nel concetto di “piegare il vento”, calcolare cioè il modo di controllare il flusso avvolgendo la vettura in un unico velo di aria. Il nostro lavoro è stato reso più semplice grazie alla nuova galleria del vento, che ci ha consentito di misurare il flusso dell’aria con la vettura in movimento. Abbiamo apportato modifiche millimetriche ai singoli prototipi prima di raggiungere la scocca perfetta, con tutti i benefici della piattaforma TNGA, che ci ha consentito di ridurre l’altezza del tetto, della scocca e del cofano, ottenendo una straordinaria performance aerodinamica senza sacrificare lo spazio interno a disposizione della testa degli occupanti.

Abbiamo collaborato con un team di giovani designer che si è occupato degli esterni della vettura con lo scopo di ottenere qualcosa di mai visto prima. La nuova Prius è una vettura futuristica dotata di elementi influenzati dalle forme viventi, un’automobile che riesce a coniugare la dimensione meccanica e quella emotiva.

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