Shell acquista rete di stazioni di ricarica elettrica in Europa

di Sean Szymkowski

Fonte: GreenCarReports

15 ottobre 2017. Anche le compagnie petrolifere hanno cominciato a rendersi conto che il futuro non sarà più affidato ai combustibili fossili e Royal Dutch Shell si sta muovendo per salvaguardare il suo futuro business.

La compagnia petrolifera olandese ha acquisito NewMotion, una società di stazioni di ricarica per auto elettriche, ad un prezzo non divulgato.

Secondo la CNN, NewMotion, con sede in Olanda, ha oltre 30mila stazioni di ricarica per auto elettriche in Europa.

L’azienda si specializza nella trasformazione di posti di parcheggio normali in punti di ricarica per le auto elettriche.

Shell ha definito l’acquisizione una “forma di diversificazione” in quanto l’azienda riconosce i futuri divieti di uso dei combustibili fossili.

I produttori di petrolio nordamericani non hanno agito rapidamente come i produttori europei Shell e BP.

Negli ultimi anni, i Paesi Bassi, la Norvegia, il Regno Unito e la Francia hanno presentato piani per eliminare il motore a combustione interna entro il 2040.

I regolamenti hanno colpito maggiormente in casa dei produttori di petrolio europei più di Exxon o Chevron, entrambe società statunitensi.

“Ci sentiamo più vicino”, ha detto Matthew Tipper, vice presidente di Shell new fuels. “Il grado in cui l’elettrificazione sta cambiando la mobilità è molto, molto evidente qui e porta a questa mentalità”.

La sola idea che Shell impiega un “vice presidente di nuovi combustibili” è un’ulteriore prova del declino eventuale del petrolio.

Per NewMotion, la società di ricarica per auto elettrica ritiene che possa espandere la propria attività con la lunga lista di clienti aziendali di Shell.

L’acquisto di NewMotion da parte di Shell viene dopo che la società stessa prevede che il picco del petrolio possa avvenire non oltre il 2020.

La maggior parte degli studi concorda che la domanda picco di petrolio si verificherà dai prossimi 5 ai 15 anni.

È interessante notare che alcuni studi prevedono che la domanda del petrolio crescerà entro il 2040, anche se una precedente analisi di Bloomberg è stata presa in considerazione nelle principali trasformazioni previste nel settore dei trasporti e dell’energia produttiva.

La morale della storia è spesso la stessa cosa: il picco del petrolio sta per arrivare e le aziende devono prepararsi per lasciarlo alle spalle.

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