No ai dazi europei per il fotovoltaico

di Michela De Marchi
Fonte: AFASE

Bruxelles, Belgio. 7 agosto 2013. Nell’ambito dell’indagine anti-sussidi AFASE accoglie positivamente la decisione della Commissione europea di non imporre dazi provvisori.

Questi dazi avrebbero comportato ulteriori perdite di posti di lavoro e l’incertezza nel mercato fotovoltaico dell’Unione europea.

Tuttavia, AFASE rimarrà attenta alla conclusione delle indagini in corso, così come porrà attenzione sugli sviluppi del mercato.

L’attuale accordo – di un prezzo base di 56 centesimi di Euro per Watt per 7GW annuali – metterà a rischio le installazioni di impianti fotovoltaici sui tetti nei mercati di alcuni Stati membri e impedirà l’installazione di grandi impianti a terra in molti Stati, in particolare in quelli che vedranno una riduzione del Conto energia negli anni 2013-2015. 

Informazioni su AFASE:

L’Alleanza per l’Energia Solare Sostenibile e.V (AFASE). è una coalizione di oltre 742 aziende, operanti  nel settore fotovoltaico europeo, che rappresenta più di 65.000 posti di lavoro nell’UE e che utilizza l’advocacy collettiva e la comunicazione per discutere dei rischi del protezionismo e promuovere i benefici del libero scambio per i prodotti del settore dell’energia solare. AFASE è registrata come associazione soggetta al diritto tedesco.

AFASE ha lo scopo di informare i responsabili politici, l’industria e i cittadini su:
•Ciclo globale interconnesso degli approvvigionamenti del Fotovoltaico
•Posti di lavoro nell’UE e benefici economici del Fotovoltaico
•L’importanza della riduzione dei costi dell’energia solare in riferimento agli obiettivi europei sul clima e alle fonti rinnovabili di energia
•Le conseguenze negative del protezionismo sull’occupazione

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