Gli incentivi al fotovoltaico gonfiano la bolletta?

Il sole la fa in barba al prezzo dell’elettricità

Analisi empirica condotta da Aspo Italia insieme a Cautha Srl

Gli incentivi al fotovoltaico gonfiano la bolletta?

18 Aprile 2011. Probabilmente no: è sempre più evidente che grazie al fotovoltaico il prezzo all’ingrosso dell’elettricità è stabile nonostante l’incremento del prezzo internazionale di petrolio e gas. 

Il punto di forza del fotovoltaico è che la massima produzione si registra nelle ore di massima insolazione, proprio quando più alto è il costo dell’energia elettrica prodotta da fonte tradizionale. È evidente quindi l’effetto calmierante del fotovoltaico sul prezzo dell’elettricità, effetto che sarà sempre più marcato, grazie alla riduzione degli incentivi e all’aumento del prezzo del gas naturale (la principale fonte fossile con cui si produce energia elettrica in Italia).

Utilizzando dati di Terna e del GME per i 31 giorni lavorativi dal 1 marzo al 14 aprile scorsi, ASPO Italia e Cautha S.r.l. hanno osservato che:

–          Il fotovoltaico ha prodotto energia pari a circa 260 GWh, che costeranno circa 106 milioni di euro di incentivi[1], pagati ai proprietari degli impianti fotovoltaici attraverso sovrapprezzi sulle bollette degli utenti elettrici;

–          La produzione solare ha riguardato in parte significativa le ore di massima domanda di energia elettrica, riducendo la produzione richiesta alle centrali tradizionali meno efficienti. In questo modo il fotovoltaico ha calmierato il prezzo dell’energia da un minimo di 1 euro/MWh ad un massimo di circa 15 euro/MWh, generando un risparmio fra 21 e 34 milioni di euro (dal 20 al 32% dell’onere di incentivazione);

–          Tale effetto sarà verosimilmente ancor più accentuato in estate quando, per effetto dei condizionatori, le punte di fabbisogno saranno più alte e l’irradiazione solare sarà massima.

Sono risultati molto interessanti, visto che siamo ancora in primavera,  la capacità installata fotovoltaica sta continuamente crescendo e il costo dei combustibili è in aumento: a breve, il contenimento del costo dell’energia in bolletta sarà quindi ancora più marcato. I grandi consumatori energivori (acciaierie, cartiere, vetrerie), che godono di agevolazioni rispetto agli oneri di incentivazione delle fonti rinnovabili, in alcuni casi beneficiano già di una bolletta potenzialmente più leggera nonostante il peso degli incentivi. 

“Il sole può sgonfiare le bollette”, e non è una leggenda metropolitana!

Senza dimenticare che le energie rinnovabili sono un investimento per la salute e la sicurezza energetica dei nostri figli, ed un’opportunità strategica per il Paese (sviluppo tecnologico e industriale delle nostre aziende, incremento della base fiscale e rafforzamento della bilancia dei pagamenti).

[1] A base dell’analisi si è assunto un valore storico più che cautelativo per l’incentivazione del fotovoltaico, pari a € 404 / MWh. I nuovi sistemi incentivanti (Terzo e, in fieri, Quarto Conto Energia) prevedono incentivi molto meno generosi. Ovvero i prossimi impianti fotovoltaici costeranno sempre meno e l’effetto benefico sulla bolletta sarà sempre più marcato.

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