Peugeot Ion (1994)

Presentata da Peugeot nel Mondial de l’Automobile del 1994, Ion, la piccola monovolume urbana elettrica, è diventata a tutti gli effetti una vettura molto cara a tutti gli amanti della tecnologia e dello stile.

Molto agile grazie alle ruote posizionate nei quattro angoli del telaio, Ion è la vettura ideale per circolare in centro città, senza rumore né inquinamento e raggiungendo anche molti posti di complicato accesso grazie alle dimensioni contenute della vettura.

Immediatamente riconoscibile per il suo colore giallo e l’amplia superficie vetrata (che include anche il tetto) , la Ion al momento in cui è stata presentata segnala il grande impegno di Peugeot nella ricerca di una vettura elettrica da proporre in una normale produzione di grande serie.

Uno dei pregi della concezione della Ion è la grande accessibilità ad una vettura di per se piccola, ma che riesce a circolare dappertutto, inclusi spazi molto ridotti. Mai a corto di idee, gli stilisti di Peugeot hanno anche studiato un sistema unico di apertura delle portiere: una cerniera ad asse inclinato permette l’apertura in modo molto più agevole rispetto un sistema tradizionale.

In poche parole, nella Peugeot Ion non ci sono meccanismi di apertura portiere da manipolare per l’apertura, infatti le portiere si aprono semplicemente toccando una zona sensibile oppure mediante un segnale convenuto che la vettura riconosce. In questo modo se si arriva alla vettura con le mani piene di pacchi e borse dopo una giornata di shopping, non c’è bisogno di utilizzare le chiavi oppure l’apertura con il telecomando del tipo convenzionale.

Disegnata per la circolazione in città, la Peugeot Ion offre al conducente ed ai passeggeri un livello di confort ed equipaggiamento che era ancora avveniristico negli anni 2000 nelle vetture di serie. Tutto è stato previsto ed installato per facilitare la vita a bordo, incluso il lettore CD, il sistema del telefono a mani libere, lo schermo a cristalli liquidi e la possibilità di installare giochi e video per i bambini o ragazzi.

Un’atmosfera ludica e modulabile che deriva dalla scelta dei materiali e dei colori negli allestimenti interni

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