Ecco il tracciato che ospiterà il primo ePrix di Roma!

da: Gabriele Testi, Rédacteur en Chef

Fonte: Motorsport,com

 

Roma, Italia. 24 Aprile 2017. La pista nel quartiere EUR, ecosostenibile e senza nuove cubature, misurerà 2,8 km e si articolerà attorno a via Cristoforo Colombo, lambendo la celebre “Nuvola” di Massimiliano Fuksas e il Palacongressi.

Come esperienza insegna, non si può immaginare un appuntamento del Campionato FIA di Formula E senza ipotizzare contestualmente e concretamente anche un tracciato adatto ad ospitare le monoposto della categoria “full electric”.

Si tratta di una necessità valida in assoluto, ma ancora di più per una specialità spesso chiamata a gareggiare nei centri storici delle principali città del mondo nonché in capitali di Stato dalla logistica e dalle dinamiche viarie spesso parecchio complesse.

Accade così che la Città Eterna abbia già una planimetria del circuito sul quale, a partire dall’anno venturo in una data che verrà diramata a stretto giro di posta, avrà luogo il primo ePrix di Roma.

Si sa che l’idea di ospitare in Lazio una tappa del “FIA Formula E Championship” si sviluppi da una sinergia tra ENEL (global sponsor e partner della specialità lanciata nella stagione 2014-2015) ed EUR SpA, grazie alla sensibilità personale del presidente Roberto Diacetti, in virtù di un accordo per sviluppare la mobilità elettrica proprio a partire dal quello stesso quartiere capitolino che avrebbe dovuto ospitare l’Esposizione Universale del 1942.

Il tracciato cittadino è già stato abbozzato e misurerà all’incirca 2,8 km, avendo in via Cristoforo Colombo il proprio asse portante. Il percorso previsto prevede subito una curva a U, dopodiché le monoposto transiteranno di fronte al Roma Convention Center (la celeberrima “Nuvola” dell’architetto Massimiliano Fuksas, di proprietà di EUR SpA), dove dovrebbe trovare posto l’eVillage.

Quindi, in rapida successione, i concorrenti imboccheranno viale Asia, via Stendhal e via Michel de Montaigne, cui farà seguito un rapido passaggio in piazza John Fitzgerald Kennedy, in prossimità della quale troveranno collocazione la pit-lane e i garage delle venti scuderie dinanzi al Palazzo dei Congressi di Adalberto Libera (anch’esso detenuto da EUR Spa). Tra viale dell’Industria, viale delle Tre Fontane e viale dell’Agricoltura si toccheranno le velocità massima. Le ultime due svolte a gomito consentiranno alle vetture di Formula E di entrare e di uscire da viale della Civiltà del Lavoro, dopodiché le macchine termineranno il giro sfrecciando davanti al podio in piazza Guglielmo Marconi.

Il Comune retto dalla sindaca Virginia Raggi potenzierà i servizi e i trasporti pubblici nella settimana della gara. EUR Spa, invece, metterà a disposizione le proprie strutture per un progetto totalmente ecosostenibile: nessuna nuova cubatura e nessun investimento con fondi pubblici per il rilancio “green” dell’EUR.

È da questa intuizione, tutta italiana e, segnatamente, tutta romana che è nato il coinvolgimento dell’organizzatore Alejandro Agag, che ha presentato la proposta di candidatura al Campidoglio con l’ipotesi di una data nell’aprile 2018, riprendendo con il Movimento 5 Stelle il dialogo attivato in precedenza con Gianni Alemanno, una volta superato lo stop imposto da Ignazio Marino.

Non è un caso che Francesco Starace, amministratore delegato di quello che un tempo era l’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica, abbia assicurato un investimento di 300 milioni di euro per dotare il territorio italiano di colonnine di ricarica atte a sopportare un crescente parco di veicoli elettrici, anche per il tramite di fondi strutturali messi a disposizione dall’Unione Europea.

Non soltanto: ENEL ha brevettato il sistema “Vehicle to Grid”, che utilizza i veicoli elettrici anche per garantire maggiore efficienza e stabilità alla rete di distribuzione consentendo, allo stesso tempo, di generare ricavi per i proprietari delle automobili a emissioni zero, che pertanto avrebbero un doppio beneficio.

Il potenziale è davvero enorme, perché in Italia le EV sono appena 6 mila, circa lo 0,01 per cento dei veicoli elettrificati, a fronte invece del 25 della Norvegia o del 10 per cento dell’Olanda.

Secondo uno studio realizzato con il Politecnico di Milano, ha spiegato l’AD di ENEL, “immaginando un parco auto di 360 mila auto elettriche, ci vorrebbero infatti almeno 12 mila colonnine”.

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