YEZ funziona con la conversione fotoelettrica, con l’aiuto dei pannelli solari sul tetto e la produzione di energia eolica con piccole turbine eoliche nelle ruote, assorbe l’anidride carbonica e la converte attraverso la carrozzeria.
da Juniper Foo
Fonte: Shanghai Automotive Industry Corporation
Shanghai, Cina. 20 Mag 2010. C’è un veicolo che si comporta come una pianta, con il sistema di fotosintesi dell’anidride carbonica dall’aria emettendo ossigeno nell’atmosfera. Si tratta del concept YEZ, un due posti che rende fa arrosire le altre auto ecologiche quando si parla di zero emissioni.
Recentemente presentato all’Expo di Shanghai 2010, Shanghai Automotive Industry Corporation (SAIC) – forse prodotto come conseguenza dal vasto inquinamento della terraferma – ha sviluppato questa creazione ingegnosa in partnership con General Motors e Volkswagen. YEZ, pronunciato sì-zi, che significa “foglia” in mandarino, deve anche il suo nome l’estetica grande, alla foglia come tetto, anche se forse la versione commerciale non sarà proprio così kitsch.
YEZ funziona con la magia della conversione fotoelettrica con l’aiuto dello state-of-the-art dei pannelli solari sul tetto, la produzione di energia eolica attraverso piccole turbine eoliche nelle ruote ed assorbe l’anidride carbonica e la converte attraverso la carrozzeria. Quest’ultima è fatta di un metallo-organico che apparentemente può assorbire anidride carbonica e molecole di acqua dall’aria. Attraverso la serie di reazioni chimiche, l’energia viene generata per poi immagazzinata nelle batterie agli ioni di litio della vettura.
Secondo il comunicato stampa, l’auto elettrica potrà “lavorare durante i giorni sia di sole che cielo coperto, pur essendo in grado di essere alimentata dal vento” e attivare “la mobilità a zero emissioni di gas serra”. Ma questa è una domanda che dovrà aspettare ben 20 anni per avere una risposta. Speriamo che allora non ci siano tutti a respirare indossando il respiratore per inalare aria pulita.
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