Porsche vince le 6 Ore di Shanghai. E’ campione mondiale endurance

Fonte: Corsa News

 

Shanghai. Cina. 6 Novembre 2016. La Porsche nelle qualifica ha piazzato tutte le premesse per il suo primo match ball per vincere il campionato con una gara di anticipo. Infatti nuova pole position per la Porsche che ha piazzata al primo posto la 919 Hybrid con Brendon Hartley e Mark Webber che hanno ottenuto la miglior media sul giro in 1’44”462 staccando di sei centesimi la Toyota di Buemi e Nakajima e di un decimo l’Audi di Duval e Jarvis.

Prestazione più deludente per la 919 che, anche per la cancellazione del primo tentativo di Lieb per consumo eccessivo di carburante, ha chiuso al sesto posto preceduta dalla Toyota di Mike Conway e Stephane Sarrazin e dall’Audi R18 di Fassler e Treluyer.

In LMP2 è stata la Oreca 05 di Rao-Bradley-Lynn (Manor) a conquistare la pole con il tempo di 1’54”225 seguita ad un decimo dalla Alpine A460 di Menezes-Lapierre-Richelmi.

In GTE Pro, le Ford sono tornate al comando monopolizzando ancora una volta la prima fila con Priaulx e Tincknell, autori di un tempo medio di 2’01”391, che hanno preceduto di 0”137 Pla e Mucke. Terzo posto per l’Aston Martin di Nicki Thiim e Marco Sorensen mentre l’AF Corse ha dovuto accontentarsi del quarto posto con la Ferrari di Bruni e Calado.

In GTE AM, ennesima pole per Paul Dalla Lana e Pedro Lamy con l’Aston Martin Vantage , primi con il tempo di 2’03”767. Ed ora la gara.

E in gara la Porsche non si é lasciata scappare la grande occasione con Webber & C. che firmano il quarto successo nelle ultime cinque gare. La Porsche si aggiudica matematicamente il titolo sulla stessa pista dove vinse già nel 2015.

Ora Webber può pensare al suo nuovo incarico di ambasciatore Porsche. Doppio podio per la Toyota che sta chiudendo alla grande il campionato dopo il successo di metà ottobre al Fuji. Chi sperava di lasciare con il “botto” era l’Audi. Gli uomini di Ingolstadt devono accontentarsi di un quinto e di un sesto posto. Come dire che il viale del tramonto oramai è iniziato dopo essere stati per anni protagonisti vincenti. L’addio alle gare endurance è stata la logica decisione prima di macchiare un curriculum che non ha eguali.

Partita dalla pole, la 919 dei campioni del mondo 2015, ha dominato la Sei Ore chiudendo al traguardo con quasi un minuto di vantaggio sulla Toyota TS050 con Sarrazin-Kobayashi-Conway che mantengono così aperta la lotta per il campionato piloti. Terzo posto per l’altra Toyota con Davidson-Buemi-Nakajima che rispettando gli ordini di scuderia hanno lasciato la seconda posizione ai compagni in lotta per il titolo che erano stati rallentati da una foratura.

Solo quarta la Porsche dei leader del campionato Dumas-Lieb-Jani, seguita dalle due Audi R18 autrici di una gara “opaca” con Duval-Jarvis-Di Grassi quinta a tre giri dai vincitori, mentre Lotterer-Fassler-Treluyer sono riusciti a risalire al sesto posto, staccata di 14 giri, dopo aver perso più di una decina di giri ferma ai box.

Settimo posto per la CLM01 / P1 di Trummer-Webb-Kaffer (team By Kolles) mentre la Rebellion R-One di Tuscher-Imperatori-Kraihamer ha chiuso solo 24esima per problemi allo scarico.

In LMP2, vittoria dell’Oreca 05 del G-Drive Racing con Rusinov-Stevens-Brundle davanti alla Ligier JS P2 di Giovinazzi-Blomqvist-Gelael (Extreme Speed Motorsports) ed all’altra Ligier di Gonzalez-Albuquerque-Senna (RGR Sport by Morand), ma all’Alpine A460 n.36 di Lapierre-Menezes-Richelmi è bastato il quarto posto per aggiudicarsi il titolo.

In GTE Pro ha ancora dominato la Ford GT con la vittoria di Tincknell-Priaulx davanti a Pla-Mucke mentre sul terzo gradino del podio è salita la Ferrari 488 di Bruni e Calado (AF Corse). Nessuna sorpresa in GTE Am dove si imposti ancora una volta Dalla Lana-Lauda-Lamy con l’Aston Martin Vantage n. 98.(Akio Tanaka)

Ordine di arrivao dopo 195 giri

1. Bernhard/Webber/Hartley (Porsche 919) – Porsche – 6h.00’27″901

2. Sarrazin/Conway/Kobayashi (Toyota TS050) – Toyota – 59″785

3. Davidson/Buemi/Nakajima (Toyota TS050) – Toyota – 1’06″038

4. Dumas/Jani/Lieb (Porsche 919) – Porsche – 1’40″855

5. Di Grassi/Duval/Jarvis (Audi R18) – Audi -3 giri

6. Fässler/Lotterer/Tréluyer (Audi R18) – Audi – 14 giri

7. Trummer/Webb/Kaffer (CLM P1/01) – Bykolles – 14 giri

8. Rusinov/Stevens/Brundle (Oreca 05) – G-Drive – 15 giri

9. Giovinazzi/Blomqvist/Gelael (Ligier JSP2) – Extreme Speed – 16 giri

10. Gonzalez/Albuquerque/Senna (Ligier JSP2) – Morand – 16 giri

11. Menezes/Lapierre/Richelmi (Alpine A460) – Signatech Alpine – 16 giri

12. Dalziel/Derani/Cumming (Ligier JSP2) – Extreme Speed – 16 giri

13. Minassian/Mediani/Aleshin (BR01) – SMP – 18 giri

14. Petrov/Ladygin/Shaitar (BR01) – SMP – 18 giri

15. Cheng/Tung/Chatin (Alpine A460) – Alpine – 19 giri

16. Rao/Bradley/Lynn (Oreca 05) – Manor – 21 giri

17. Priaulx/Tincknell (Ford GT) – Ganassi – 25 giri

18. Mücke/Pla (Ford GT) – Ganassi – 25 giri

19. Bruni/Calado (Ferrari 488 GTE) – AF Corse – 25 giri

20. Thiim/Sørensen (Aston Martin Vantage) – Aston Martin – 25 giri

21. Rigon/Bird (Ferrari 488 GTE) – AF Corse – 27 giri

22. Lietz/Christensen (Porsche 911 RSR) – Proton – 27 giri

23. Dalla Lana/Lamy/Lauda (Aston Martin Vantage) – Aston Martin – 29 giri

24. Tuscher/Kraihamer/Imperatori (Rebellion R-One) – Rebellion – 29 giri

25. Ried/Henzler/Camathias (Porsche 911 RSR) – KCMG – 29 giri

26. Perrodo/Collard/Aguas (Ferrari 458) – AF Corse – 29 giri

27. Al Qubaisi/Heinemeier/Long (Porsche 911 RSR) – Proton – 29 giri

28 – Ragues/Taylor/Brandela (Corvette C7) – Larbre – 31 giri

29 – Wainwright/Carroll/Barker (Porsche 911 RSR) – Gulf – 31 giri

Classifica campionato:

1.Lieb/Jani/Dumas 152 punti; 2.Conway/Sarrazin/Kobayashi 135; 3.Jarvis/Di Grassi/Duval 121,5; 4.Webber/Hartley/Bernhard 108,5; 5.Lotterer/Fassler 86

La griglia di partenza

1.Bernhard/Webber/Hartley (Porsche 919) – Porsche – 1’44″462

2. Davidson/Buemi/Nakajima (Toyota TS050) – Toyota – 1’44″522

3. Di Grassi/Duval/Jarvis (Audi R18) – Audi – 1’44″610

4. Sarrazin/Conway/Kobayashi (Toyota TS050) – Toyota – 1’44″810

5. Fässler/Lotterer/Tréluyer (Audi R18) – Audi – 1’44″868

6. Dumas/Jani/Lieb (Porsche 919) – Porsche – 1’45″051

7. Tuscher/ Kraihamer/Imperatori (Rebellion R-One) – Rebellion – 1’49″828

8. Trummer/Webb/Kaffer (CLM P1/01) – Bykolles – 1’51″285

9. Rao/Bradley/Lynn (Oreca 05) – Manor – 1’54″225

10. Menezes/Lapierre/Richelmi (Alpine A460) – Signatech – 1’54″382

11. Giovinazzi/Blomqvist/Gelael (Ligier JSP2) – Extreme Speed – 1’54″398

12. Rusinov/ Stevens/Brundle (Oreca 05) – G-Drive – 1’54″759

13. Gonzalez/Albuquerque/Senna (Ligier JSP2) – Morand – 1’54″845

14. Graves/Gonzalez/Beche (Oreca 05) – Manor – 1’54″899

15. Minassian/Mediani/Aleshin (BR01) – SMP – 1’55″754

16. Petrov/Ladygin/Shaitar (BR01) – SMP – 1’56″429

17. Dalziel/Derani/Cumming (Ligier JSP2) – Extreme Speed – 1’56″439

18. Cheng/Tung/Chatin (Alpine A460) – Alpine – 1’57″111

19. Priaulx/Tincknell (Ford GT) – Ganassi – 2’01″391

20. Mücke/Pla (Ford GT) – Ganassi – 2’01″528

21. Thiim/Sørensen (Aston Martin Vantage) – Aston Martin – 2’02″040

22. Bruni/Calado (Ferrari 488) – AF Corse – 2’02″315

23. Stanaway/Turner (Aston Martin Vantage) – Aston Martin – 2’02″432

24. Rigon/Bird (Ferrari 488) – AF Corse – 2’02″866

25. Lietz/Christensen (Porsche 911 RSR) – Proton – 2’03″767

26. Dalla Lana/Lamy/Lauda (Aston Martin Vantage) – Aston Martin – 2’04″997

27. Perrodo/Collard/Aguas (Ferrari 458) – AF Corse – 2’05″334

28. Al Qubaisi/ Heinemeier/Long (Porsche 911 RSR) – Proton – 2’05″466

29. Ried/ Henzler/Camathias (Porsche 911 RSR) – KCMG – 2’06″344

30. Wainwright/Carroll/Barker (Porsche 911 RSR) – Gulf – 2’07″712

31. Ragues/Taylor/Brandela (Corvette C7) – Larbre – 2’07″857

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