Ford Fusion Hybrid a guida automatica

La Fusion Hybrid a guida completamente automatica: Ford svela il prototipo
• Ford ha mostrato il prototipo di un’auto a guida completamente automatica basato sulla Fusion Hybrid. Il progetto è stato sviluppato nell’ambito della strategia ‘green’ di Ford, che punta a integrare a bordo delle auto tecnologie avanzate di automazione e di riduzione delle emissioni entro il 2025
• Progettato in collaborazione con l’Università Michigan e il gruppo americano State Farm®, il prototipo è la più recente implementazione integrata di una serie di studi e ricerche iniziate più di 10 anni fa
• Ford offre già oggi a bordo delle proprie automobili tecnologie avanzate di assistenza alla guida come l’Active City Stop e l’Active Park Assist

Fonte: Ford Italia

Colonia, Germania. 18 dicembre 2013. Ford ha mostrato, in collaborazione con l’Università del Michigan e il gruppo americano State Farm® – il prototipo di una Fusion Hybrid a guida completamente automatica, nell’ambito della strategia ‘green’ di Ford che punta a integrare a bordo delle auto tecnologie avanzate di automazione e di riduzione delle emissioni. La Fusion è la gemella americana della prossima generazione di Mondeo, che arriverà in Europa, anche nella versione ibrida, nel secondo semestre del 2014.

Il progetto di ricerca è nato più di 10 anni fa e ha lo scopo di mettere a punto sistemi di analisi dell’ambiente circostante per agevolare l’implementazione di forme avanzate di automazione a bordo delle auto. La Fusion Hybrid è la più recente implementazione di tecnologie sperimentali che un domani potranno essere offerte a bordo delle auto di serie dell’Ovale Blu.

“Questo prototipo rappresenta un significativo passo in avanti nella ricerca, per portare avanti la nostra vision del futuro della mobilità sostenibile”, ha dichiarato Bill Ford, Executive Chairman di Ford. “Immaginiamo un domani in cui l’automobile connessa comunicherà con gli altri veicoli per migliorare i flussi del traffico, ridurre le emissioni e rendere le strade più sicure e sostenibili. Il nostro obiettivo è rappresentare il punto di riferimento per questa trasformazione, contribuendo a cambiare il mondo nei prossimi 100 anni ancor più di quanto abbiamo fatto nell’ultimo secolo”.

Ford offre già oggi a bordo delle proprie auto una gamma di tecnologie di assistenza alla guida e di sicurezza attiva, come il parcheggio semiautomatico e i sistemi di frenata d’emergenza, nonché sistemi di riconoscimento delle situazioni di pericolo e di esecuzione di manovre per evitare possibili incidenti. Queste tecnologie sono la base per un futuro in cui il guidatore potrà impostare una destinazione e giungervi comodamente lasciando guidare l’auto, ma avendo sempre la possibilità, se necessario, di prenderne il controllo.

“In futuro, i sistemi di guida automatica ci potranno aiutare a migliorare la sicurezza sulle strade e a ridurre le congestioni del traffico, ma ci sono ancora molti aspetti da considerare e affrontare per trasformare questo scenario in realtà”, ha spiegato Raj Nair, Vice Presidente Sviluppo Prodotti Globali, di Ford. “Con questo progetto di ricerca, di cui mostriamo i progressi con il prototipo della Fusion Hybrid a guida automatica, possiamo studiare i limiti di queste tecnologie e determinare le caratteristiche dei sistemi che potrebbero arrivare sulle auto di serie sia nel breve che nel medio termine”.

La Fusion Hybrid a guida automatica sarà utilizzata come piattaforma di ricerca per lo sviluppo, a lungo termine, di soluzioni per gli aspetti sociali, legali e tecnologici legati ai sistemi di automazione della guida.

Questa speciale Fusion è sviluppata sulla base di studi effettuati nell’ambiente di realtà virtuale VIRTTEX, un simulatore di guida sviluppato da Ford in cui è possibile valutare gli effetti dell’implementazione di una tecnologia prima di realizzarne un prototipo reale.

La strategia ‘green’ di Ford: Blueprint for Mobility

Lo scorso anno, al Mobile World Congress di Barcellona, Bill Ford ha descritto la strategia ‘Blueprint for Mobility di Ford’, in cui sono contenuti i piani a breve, medio e lungo termine di Ford in merito agli scenari del futuro della mobilità fino al 2025. La strategia prende in considerazione tecnologie, partnership, business e modelli necessari al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

Nel breve termine Ford è al lavoro per implementare nuovi dispositivi sulla base dei sistemi già disponibili, come l’Active Park Assist e l’Active City Stop, per offrire tecnologie come il parcheggio completamente automatico e l’assistenza alla guida nel traffico.

Nel medio termine il focus dello sviluppo riguarda la comunicazione veicolo-veicolo.

Oltre a offrire possibilità che migliorano la sicurezza sulle strade come la segnalazione con largo anticipo di pericoli e situazioni di rischio, questa tecnologia può permettere a gruppi di automobili di sincronizzare movimenti e velocità viaggiando in ‘formazione’, migliorando sia la sicurezza che la fluidità del traffico.

Nel lungo termine saranno implementabili sistemi di guida e parcheggio completamente automatici. Le auto comunicheranno sia tra loro che con le infrastrutture, integrandosi all’interno di un ecosistema di mobilità. I vantaggi saranno tangibili sul fronte del traffico e della sicurezza, e cambierà anche il concetto di proprietà personale dell’automobile, con l’emergere di nuovi modelli di business.

La tecnologia di domani, oggi

La Ford Fusion Hybrid è stata scelta come piattaforma di ricerca perché già dotata di tecnologie avanzate disponibili a bordo della gamma Ford, come:

• Monitoraggio della zona d’ombra (BLIS) – disponibile in Europa a bordo di Focus, C-MAX/C-MAX7, Kuga, Mondeo, S-MAX e Galaxy
• Active Park Assist – disponibile in Europa a bordo di Focus, C-MAX/C-MAX7 e Kuga
• Monitoraggio della segnaletica orizzontale – disponibile in Europa a bordo di Focus, C-MAX/C-MAX7, Kuga , Mondeo, S-MAX, Galaxy, Tourneo Custom e Transit Custom
• Controllo adattivo della velocità di crociera con Forward Alert – disponibile in Europa a bordo di Focus, Kuga, Mondeo, S-MAX e Galaxy

Ulteriori tecnologie disponibili in Europa, i cui sensori sono alla base dei futuri sistemi di guida autonoma, sono il sistema di mantenimento della corsia di marcia (Lane Keeping Aid), disponibile a bordo di Focus, C-MAX/C-MAX7 e Kuga, e l’Active City Stop, disponibile a bordo di Fiesta, B-MAX, Focus, C-MAX/C-MAX7, Kuga e Transit Connect.
A bordo del prototipo trovano posto 4 sensori aggiuntivi LiDAR (Light Detection And Ranging), che utilizzano raggi di luce per effettuare una scansione tridimensionale dell’area intorno all’auto, in un raggio di 60 metri. I sensori creano una mappa ambientale che contiene ogni oggetto in grado di riflettere la luce, compresi pedoni e ciclisti, e sono talmente sensibili da distinguere un piccolo animale alla distanza di un campo da calcio.

“Prodotti come la Ford Fusion Hybrid ci permettono di essere già oggi molto avanti nello sviluppo delle tecnologie future”, ha dichiarato Paul Mascarenas, Chief Technical Officer e Vice Presidente Ricerca e Innovazione, di Ford. “La strategia ‘Blueprint for Mobility’ prevede l’allineamento di business, tecnologie e democratizzazione di quest’ultime in vista di un futuro in cui le auto Ford saranno sempre più integrate con gli scenari del progresso”.

 

Un progetto collaborativo

Lo sviluppo avanzato di tecnologie per il futuro dei trasporti richiede la collaborazione tra partner provenienti da scenari e industrie differenti. Per questo progetto Ford si avvale degli studi condotti dall’Università del Michigan e dal gruppo americano State Farm, sulla robotica e l’automazione.

Ford ha partecipato in passato al progetto DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) per la creazione di veicoli a movimento autonomo nel 2004, nel 2005 e nel 2007, anno in cui ha iniziato a collaborare con l’Università del Michigan, che porta avanti lo studio di nuove tecnologie basate su sensori di nuova generazione.

I ricercatori dell’università analizzano i dati, trilioni di byte generati dai sensori di bordo, per creare mappe realistiche dell’ambiente circostante e aiutare il veicolo a muoversi autonomamente e in sicurezza.

Il gruppo State Farm ha collaborato invece sullo studio delle tecnologie di sicurezza attiva per determinare in che percentuale riescono a ridurre il rischio di tamponamenti, che solo nel 2012 hanno causato, solo in Europa, 28.000 vittime.

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