L’auto automatica adesso frena, accelera e suona il clacson come un conducente navigato.
Fonte: Zeus News
10 Giugno 2016. L’ultimo progresso fatto dall’auto autonoma di Google è la capacità di suonare il clacson.
Può non sembrare granché, ma insegnare a un’auto quando usare il clacson per segnalare un potenziale pericolo e quando farne a meno per evitare di generare confusione negli altri utenti della strada non è una questione semplice.
Durante i test, le Google Car sono state dotate di clacson solamente interni proprio per evitare malintesi: mentre imparavano a suonare quando incontravano un veicolo che usciva in retromarcia da un vialetto o quando un’altra auto tagliava loro la strada era necessario evitare i “falsi allarmi”.
A mano a mano che gli algoritmi venivano perfezionati, però, Google ha iniziato a dotare le auto anche di clacson esterni.
«Abbiamo persino insegnato ai nostri veicoli a usare diversi tipi di suono a seconda della situazione. Se un altro veicolo fa lentamente retromarcia nella nostra direzione, possiamo usare due suoni brevi e a volume contenuto come segnale amichevole, per segnalare al guidatore che siamo dietro di lui. Invece, se c’è una situazione più urgente, usiamo un suono più forte. Il nostro obiettivo è insegnare alle nostre auto a suonare come un guidatore paziente e navigato».
Google sta investendo parecchio sul lato “sonoro” dei propri veicoli. Per esempio, sta anche lavorando sull’aggiunta di un rumore artificiale per segnalare a ciclisti, pedoni e persone con problemi di vista che c’è un veicolo in avvicinamento.
Il motore elettrico, infatti, è molto silenzioso; persino troppo. Così Google sta elaborando un «mormorio familiare» che, appena udito, venga immediatamente associato all’arrivo di un’auto.
«Il nostro prototipo» – spiega il gigante di Mountain View – «riproduce i suoni tipici delle auto tradizionali, aumentando il tono quando accelera e facendolo calare quando decelera».
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