Le auto a guida automatica di Nissan e Mercedes Benz

Da veicoli a salotti su ruote, con sistemi di sicurezza avanzati e naturalmente a emissioni zero.

Fonte: Zeus News

 

18 Novembre 2015. È periodo di annunci per le grandi case automobilistiche, che stanno svelando i progetti e le idee che vorrebbero mettere in campo nei prossimi anni. Già abbiamo parlato della proposta di Toyota per una mobilità basata sull’idrogeno, e ora vediamo che cosa Nissan e Mercedes propongono per quanto riguarda i veicoli a guida automatica.

La Casa giapponese vede un 2020 popolato di auto che si guidano da sole, e all’ultimo Salone dell’Auto di Tokyo ha svelato l’aspetto che questi veicoli avranno, mostrando la nuova IDS.

La IDS è un’auto elettrica basata sul Nissan Intelligent Driving System che, a detta dell’azienda, «migliora le capacità visive, di ragionamento e di reazione di chi guida. Compensa l’errore umano, che è causa di oltre il 90% di tutti gli incidenti automobilistici».

L’interno dell’abitacolo può essere configurato in due modi diversi: il primo è quello dedicato alla guida normale, in cui è la persona al volante a prendere il controllo dell’auto, mentre il secondo è quello dedicato alla guida autonoma. In questo secondo caso, i quattro sedili individuali di cui è dotato il veicolo si rivolgono tutti verso il centro dell’abitacolo, il volante si ritrae e sul cruscotto appare un touchscreen: «È come rilassarsi in soggiorno» commenta un portavoce di Nissan.

Inoltre, la IDS è dotata di strisce di LED e display che permettono di comunicare con i pedoni, segnalando per esempio che l’auto si sta preparando a fermarsi per lasciare attraversare la strada. Per completare la presentazione restano da citare la carrozzeria in fibra di carbonio e il pacco batterie da 60 kWh (il doppio di quello montato attualmente sulla Nissan Leaf).

 

httpv://www.youtube.com/watch?v=h-TLo86K7Ck

 

Sempre in occasione del Salone dell’Auto di Tokyo, Mercedes-Benz ha svelato il concept di un’auto a guida automatica e alimentata a idrogeno, la Vision Tokyo.

L’aspetto ricorda un po’ quello di una monovolume ma l’azienda tedesca preferisce parlare di «un salotto semovente per una generazione futura di megacittà», sottolineando come l’interno sia pieno di tecnologie futuristiche “di lusso”.

L’abitacolo offre spazio per cinque passeggeri, disposti anziché sui tradizionali sedili su una sorta di divano a forma di C: dopotutto, un veicolo autonomo non ha bisogno di una configurazione tradizionale dei posti. Un unico sedile può comunque essere separato da una sezione del divano e disposto nella direzione in cui si viaggia, per potersi così mettere al posto di guida.

In questo caso il volante passa dalla posizione di “riposo” al centro del cruscotto, che naturalmente non dispone di strumenti fisici ma proietta ogni informazioni sul parabrezza.

Per quanto riguarda l’alimentazione, la Tokyo Vision adotta celle a combustibile alimentate a idrogeno che permette di viaggiare per 980 km senza dover fare il pieno.

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