Tredicesima vittoria Audi a Le Mans

Arrivo in parata per l’armata Audi di Wolfgang Ullrich … è la tredicesima vittoria a Le Mans !!!

Fonte: Corsa News

 

Le Mans. Francia. 15 Giugno 2014. L’Audi si è confermata la regina di Le Mans. Grazie all’Audi R18 E-Tron è arrivata la tredicesima vittoria e l’arrivo in parata, con le portiere aperte, delle due Audi di Treluyer-Fassler-Lotterer (tre vittorie a testa alla 24 Ore) e di Genè-Di Grassi-Kristensen è stato un qualcosa di spettacolare anche se già visto nel corso degli anni.

Poi sono partiti nei box i tappi delle bottiglie di birra e a molti sono scese le lacrime di gioia e commozione. Una commozione che ha persino coinvolto   sia Treluyer che Kristensen: nei due giri   di onore nessuno dei due aveva la forza di rispondere via radio presi com’erano da veri e propri singhiozzi.

All’appello è mancata la terza Audi, quella di Bonanomi, coinvolto quasi allo scadere della seconda ora in una pazzesca carambola con una Ferrari (di Sam Bird) e la Toyota di Lapierre. La Toyota n.1 riusciva a tornare ai box, nessuna chanche per Bonanomi finito contro il guard rail.

Ma il pi commosso di tutti a fine gara era proprio il “capo” Wolfang Ullrich ovvero l’uomo che ha trasformato il reparto corse Audi in una vera e propria “macchina da guerra” andando a cogliere successi ovunque prima nella categoria turismo poi nei prototipi. Negli anni l’Audi Motorsport è diventata sinonimo di successi e trionfi in pista grazie a una strategia di sviluppo tecnico e tecnologico e a un preciso programma di “allevamento” dei piloti, che vivono praticamente sempre insieme, mettendo in pratica anche un vero e proprio team building. In pratica,oggi, appeso il casco al chiodo, i vari Capello e Pirro della vecchia guardia è rimasto il solo Kristensen e i vari Fassler, Lotterer, Geneé, Bonanomi, Di Grassi ecc. sono stati scelti per proseguire la tradizione.

L’Audi Motorsport ha ricalcato in parte il modello italiano Lancia degli anni settanta e ottanta con la sola differenza che a Ingolstaadt nessuno si sogna di interrompere il “discorso” e di tirare giù le saracinesche !!!

La doppietta Audi non è stata certo facile, anzi se non la più difficile di certo è stata la più incerta e sofferta degli ultimi anni sia per via di certe scelte tecniche derivate da una interpretazione dei nuovi regolamenti sia per l’avvio della settimana di Le Mans caratterizzata dal pazzesco incidente in qualifica di Duval.

E l’Audi, per la prima volta, si è presentata a Le Mans senza il ruolo di favorita, sempre che questo ruolo esista in una gara di 24 ore. Questo ruolo era più dalla parte della Toyota che è scesa in pista con la quasi sicurezza di un successo e poi c’era la “pallina impazzita” dei cugini della Porsche. Una vettura all’esordio ma si sa che era un esordio studiato e preparato in modo quasi…sicuro da momento che in casa Porsche si pensa a un grande cammino tra i prototipi.

E la Toyota in effetti ha dimostrato che il prossimo anno si dovrà proprio fare i conti con la TS040. L’ago della bilancia, la differenza in pista, però l’ha fatta il team al box, l’esperienza maturata in anni di corse.

La Toyota, sempre seguita dalle due Audi, è stata al comando per sedici ore, in pratica sino alle 7 del mattino poi ha ceduto inesorabilmente e la corsa è passata in mano alle Audi ma….. Lotterer era costretto a rientrare ai box per rottura del turbo: un ‘operazione effettuata in una ventina di minuti.

In testa passava Kristensen che già pregustava la gioia del decimo successo alla 24 Ore ma… non era destino. Anche la seconda Audi accusava problemi al turbo e doveva rientrare.

È stato il momento in cui la Porsche 919 è passata in testa, ma Lotterer ha compiuto una serie di stint strepitosi, mentre Kristensen lo inseguiva da vicino, e quando Webber si è bloccato, ha ereditato meritatamente la prima piazza che il suo compagno Treluyer ha tenuto fino alla bandiera a scacchi.

Sul gradino più basso la Toyota di Lapierre-Davidson-Buemi, un trio di piloti molto veloci e di grande esperienza in pista che certamente sarà protagonista nei prototipi.

Nella classe GTE, grane successo della Ferrari AF Corse di Amato Ferrari, con Bruni-Fisichella e Vilander, che alla fine ha avuto ragione delle Porsche, delle Aston Martin e della Corvette dei bravi Magnussen-Garcia-Taylor. (Marc Cannone)

 

Ordine di arrivo – 24 Ore di Le Mans 2014

1 TRÉLUYER B. AUDI R18 E-TRON QUATTRO M 379 laps

2 KRISTENSEN T. AUDI R18 E-TRON QUATTRO M 376 3 Laps

3 DAVIDSON A. TOYOTA TS 040 – HYBRID M 374 5 Laps

4 PROST N. REBELLION TOYOTA R-ONE M 360 19 Laps

5 TURVEY O. ZYTEK Z11SN – NISSAN D 356 23 Laps

6 BADEY L. LIGIER JS P2 – NISSAN D 355 24 Laps

7 PANCIATICI N. ALPINE A450 – NISSAN D 355 2:36.427

8 RAST R. ORECA 03R – NISSAN M 354 25 Laps

9 SHULZHITSKIY M. LIGIER JS P2 – NISSAN D 354 26 laps

10 HIRSCH G. MORGAN – JUDD D 352 27 Laps

11 LIEB M. PORSCHE 919 – HYBRID M 348 31 Laps

12 TUNG H. LIGIER JS P2 M 347 32 Laps

13 WEBBER M. PORSCHE 919 – HYBRID M 346 33 Laps

14 FREY M. ORECA 03R – JUDD D 342 37 Laps

15 TAYLOR R. MORGAN – JUDD M 340 39 Laps

16 BRUNI G. FERRARI 458 ITALIA M 339 40 Laps

17GARCIA A. CHEVROLET CORVETTE C7 M 338 41 Laps

18 MAKOWIECKI F. PORSCHE 911 RSR M 337 42 Laps

19 LEUTWILER N. MORGAN – NISSAN D 336 43 Laps

20 POULSEN K. ASTON MARTIN VANTAGE V8 M 334 45 Laps

21 MILNER T. CHEVROLET CORVETTE C7 M 333 46 Laps

22 BACHLER K. PORSCHE 911 RSR M 332 47 Laps

23 PEREZ-COMPANC L. FERRARI 458 ITALIA M 331 48 Laps

24 RUBERTI P. FERRARI 458 ITALIA M 330 49 Laps

25 LONG P. PORSCHE 911 RSR M 329 50 Laps

26 CMURRY M. ZYTEK Z11SN – NISSAN D 329 4.355

27 DALLA LANA P. ASTON MARTIN VANTAGE V8 M 329 42.976

28 AL FAISAL A. FERRARI 458 ITALIA M 327 52 Laps

29 EHRET P. FERRARI 458 ITALIA M 327 1:40.086

30 BARTHEZ F. FERRARI 458 ITALIA M 325 54 Laps………..

………..

50 RIGON D. FERRARI 458 ITALIA M 28 351 Laps

51 BONANOMI M. AUDI R18 E-TRON QUATTRO M 25 354 Laps

 

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